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Libera Scuola di Umanità diretta da Luigi Scialanca

 

La Fine della Rosatelli di Arsoli

 

simbolo della Distruzione della Scuola degli Italiani e della nostra Memoria

nell’Era delle Matrigne, dei Patrigni e dei Tecnici disumanizzati

 

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1. Nessun Bambino passerà più di Qui per andare a Scuola.

1. Nessun Bambino passerà più di Qui per andare a Scuola.

 

A giorni l’edificio diroccato che per decenni fu la Scuola Media Statale Celestino Rosatelli di Arsoli sarà demolito, e di ciò che ancora contiene resterà più niente. Ma niente di quel che contiene è più recuperabile. A immagine e somiglianza della Scuola Pubblica italiana (cioè della Scuola chè patrimonio degli Italiani, conquista di secoli di lotte e durissimo progresso) la Rosatelli di Arsoli è stata rapidamente dimenticata e lentamente distrutta da tutti Noi.

 

Noi? Sì. Tutti: Insegnanti e non Insegnanti, Alunni e non Alunni, Famiglie e non Famiglie, Forze politiche e non, Autorità responsabili e irresponsabili. Sapevamo che essa conteneva la Memoria dell’Infanzia, del Lavoro e dell’Istruzione di tutti Noi, sapevamo che stava andando in rovina, eppure abbiamo lasciato che sparisse. Lasciato? Abbiamo fatto sì che sparisse. Come se, consapevoli o inconsapevoli, anche noi fossimo complici della barbarie che giorno per giorno fa scempio della Scuola degli Italiani, e impazienti di approfittare dell’oggettiva fatiscenza della Nostra per contribuire, in qualche modo, a quella macabra impresa.

 

Queste immagini dolorose non fermeranno la rovina della Scuola che le matrigne, i patrigni e i tecnici che hanno sgovernato e sgovernano sui Bambini e i Ragazzi italiani son decisi a portare a compimento. Ma questa pagina può essere il modello, nel suo piccolo, del Museo virtuale della Memoria che ogni Istituto del Paese (prima di ridursi come noi non abbiamo impedito che si riducesse non tanto l’edificio della Rosatelli, forse condannato fin dal primo giorno da chi lo costruì, quanto soprattutto ― lo ripetiamo ― la preziosa Memoria che esso racchiude) dovrebbe allestire affinché le generazioni future abbiano in orrore la distruzione del rapporto dell’Italia con i propri Figli che la Destra e la finta “sinistra” ― e noi, che non li abbiamo fermati ― hanno compiuto in questi anni di stupidità e di violenza.

 

 

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2. L’entrata principale della Scuola. Generazioni di Bambini sono entrate e uscite da questo portone con sentimenti diversi e contrastanti, ma sempre degni di rispetto e interesse.

2. L’entrata principale della Scuola. Generazioni di Bambini sono entrate e uscite da questo portone con sentimenti diversi e contrastanti, ma sempre degni di rispetto e interesse.

3. Il corridoio del pianterreno, ingombro di macerie e dei miseri resti di quelli che furono arredi, sussidi didattici libri di testo, lavori degli Alunni.

3. Il corridoio del pianterreno, ingombro di macerie e dei miseri resti di quelli che furono arredi, sussidi didattici libri di testo, lavori degli Alunni.

4. Un particolare del corridoio a pianterreno. Per anni, chiunque volesse partecipare alla distruzione della Rosatelli vi è potuto entrare, bivaccare, rubare e fare a pezzi.

4. Un particolare del corridoio a pianterreno. Per anni, chiunque volesse partecipare alla distruzione della Rosatelli vi è potuto entrare, bivaccare, rubare e fare a pezzi.

5. Ammassi di documenti in quella che fu la Segreteria dopo il suo trasferimento dal primo piano al piano terra.

5. Ammassi di documenti in quella che fu la Segreteria dopo il suo trasferimento dal primo piano al piano terra.

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6. Dettaglio della foto precedente. Solo una parte relativamente modesta dei documenti di decenni è ancora recuperabile.

6. Dettaglio della foto precedente. Solo una parte relativamente modesta dei documenti di decenni è ancora recuperabile.

7. Ancora la Segreteria. Armadi e schedari vetusti, certo, ma in qualche modo anche belli, come testimoni di un tempo in cui la Scuola degli Italiani era oggetto di cure e attenzioni, si sarebbero potuti salvare e restaurare.

7. Ancora la Segreteria. Armadi e schedari vetusti, certo, ma in qualche modo anche belli, come testimoni di un tempo in cui la Scuola degli Italiani era oggetto di cure e attenzioni, si sarebbero potuti salvare e restaurare.

8. Le finestre a pianterreno. Qualcuno, nella sua fragilità lasciandosi spingere al vandalismo dalla nostra indifferenza, le ha usate come bersagli.

8. Le finestre a pianterreno. Qualcuno, nella sua fragilità lasciandosi spingere al vandalismo dalla nostra indifferenza, le ha usate come bersagli.

9. Il crocifisso, che fa tanto comodo brandire come arma di intolleranza contro i Non credenti o i Fedeli di altre religioni, non per questo sfuggirà alla distruzione della Scuola degli Italiani.

9. Il crocifisso, che fa tanto comodo brandire come arma di intolleranza contro i Non credenti o i Fedeli di altre religioni, non per questo sfuggirà alla distruzione della Scuola degli Italiani.

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10. Vista dall’esterno e da una certa distanza, la Scuola Media Statale Celestino Rosatelli di Arsoli ― come la Scuola Pubblica degli Italiani ― sembra ancora intatta. Invece sta marcendo, e Noi non siamo riusciti a impedirlo. Per la Rosatelli il tempo è scaduto. Lasceremo che siano ridotte così tutte le nostre Scuole?

10. Vista dall’esterno e da una certa distanza, la Scuola Media Statale Celestino Rosatelli di Arsoli ― come la Scuola Pubblica degli Italiani ― sembra ancora intatta. Invece sta marcendo, e Noi non siamo riusciti a impedirlo. Per la Rosatelli il tempo è scaduto. Lasceremo che siano ridotte così tutte le nostre Scuole?

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11. Questa pianta è stata lasciata morire. Cosa che ci ha molto colpito, perché ci è sembrata dimostrare che l’irrecuperabilità dell’edificio è stata sfruttata, più o meno consapevolmente, per sfogare una precisa volontà di annientamento.

11. Questa pianta è stata lasciata morire. Cosa che ci ha molto colpito, perché ci è sembrata dimostrare che l’irrecuperabilità dell’edificio è stata sfruttata, più o meno consapevolmente, per sfogare una precisa volontà di annientamento.

12. L’aula magna, sede di animati collegi docenti e di rappresentazioni teatrali preparate con passione e applaudite con affetto dagli Alunni, dagli Insegnanti e dalle Famiglie. Nonché, per alcuni anni, delle prove della Banda di Arsoli.

12. L’aula magna, sede di animati collegi docenti e di rappresentazioni teatrali preparate con passione e applaudite con affetto dagli Alunni, dagli Insegnanti e dalle Famiglie. Nonché, per alcuni anni, delle prove della Banda di Arsoli.

13. Quel che rimane di un laboratorio di Chimica e Fisica e dell’ingegnoso mobile che lo conteneva. Il più infimo degli scaffalacci di bottega, in Italia, va incontro a una sorte migliore di questa.

13. Quel che rimane di un laboratorio di Chimica e Fisica e dell’ingegnoso mobile che lo conteneva. Il più infimo degli scaffalacci di bottega, in Italia, va incontro a una sorte migliore di questa.

14. Una raccolta di spartiti musicali. Difficilmente si salverà ― perché lei, e tutto il resto no? ― ma il fatto che sia stata posta su questo tavolo fa pensare che qualcuno, almeno, se ne sia dispiaciuto.

14. Una raccolta di spartiti musicali. Difficilmente si salverà ― perché lei, e tutto il resto no? ― ma il fatto che sia stata posta su questo tavolo fa pensare che qualcuno, almeno, se ne sia dispiaciuto.

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14. Come dicevamo alla foto 9, la religione nella Scuola Pubblica non ci doveva entrare neanche dipinta, ma una volta entrataci farà la fine del resto.

14. Come dicevamo alla foto 9, la religione nella Scuola Pubblica non ci sarebbe dovuta entrare neanche dipinta, ma una volta entrataci farà la fine del resto.

15. Diritti dei Lavoratori e programmi dell’Accademia di Santa Cecilia uniti nell’oblio e nella distruzione.

15. Diritti dei Lavoratori e programmi dell’Accademia di Santa Cecilia uniti nell’oblio e nella distruzione.

16. Un dipinto ingenuo, come molte cose che si fanno con e per i Bambini. Per niente ingenua, in compenso, la fine che sta per fare.

16. Un dipinto certamente "ingenuo", come molte delle cose che si fanno con e per i Bambini. Per niente ingenua, in compenso, la fine che sta per fare.

17. Il cortile interno, dove Docenti e Non docenti per anni hanno parcheggiato le loro auto.

17. Il cortile interno, dove Docenti e Non docenti per anni hanno parcheggiato le loro auto.

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18. Una Bambina ― non importa se Arsolana, Italiana o Migrante ― ormai quasi del tutto ricoperta dalle macerie della Scuola degli Italiani.

18. Una Bambina ― non importa se Arsolana, Italiana o Migrante ―

ormai quasi del tutto ricoperta dalle macerie della Scuola degli Italiani.

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19. Un proiettore per diapositive che si può ben dire antico. E che per questo sarebbe stato bello salvare, poiché dinanzi a esso per anni saranno rimasti a bocca aperta Bambini che nessuno portava al cinema e che in casa non avevano il televisore.

19. Un proiettore per diapositive che si può ben dire antico. E che per questo sarebbe stato bello salvare, poiché dinanzi a esso per anni saranno rimasti a bocca aperta Bambini che nessuno portava al cinema e che in casa non avevano la tivù.

20. Macerie di ogni sorta ammucchiate in quello che fu l’ingresso della Scuola come una sorta di simbolica barricata contro le generazioni attuali e future.

20. Macerie di ogni sorta ammucchiate in quello che fu l’ingresso della Scuola come una sorta di simbolica barricata contro le generazioni attuali e future.

21. Ancora la Bambina della foto 18: un ultimo saluto prima che le zanne di una ruspa se la sgranocchino insieme alla sua Scuola e al Tempo della sua Infanzia.

21. Ancora la Bambina della foto 18: un ultimo saluto prima che le zanne di una ruspa se la sgranocchino insieme alla sua Scuola e al Tempo della sua Infanzia.

22. L’orribile spettacolo della Palestra, che qualsiasi Vandalo ha potuto devastare come e quando voleva come se fosse una terra di nessuno, e non un luogo pieno dei ricordi di centinaia di Bambini e di Donne e di Uomini.

22. L’orribile spettacolo della Palestra, che qualsiasi Vandalo ha potuto devastare come e quando voleva come se fosse una terra di nessuno, e non un luogo pieno dei ricordi di centinaia di Bambini e di Donne e di Uomini.

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23. Scuola? Palestra? O magazzino generale delle Proprietà Collettive in via di annichilimento e sparizione? Una cosa è certa, e questa immagine, nel suo piccolo, la dimostra: lo sperpero, l’annullamento e la distruzione, una volta innescati, tendono a proseguire fino a cancellare e far sparire tutto.

23. Scuola? Palestra? O magazzino generale delle Proprietà Collettive in via di annichilimento e sparizione? Una cosa è certa, e questa immagine, nel suo piccolo, la dimostra: lo sperpero, l’annullamento e la distruzione, una volta innescati, tendono a proseguire fino a cancellare e far sparire tutto.

24. Qua e là ― come nel caso della raccolta di spartiti della foto 14 ― si notano memorie che sembrano essere state estratte dalle macerie e ricomposte al di sopra di esse da qualcuno che per un motivo o per l’altro se n’è impietosito.

24. Qua e là ― come nel caso della raccolta di spartiti della foto 14 ― si notano memorie che sembrano essere state estratte dalle macerie e ricomposte al di sopra di esse da qualcuno che per un motivo o per l’altro se n’è impietosito.

25. In questo caso, una Tavola ottometrica decimale per Bambini che ci ha commosso, al pensiero che c’è stato un tempo ― del quale per nostra buona sorte abbiamo vissuto una piccola parte ― in cui la miopia dei Bambini molto spesso si scopriva a Scuola. Mentre oggi è la miopia degli adulti quella che si esercita contro la Scuola.

25. In questo caso, una Tavola ottometrica decimale per Bambini che ci ha commosso, al pensiero che c’è stato un tempo ― del quale per nostra buona sorte abbiamo vissuto una piccola parte ― in cui la miopia dei Bambini molto spesso si scopriva a Scuola. Mentre oggi è la miopia degli adulti quella che si esercita contro la Scuola.

26. I Bambini che hanno dipinto questo affresco si sono appassionati a esso, ci hanno creduto, hanno amato farlo. In Italia come altrove, la distruzione della Scuola ― che Destra e finta “sinistra” compiono da quindici anni con la nostra acquiescenza ― è odio contro i Bambini per il loro essere gli unici destinatari sopravvissuti di attenzioni e cure gratuite. Gli ultimi Testimoni, cioè ― e in quanto Testimoni, da sopprimere ― della verità che l’Essere Umano è fine, non mezzo.

26. I Bambini che hanno dipinto questo affresco si sono appassionati a esso, hanno amato realizzarlo. In Italia come altrove, la distruzione della Scuola è odio contro i Bambini perché sono gli ultimi che ancora ricevano attenzioni e cure gratuite. Gli ultimi Testimoni, cioè ― e in quanto Testimoni, da sopprimere ― della verità che l’Essere Umano è fine, non mezzo.

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27. I Bambini che hanno dipinto questo affresco si sono appassionati a esso, hanno amato realizzarlo. In Italia come altrove, la distruzione della Scuola ― in atto da quindici anni a opera della Destra e della finta “sinistra” e con la nostra acquiescenza ― è odio contro i Bambini perché sono gli ultimi che ancora ricevano attenzioni e cure gratuite. Gli ultimi Testimoni, cioè ― e in quanto Testimoni, da sopprimere ― della verità che l’Essere Umano è fine, non mezzo.

27. I Bambini che hanno dipinto questo affresco si sono appassionati a esso, hanno amato realizzarlo.

In Italia come altrove, la distruzione della Scuola ― in atto da quindici anni a opera della Destra e della finta “sinistra” e con la nostra acquiescenza ― è odio contro i Bambini perché sono gli ultimi che ancora ricevano attenzioni e cure gratuite. Gli ultimi Testimoni, cioè ― e in quanto Testimoni, da sopprimere ― della verità che l’Essere Umano è fine, non mezzo.

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28. La Scuola ― cioè i Bambini ― come un Sole, e i Paesi della Valle dell’Aniene come Astri che le ruotano intorno sotto la Stella della Repubblica Italiana. Prima dell’Era delle Matrigne.

28. La Scuola ― cioè i Bambini ― come un Sole, e i Paesi della Valle dell’Aniene come Astri che le ruotano intorno sotto la Stella della Repubblica Italiana. Prima dell’Era delle Matrigne.

29. La Scuola ― cioè i Bambini ― nel Mare immaginano Delfini. Altri, invece, contro la Scuola ― e contro i Bambini ― agiscono come se fossero Pescecani.

29. La Scuola ― cioè i Bambini ― nel Mare immaginano Delfini. Altri, invece, contro la Scuola ― e contro i Bambini ― agiscono come se fossero Pescecani.

30. Il corridoio del primo piano, ingombro di apparecchiature distrutte: computer, stampanti, fotocopiatrici...

30. Il corridoio del primo piano, ingombro di apparecchiature distrutte: computer, stampanti, fotocopiatrici...

31. Quel che resta di un’aula al primo piano. Con ironica pietà qualcuno ha deposto sulle macerie, a mo’ di lapide, un cartello con la scritta Oggetti Smarriti.

31. Quel che resta di un’aula al primo piano. Con ironica pietà qualcuno ha deposto sulle macerie, a mo’ di lapide, un cartello con la scritta Oggetti Smarriti.

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32. Dettaglio della foto 31.

32. Dettaglio della foto 31.

33. In certi punti la distruzione è arrivata a trasformare oggetti, libri, documenti e sussidi didattici in un’unica maleodorante fanghiglia in cui niente si distingue più.

33. In certi punti la distruzione è arrivata a trasformare oggetti, libri, documenti e sussidi didattici in ununica maleodorante fanghiglia in cui niente si distingue più.

34. Un altro laboratorio, anch’esso abbandonato e distrutto insieme ai plastici e ai quadri didattici che lo corredavano.

34. Un altro laboratorio, anch’esso abbandonato e distrutto insieme ai plastici e ai quadri didattici che lo corredavano.

35. Lo sportello dell’antica Segreteria al primo piano, poi trasformata in aula quando gli uffici furono trasferiti a pianterreno.

35. Lo sportello dell’antica Segreteria al primo piano, poi trasformata in aula quando gli uffici furono trasferiti a pianterreno.

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36. Fotografie di recite scolastiche degli anni ’70 abbandonate a marcire insieme ai ritagli di giornale che ne parlavano. Come se i Bambini e le Bambine che vi appaiono fossero Figli di Nessuno allora e Genitori di Nessuno oggi.

36. Fotografie di recite scolastiche degli anni ’70 abbandonate a marcire coi ritagli di giornale che ne parlano. Come se i Bambini e le Bambine che vi appaiono fossero Figli di Nessuno allora e Genitori di Nessuno oggi.

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37. Il tabellone di cui nella foto 36 si vede un dettaglio: è per terra, mezzo marcio di pioggia e calpestato da tutti.

37. Il tabellone di cui nella foto 36 si vede un dettaglio: è per terra, mezzo marcio di pioggia e calpestato da tutti.

38. Un altro dettaglio del tabellone. Il titolo del quotidiano annuncia orgogliosamente I cinque anni di vita ad Arsoli della Scuola Media a tempo pieno.

38. Un altro dettaglio del tabellone. Il titolo del quotidiano annuncia orgogliosamente "I cinque anni di vita ad Arsoli della Scuola Media a tempo pieno".

39. Altre foto di Bambini e Bambine lasciate a marcire.

39. Altre foto di Bambini e Bambine lasciate a marcire.

40. Dalle finestre senza più vetri del corridoio del primo piano, vista sul ballatoio che unisce l’edificio scolastico a quello della palestra e al suo balcone interno.

40. Dalle finestre senza più vetri del corridoio del primo piano, vista sul ballatoio che unisce l’edificio scolastico a quello della palestra e al suo balcone interno.

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41. Disegni degli Alunni incorniciati e dimenticati.

41. Disegni degli Alunni incorniciati e dimenticati.

42. Dettaglio della foto 41.

42. Dettaglio della foto 41.

43. Una pellicola cinematografica gettata sul pavimento e calpestata.

43. Una pellicola cinematografica gettata sul pavimento e calpestata.

44. Opere di Alunni che saranno stati indotti a impegnarsi, nel realizzarle, da qualcuno che avrà mostrato di considerare importante il loro Lavoro.

44. Opere di Alunni che saranno stati indotti a impegnarsi, nel realizzarle, da qualcuno che avrà mostrato di considerare importante il loro Lavoro.

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45. Un’immagine della Scuola degli Italiani nell’Era delle Matrigne e dei Patrigni: quello che sembrava un Castello indistruttibile, abbattuto e demolito da Invasori senza rispetto né senso di Umanità.

45. Un’immagine della Scuola degli Italiani nell’Era delle Matrigne e dei Patrigni: quello che sembrava un Castello indistruttibile, abbattuto e demolito da Invasori senza rispetto né senso di Umanità.

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46. Schedari, macchine per scrivere, lavori degli Alunni, passione, impegno, fatica: tutto al macero.

46. Schedari, macchine per scrivere, lavori degli Alunni, passione, impegno, fatica: tutto al macero.

47. Particolare della foto 46. Qualcuno ha compilato centinaia di schede, chissà quanti anni fa, per fare l’inventario dei Beni della Celestino Rosatelli.

47. Particolare della foto 46. Qualcuno ha compilato centinaia di schede, chissà quanti anni fa, per fare l’inventario dei Beni della Celestino Rosatelli.

48. Tavoli e banchi da lavoro... Legna da ardere? Magari, sarebbe già qualcosa.

48. Tavoli e banchi da lavoro... Legna da ardere? Magari, sarebbe già qualcosa.

49. Abbandonato anche lo studio del Corpo Umano. Le ore di Scuola sono state decurtate: lo Stato deve risparmiare, o sarebbe costretto a dar la caccia ai criminali fiscali che tanto stanno a cuore alla Destra e alla finta “sinistra”.

49. Abbandonato anche lo studio del Corpo Umano. Le ore di Scuola sono state decurtate: lo Stato deve risparmiare, o sarebbe costretto a dar la caccia ai criminali fiscali che tanto stanno a cuore alla Destra e alla finta "sinistra".

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50. L’aula di Educazione Artistica, anch’essa a pezzi.

50. L’aula di Educazione Artistica, anch’essa a pezzi.

51. Uno dei tanti lavori dei Bambini dei quali ― salvo che a chiacchiere, del resto sbrigative ― a nessuno sembra importare un fico.

51. Uno dei tanti lavori dei Bambini dei quali ― salvo che a chiacchiere, del resto sbrigative ― a nessuno sembra importare un fico.

52. I particolari di questo disegno mostrano che il Bambino o la Bambina che lo hanno realizzato ci hanno lavorato con passione.

52. I particolari di questo disegno mostrano che il Bambino o la Bambina che lo hanno realizzato ci hanno lavorato con passione.

53. Abbandonate e dimenticate, le carte geografiche del mondo guardano un mondo che non sa più che farsene.

53. Abbandonate e dimenticate, le carte geografiche del mondo guardano un mondo che non sa più che farsene.

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54. Abbandonate e dimenticate, le carte geografiche del mondo guardano un mondo che non sa più che farsene. Gli edifici scolastici, nell’Era delle Matrigne e dei Patrigni, a uno a uno sono adibiti a campi di “sterminio” della Memoria del Tempo in cui il Paese dedicava ai propri Figli amore, interesse e risorse. E nessuno, fuori, immagina più di udire le disperate invocazioni d’aiuto dei suoi stessi ricordi.

54. Abbandonate e dimenticate, le carte geografiche del mondo guardano un mondo che non sa più che farsene. Gli edifici scolastici, nell’Era delle Matrigne e dei Patrigni, a uno a uno sono adibiti a campi di “sterminio” della Memoria del Tempo in cui il Paese dedicava ai propri Figli amore, interesse e risorse.

E nessuno, fuori, immagina più di udire le disperate invocazioni d’aiuto dei suoi stessi ricordi.

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55. Una rappresentazione tridimensionale del Cosmo. Cioè di un Ordine dello Spazio e del Tempo che fu creduto immutabile. E che noi credemmo che potesse mutare solo per progredire.

55. Una rappresentazione tridimensionale del Cosmo. Cioè di un Ordine dello Spazio e del Tempo che fu creduto immutabile. E che noi credemmo che potesse mutare solo per progredire.

56. Nessun Bambino passerà più di Qui per andare a Scuola. E Quelli che Vi passarono sembrano ora Vecchi decrepiti in faticoso cammino sull’ultima china.

56. Nessun Bambino passerà più di Qui per andare a Scuola. E Quelli che Vi passarono sembrano ora Vecchi decrepiti in faticoso cammino sull’ultima china.

57. Il campo sportivo della Rosatelli visto dal ballatoio che unisce il corridoio del primo piano dell’edificio scolastico al balcone interno della palestra.

57. Il campo sportivo della Rosatelli visto dal ballatoio che unisce il corridoio del primo piano dell’edificio scolastico al balcone interno della palestra.

58. Sì: la palestra della Rosatelli fu concepita con tanto orgoglio ― benché forse costruita invece con tanto disprezzo ― che è dotata di un balconcino interno.

58. Sì: la palestra della Rosatelli fu concepita con tanto orgoglio ― benché forse costruita invece con tanto disprezzo ― che è dotata di un balconcino interno.

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59. Ma è nei solai che lo spettacolo osceno del disprezzo e dell’abbandono diventa intollerabile...

59. Ma è nei solai che lo spettacolo osceno del disprezzo e dell’abbandono diventa intollerabile...

60. Faldoni di "Registri" di Classe. Così chiamati da quando non ci ricordiamo più (insieme a tante altre cose) che il loro vero nome è "Giornali" di Classe.

60. Faldoni di Registri di Classe. Così chiamati da quando non ci ricordiamo più (insieme a tante altre cose) che il loro vero nome è Giornali di Classe.

61. Il Giornale di Classe della Prima Media di Roviano del 1995 - 1996. Una Classe di cui non ha memoria, purtroppo, neanche la Pagina di Roviano di ScuolAnticoli...

62. Un mucchio di "Schede personali" ― prima dell’Era delle Matrigne e dei Patrigni si chiamavano Pagelle ― che agli Alunni e ai loro Genitori arrecarono intense emozioni, piacevoli e spiacevoli.

62. Un mucchio di Schede personali ― prima dell’Era delle Matrigne e dei Patrigni si chiamavano Pagelle ― che agli Alunni e ai loro Genitori arrecarono intense emozioni, piacevoli e spiacevoli.

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63. La Pagella di Danilo Petricca, nato ad Anticoli Corrado il 19 maggio 1966, che frequentò la Sezione Staccata della Celestino Rosatelli ad Anticoli dal 1977 al 1980. Oggi ha 44 anni, e l'Era delle Matrigne e dei Patrigni della Destra e della finta "sinistra" ha ormai quasi finito di annientare la Memoria della sua Infanzia e dei suoi Studi. Annientamento in cui (ce lo ha insegnato George Orwell in 1984) la cancellazione dei Nomi (come Pagella, per esempio) ha sempre una parte di primo piano.

63. Particolare della foto 62: la Pagella di Danilo Petricca, nato ad Anticoli Corrado il 19 maggio 1966, che frequentò la Sezione Staccata della Celestino Rosatelli ad Anticoli dal 1977 al 1980. Oggi ha 44 anni, e l’Era delle Matrigne e dei Patrigni della Destra e della finta “sinistra” ha ormai quasi finito di annientare la Memoria della sua Infanzia e dei suoi Studi. Annientamento in cui (ce l’ha insegnato George Orwell in 1984) la cancellazione dei Nomi (come Pagella, per esempio) ha sempre una parte di primo piano.

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64. Fra gli altri documenti lasciati a marcire, il Giornale di Classe della Terza Media di Roviano del 1995 - 1996.

64. Fra gli altri documenti lasciati a marcire, il Giornale di Classe della Terza Media di Roviano del 1995 - 1996.

65. Particolare della foto precedente. La Terza Media di Roviano del 1995 - 1996 ebbe tra i suoi insegnanti la professoressa Bruna Santini. L’unica, per quel che ne sappiamo, che ne ha conservato una foto.

65. Particolare della foto precedente. La Terza Media di Roviano del 1995 - 1996 ebbe tra i suoi insegnanti la professoressa Bruna Santini. L’unica, per quel che ne sappiamo, che ne ha conservato una foto.

66. Con l’ironica pietà che abbiamo già segnalato, qualcuno ha deposto sulla tomba della Memoria della Celestino Rosatelli il disegno "profetico" di un'Alunna o di un Alunno ignoti.

66. Con l’ironica pietà che abbiamo già segnalato, qualcuno ha deposto sulla tomba della Memoria della Celestino Rosatelli il disegno “profetico” di un’Alunna o di un Alunno ignoti.

67. Pagelle, Giornali di Classe e Registri dei verbali di Riofreddo e di Vivaro degli anni ’70 e ’80.

67. Pagelle, Giornali di Classe e Registri dei verbali di Riofreddo e di Vivaro degli anni '70 e '80.

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68. Un mucchio di schede personali. In primo piano quella di Alessandra Napoleoni, nata il 27 gennaio 1971, che ha frequentato la Prima Media ad Arsoli nel 1983 - 1984.

68. Un mucchio di schede personali. In primo piano quella di Alessandra Napoleoni, nata il 27 gennaio 1971, che ha frequentato la Prima Media ad Arsoli nel 1983 - 1984.

69. Tra l’indescrivibile fanghiglia in cui (come ne "L'Invasione degli Ultracorpi") sono stati tramutati documenti e ricordi di tutti Noi, una raccolta di ritagli di giornale che qualcuno stimò degni di essere conservati.

69. Tra l’indescrivibile fanghiglia in cui (come ne L’Invasione degli Ultracorpi) sono stati tramutati documenti e ricordi di tutti Noi, una raccolta di ritagli di giornale che qualcuno stimò degni di essere conservati.

70. Una spiritosa racchetta è l’ultima a manifestare un sentimento per un mucchio di Compiti in Classe (dalla Neolingua delle Matrigne e dei Patrigni ribattezzati elaborati) eseguiti (e forsanche corretti) con passione e impegno.

70. Una spiritosa racchetta è l’ultima a manifestare un sentimento per un mucchio di Compiti in Classe (dalla Neolingua delle Matrigne e dei Patrigni ribattezzati "elaborati") eseguiti (e fors’anche corretti) con passione e impegno.

71. A margine di questo disegnino si leggono le parole "...unione Maria (...) ...prile 88".

71. A margine di questo disegnino si leggono le parole ...unione Maria (...) ...prile 88.

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72. Tra i Compiti in Classe calpestati, il tema di Serena Crielesi, della Prima Media di Roviano del 1992 - 1993. (Un destino, quello dei temi dei nostri Figli e Alunni, di cui avrebbe gioito l’ex ministro “Beppe” Fioroni, che il 26 agosto 2007 scelse la congeniale platea del cosiddetto meeting ciellino di Rimini per assicurare agli estatici ascoltatori di non aver mai letto i temi di suo figlio. Manifestando senza vergogna, così, il proprio disprezzo per gli uni e (ahinoi!) per l’altro, oltre che per la Scuola degli Italiani.

72. Tra i Compiti in Classe calpestati, il tema di Serena Crielesi, della Prima Media di Roviano del 1992 - 1993. (Un destino, quello dei temi dei nostri Figli e Alunni, di cui avrebbe gioito l’ex ministro “Beppe” Fioroni, che il 26 agosto 2007 scelse la congeniale platea del cosiddetto meeting ciellino di Rimini per assicurare agli estatici ascoltatori di non aver mai letto i temi di suo figlio. Manifestando senza vergogna, così, il proprio disprezzo per gli uni e (ahinoi!) per l’altro, oltre che per la Scuola degli Italiani.

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73. Il tema di un Bambino di nome Luca (non siamo riusciti a decifrarne il cognome) sul "Natale dentro di me" (se non abbiamo letto male).

73. Il tema di un Bambino di nome Luca (non siamo riusciti a decifrarne il cognome) sul Natale dentro di me (se non abbiamo letto male).

74. Il mucchio di temi dai quali abbiamo estratto quelli delle foto 72 e 75.

74. Il mucchio di temi dai quali abbiamo estratto quelli delle foto 72 e 75.

75. Il tema di Mariangela Tarquini, forse di Roviano (l'umidità e il calpestio l'hanno quasi del tutto cancellato) e forse del 1992.

75. Il tema di Mariangela Tarquini, forse di Roviano (l’umidità e il calpestio l’hanno quasi del tutto cancellato) e forse del 1992.

76. Tra i temi semicancellati, ecco un disegno che si è ben conservato. Forse perché quel che ha da dire sembra riguardare proprio il contesto in cui si trova...

76. Tra i temi semicancellati, ecco un disegno che si è ben conservato. Forse perché quel che ha da dire sembra riguardare proprio il contesto in cui si trova...

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77. Il Castello della Scuola (vedi foto 45) aggredito dalla pianta mostruosa, folle d’odio e di rabbia contro i Bambini e i Ragazzi, dell’Era delle Matrigne e dei Patrigni.

77. Il Castello della Scuola (vedi foto 45) aggredito dalla pianta mostruosa, folle d’odio e di rabbia contro i Bambini e i Ragazzi, dell’Era delle Matrigne e dei Patrigni.

78. In uno scatolone che, meno male, sembra più una vasca che una bara, una testa animalescamente più gentile e "umana" della devastazione che la circonda.

78. In uno scatolone che, meno male, sembra più una vasca che una bara, una testa animalescamente più gentile e “umana” della devastazione che la circonda.

79. Anche il referendum popolare sull’ordinamento della Giustizia è finito qui: tutto ciò che è dalla parte dello Stato, infatti, è da quindici anni preso di mira da chi è dalla parte dell’antiStato.

79. Anche il referendum popolare sull’ordinamento della Giustizia è finito qui: tutto ciò che è dalla parte dello Stato, infatti, è da quindici anni preso di mira da chi è dalla parte dell’antiStato.

80. Una bambolina che fu forse un piccolo premio che una Bambina con dispiacere dimenticò o smarrì.

80. Una bambolina che fu forse un piccolo premio che una Bambina con dispiacere dimenticò o smarrì.

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81. È quando abbiamo visto questa scarpina che abbiamo sofferto di più, lunedì 28 dicembre 2009, mentre ci aggiravamo come sopravvissuti tra le macerie di quella che fu la Scuola Media Statale "Celestino Rosatelli" di Arsoli ed è, in qualche modo, un’immagine della Scuola degli Italiani nell’Era delle Matrigne e dei Patrigni. Poiché una scarpa è spesso ciò che rimane di un Essere Umano sulla scena dell’incidente che lo ha ucciso. E questa è la scarpetta di una Bambina sulla scena di una Scuola, la Scuola dei nostri Figli, che la barbarie razionale, lucidissima e organizzata del fondamentalismo liberista di Destra e di finta “sinistra” sta facendo sparire, prim’ancora che dal Paese, dai nostri cuori e dalle nostre menti.

81. È quando abbiamo visto questa scarpina che abbiamo sofferto di più, lunedì 28 dicembre 2009, mentre ci aggiravamo come sopravvissuti tra le macerie di quella che fu la Scuola Media Statale Celestino Rosatelli di Arsoli ed è, in qualche modo, un’immagine della Scuola degli Italiani nell’Era delle Matrigne e dei Patrigni. Poiché una scarpa è spesso ciò che rimane di un Essere Umano sulla scena dell’incidente che lo ha ucciso. E questa è la scarpetta di una Bambina sulla scena di una Scuola, la Scuola dei nostri Figli, che la barbarie razionale, lucidissima e organizzata del fondamentalismo liberista di Destra e di finta “sinistra” sta facendo sparire, prim’ancora che dal Paese, dai nostri cuori e dalle nostre menti.

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82. Il compito di Matematica di una Bambina di nome Angela, eseguito il 16 ottobre 1992 non sappiamo dove.

82. Il compito di Matematica di una Bambina di nome Angela, eseguito il 16 ottobre 1992 non sappiamo dove.

83. L’immagine da cui abbiamo tratto il particolare della scarpetta della foto 81.

83. L’immagine da cui abbiamo tratto il particolare della scarpetta della foto 81.

84. Libri che periranno con la loro Scuola, come nei naufragi i comandanti delle navi di una volta.

84. Libri che periranno con la loro Scuola, come nei naufragi i comandanti delle navi di una volta.

85. Il Giornale di Classe della Terza Media di Anticoli Corrado del 1999 - 2000.

85. Il Giornale di Classe della Terza Media di Anticoli Corrado del 1999 - 2000.

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86. Una pagina del Giornale di Classe della foto 85, con l’elenco degli Alunni che ne fecero parte: Luca Curti, Omar D’Andrea, Gioia Falconi, Antonio ed...

86. Una pagina del Giornale di Classe della foto 85, con l’elenco degli Alunni che ne fecero parte: Luca Curti, Omar D’Andrea, Gioia Falconi, Antonio ed...

87. ...Elisabetta Iacovelli, Alessandra Loreti, Giorgio Mansour, Elisabetta Meddi, Alessandr...(?) Orlandi, un nome che non riusciamo a decifrare e Francesca Splendori.

87. ...Elisabetta Iacovelli, Alessandra Loreti, Giorgio Mansour, Elisabetta Meddi, Alessandr...(?) Orlandi, un nome che non riusciamo a decifrare e Francesca Splendori.

88. Tra i documenti e i compiti, una coppa che qualcuno ― probabilmente unintera classe, o non sarebbe qui ― fu di certo molto fiero di aver vinto.

88. Tra i documenti e i compiti, una coppa che qualcuno ― probabilmente un’intera classe, o non sarebbe qui ― fu di certo molto fiero di aver vinto.

89. Particolare della foto 88. In basso, un’altra lista di nomi ormai illeggibile. E certo meno fortunata, anch’essa, di quella di Schindler.

89. Particolare della foto 88. In basso, unaltra lista di nomi ormai illeggibile. E certo meno fortunata, anch’essa, di quella di Schindler.

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90. "Ciao" dice questa parete, che a giorni sarà ridotta in briciole, a chi non ha voluto (o potuto) dirle "Addio".

90. Ciao dice questa parete, che a giorni sarà ridotta in briciole, a chi non ha voluto (o potuto) dirle Addio.

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91. "Ciao" dice questa parete, che a giorni sarà ridotta in briciole, a chi non ha voluto (o potuto) dirle "Addio".

91. Ciao dice questa parete, che a giorni sarà ridotta in briciole, a chi non ha voluto (o potuto) dirle Addio.

92. Un teatrino abbandonato...

92. Un teatrino abbandonato...

93. ...e una colorata damina inconsapevole che tra poche ore sarà fatta a pezzi.

93. ...e una colorata damina inconsapevole che tra poche ore sarà fatta a pezzi.

94. Ancora unimmagine, prima di uscire tristemente dall’edificio condannato a morte, della distruzione della Segreteria a pianterreno.

94. Ancora un’immagine, prima di uscire tristemente dall’edificio condannato a morte, della distruzione della Segreteria a pianterreno.

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95. Macerie ovunque: davanti all’ingresso...

95. Macerie ovunque: davanti all’ingresso...

96. ...sul retro dell’edificio...

96. ...sul retro dell’edificio...

97. ... e nell’ingresso.

97. ... e nell’ingresso.

98. E le nostre brave bidelle, visibilmente addolorate, che in tanto scempio non sanno dove metter le mani.

98. E le nostre brave bidelle, visibilmente addolorate, che in tanto scempio non sanno dove metter le mani.

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99. La "nuova" Scuola Elementare e Media ricavata dalla "vecchia" Elementare. Una Scuola "nuova" che però non ha più Nome ― annullato dalle Matrigne e dai Patrigni dei Bambini e dei Ragazzi italiani ― e non ha più Memoria, abbandonata da Noi tutti a marcire e sparire nella distruzione della "Celestino Rosatelli".

99. La “nuova” Scuola Elementare e Media ricavata dalla “vecchia” Elementare. Una Scuola “nuova”

che però non ha più Nome ― annullato dalle Matrigne e dai Patrigni dei Bambini e dei Ragazzi italiani ―

e non ha più Memoria, abbandonata da Noi tutti a marcire e sparire nella distruzione della Celestino Rosatelli.

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100. Anche questo bel ricordo era stato dimenticato su una parete da demolire, ma lo abbiamo salvato. E siamo pronti a restituirlo ad Annalisa Maurizi, che certo saprà averne cura molto meglio di noi.

100. Anche questo bel ricordo era stato dimenticato su una parete da demolire, ma lo abbiamo salvato.

E siamo pronti a restituirlo ad Annalisa Maurizi, che certo saprà averne cura molto meglio di noi.

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Chi porterà la Gelmini, il Fioroni, il Profumo e la Giannini davanti a Salomone?

 

Chi porterà la Gelmini, il Fioroni e il Profumo davanti a Salomone?

 

È ogni giorno più chiaro a quale matrigna il governo della Destra (e a quale patrigno, prima di lei, il governo della finta “sinistra”, e a quale tecnico disumanizzato, dopo di lei, il governo napolitano-montista, e a quale altro distruttore, adesso, il governo renzista) abbiano consegnato i Bambini e i Ragazzi italiani.

Decine di migliaia di insegnanti e bidelli precari piangono il lavoro perduto, e la distruzione è ancora lontana dall’essere completata.

Ma che importa, se tagliuzzando e spezzettando si accumulano miserabili guadagni sulla pelle dei nostri Figli?

Per la matrigna, il patrigno, il tecnico disumanizzato e i loro padroni, gli studi e il futuro dei Bambini e dei Ragazzi italiani si possono fare a fette, pur di succhiar loro denaro (il denaro che a loro appartiene) mettendo Donne e Uomini in mezzo a una strada.

Ma non fu così che il saggio Re Salomone smascherò la finta madre che tentava di rubare il bambino alla vera? Non fu minacciando di tagliarlo in due?

Come la finta madre, con lo stesso ghigno, matrigna, patrigno e tecnico disumanizzato smascherano sé stessi: Squartiamo pure i Bambini e i Ragazzi italiani, dicono, e gli evasori fiscali ingrasseranno col loro sangue.

Citate in giudizio la finta madre e i finti padri, Genitori della Valle dell’Aniene e d’Italia, dinanzi al tribunale di Salomone dei vostri cuori di madri e di padri.

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100. E il nome, come sempre accade, fu vilipeso e annientato per primo.

100. E il nome, come sempre accade, fu vilipeso e annientato per primo.

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