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Libera Scuola di Umanità diretta da Luigi Scialanca
Luigi Scialanca
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24 settembre 2011: Luigi Scialanca al lavoro per ScuolAnticoli tra Aielli e Collarmele.
Luigi Scialanca, nato (per ora) a Dakar, a Roma, a Grottaferrata (Rm), a Santa Marinella (Rm), a Venezia e ad Anticoli Corrado (Rm),
laureato in Filosofia moderna e contemporanea, insegnante di Italiano, Storia, Educazione Civica e Geografia.
A Vicovaro nel 1984-85, a Roviano dal 1984 al 1990 e ad Anticoli Corrado dal 1990 a oggi.

Luigi Scialanca qualche tempo fa...
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di Luigi Scialanca
- seconda edizione! -
con la nuova, bellissima copertina di Lucilla Adamo!
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la più appassionante e avventurosa storia d’amore di tutti i tempi e gli spazi!
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il nuovo libro di Luigi Scialanca
“Cosa succede?
In Danimarca, la realtà sembra essersi capovolta.
È lo Spettro apparso ieri notte a Bernardo e a Marcello a stravolgere il mondo?
O al contrario la sua apparizione esprime la possibilità di uscire dalla crisi rendendolo migliore? E in tal caso a chi si rivolge? A chi egli chiede di agire, e come, affinché la realtà torni a manifestarsi umana?
Siamo a “Elsinore”, su “a platform before the castle”. È notte, ma l’alba è vicina: sta per cantare il gallo. Siamo in alto, molto in alto: su “una rupe a strapiombo, a grande altezza sul mare” (I,4) che “rumoreggia” sotto di noi. Un mare mai calmo: sempre violento e sempre lontano, laggiù, ai piedi di queste rocce che solo il non vivente plasma. Elsinore, perciò, non ha contatti diretti con alcun luogo al mondo: il suo porto è a una settimana di viaggio. Ed è un luogo chiuso, abitato da uomini e donne in relazione solo fra loro che nondimeno, per il potere di cui dispongono o che servono, marchiano coi loro rapporti tutte le donne e gli uomini della Danimarca. E attraverso le donne e gli uomini della Danimarca, tutte le donne e gli uomini del mondo”.
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“Sulla storia di Holden, come su quella di Amleto, oltre l’incertezza di ogni vicenda umana, oltre la particolare e drammatica incertezza di ogni adolescenza, incombe il tragico pericolo di “sparire”, di perdere l’umanità pur continuando a vivere. E Holden ha pochissimo tempo, solo due giorni (“vi racconterò solo le cose da matti che mi sono capitate verso Natale, prima di ridurmi così a terra da dover venire qui a grattarmi la pancia”) per non cadere in quel precipizio.
Ma è lui “o un altro, l’eroe della sua storia”?
È una “baggianata alla David Copperfield”, la domanda su chi siano i veri protagonisti delle nostre vite, o è importante anche per Holden?
In realtà, è più importante per Holden che per David.
Holden accenna alla questione solo una volta, ma il rilievo che ha per lui non è perciò meno chiaro: “[D. B.] ha scritto quel formidabile libro di racconti, Il pesciolino nascosto, se per caso non l’avete mai sentito nominare. Il più bello di quei racconti è Il pesciolino nascosto. Parla di quel ragazzino che non vuole far vedere a nessuno il suo pesciolino rosso, perché l’ha comprato coi soldi suoi. Una cosa da lasciarti secco”.
Quanto delle nostre vite lo compriamo coi soldi nostri, e quanto coi soldi altrui? Quanto è importante, prezioso, quello che compriamo coi soldi nostri? E quel che compriamo coi soldi altrui può talvolta essere prezioso anch’esso? Non c’è momento ― nei due giorni e mezzo durante i quali vediamo Holden lanciarsi, “attraverso la strada”, fin sul ciglio del “dirupo” che l’erba alta del “campo di segale” nasconde ai bambini e ai ragazzi ― in cui altri non tentino di offrirgli i loro “soldi”: i suoi genitori, le ragazze, gli amici, gli insegnanti, gente che incontra per caso, tassisti. Un mondo apparentemente diverso dal mondo di Amleto, al quale nessuno, tranne lo Spettro e Ofelia, offre dei “soldi” che non siano di Claudio o da lui contaminati, e simile invece al mondo di David Copperfield, dove la ricchezza perversa di individui come James Steerforth è controbilanciata dalle oneste e generose ricchezze di altri. Ma è davvero così? O il mondo di Holden, che poi è il nostro, è altrettanto “marcio” della Danimarca?”
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Come Femmina e Maschio, il mio precedente romanzo,
Albart Remanus e il piccolo Re delle Due Lune è parte
di un più vasto progetto letterario intitolato Il Pianeta dei Bambini,
che sarà completato, salvo imprevisti, entro la fine del 2018...
Entrambi i romanzi, tuttavia, sono opere in sé compiute: chi ha letto
Femmina e Maschio riconoscerà in Albart Remanus e il piccolo Re delle
Due Lune” l’ambientazione e alcuni dettagli significativi.
Ma chi non l’ha letto comprenderà e apprezzarà lo stesso questo
suo “seguito”, e magari ne sarà invogliato a leggere anche l’altro...
I personaggi e la storia sono naturalmente diversi.
Con Albart Remanus e il piccolo Re delle Due Lune lasciamo la Terra
e sbarchiamo sul Pianeta dei Bambini. Dove il piccolo Fabian
Remanus, nipote del geniale creatore della psicofisica, e i bambini
e le bambine suoi compagni, sono prigionieri della misteriosa scuola
“d’eccellenza” diretta dalla sempre sorridente Olimpia.
Prigionieri? Sì. Quasi tutti vi sono stati portati a pochi mesi di età,
e da allora non hanno più visto i loro genitori. Né, del resto,
alcun altro adulto, a parte Olimpia e i suoi insegnanti.
Sono stati abbandonati? Rapiti? Riusciranno a fuggire?
E Albart Remanus, che ha ormai ottantanove anni
(ed è anch’egli esiliato su un pianeta deserto a migliaia di anni-luce
dai confini della Galassia) riuscirà ad aiutarli
prima della sua imminente (irreversibile) morte?...
- È un amore appassionato. E l’estate del ‘36 è indimenticabile per entrambi,
se ancora ventisette anni dopo, nel 1863, recatosi a Treviri per i funerali della
madre, Karl potrà scrivere a Jenny: “Tutti i giorni sono andato in pellegrinaggio
alla vecchia casa dei Westphalen, che mi ha interessato più di tutte le antichità
romane poiché mi ricordava i tempi felici della giovinezza e racchiudeva il mio
tesoro più caro. E ogni giorno, a destra e a sinistra, mi hanno domandato
della quondam «più bella ragazza» di Treviri e della «reginetta del ballo».
È terribilmente piacevole, per un uomo, che la moglie viva ancora nella fantasia
di tutta una città
come «la principessa del sogno»” -.
Karl, Jenny, Heinrich e la pura perla: una vicenda che non si può non
conoscere,
amare, piangere. Poiché ben pochi amori, o forse nessuno, hanno influito
sulla Storia dell’Umanità più della passione tra il diciottenne Karl Marx
e la ventiduenne Jenny von Westphalen. E pochi rapporti padre-figlio, o forse
nessuno, hanno pesato su un amore più di quello tra Heinrich Marx e il figlio
Karl. Non, almeno, su un amore così importante per la Storia dell'Umanità.
Citato su
Segnalazioni
il 12 giugno 2016.
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Forte di una doverosa, estrema cautela anticreazionista , Ian Tattersall
muove alla ricerca di cosa sia, invero, l’unicità umana, il nostro essere speciali.
“Noi esseri umani facciamo parte della natura” scrive “ma, pur essendo
il risultato degli stessi processi naturali che hanno generato tutte le altre miriadi
di forme di vita del mondo, ci sentiamo diversi dagli altri organismi. E questo in
effetti è vero, sebbene si possa sostenere che anche le altre specie sono uniche.
Tuttavia la nostra diversità consiste nel fatto che noi, e solo noi, siamo in grado
di riflettere su di essa”. Ma “in che cosa consiste la nostra unicità?” si domanda.
“Quali attributi ci danno il nostro acuto senso di diversità rispetto a tutte le altre
specie viventi?” E risponde: “L’essenza dell’umanità è innegabilmente
il simbolismo [...]. Se vi è una sola cosa che distingue l’uomo da tutte le altre
forme di vita, attuali o estinte, è la capacità di pensiero simbolico: saper
generare complessi simboli mentali ed elaborarli in nuove combinazioni.
È questo il fondamento dell’immaginazione e della creatività: la capacità, solo
umana, di creare un mondo nella propria mente, e di ricrearlo in quello reale
che si trova all’esterno. Altre specie possono sfruttare il mondo esterno
con grande efficienza, [...] ma tutte mantengono, sostanzialmente, il ruolo
di soggetti passivi e meri osservatori” . È dunque il “pensiero simbolico”
il “fondamento dell'immaginazione”? Ma come potremmo “generare simboli
mentali” se non fossimo già dotati di immaginazione? Se cioè non fosse
piuttosto l’immaginazione il fondamento del pensiero simbolico? E se la nostra
diversità è la capacità “di riflettere [mediante simboli mentali] su di essa”,
su cosa si fonda l’“acuto senso di diversità”, il nostro sentirci diversi (anch’esso
unico, dal momento che il “sentire” non è certamente un “riflettere”)?...
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Rendere fisicamente umane le figure delle cose rendendole forme.
Essere come e più degli dei, che di umano, al mondo, non hanno fatto che noi
per lasciare a noi il compito di fare di più. “Io penso che le armonie delle cose
vengono verso di noi come le anime vanno verso Dio” (lettera di Arturo Martini
a Giovanni Comisso, giugno 1918). “La fine del mondo... si avrà quando l’artista
avrà dato scacco matto, cioè purezza e assoluto, a ogni oggetto relativo
alla natura (a ogni realtà del mondo)” (Gino Scarpa, Colloqui con Arturo Martini,
2 agosto 1944). Ma nel ‘45, quando detterà queste parole, Arturo Martini
avrà ormai perduto l’intuizione del 1891 che lo “spirito” che ogni realtà
del mondo tende a raggiungere non è altro che l’umanità che solo nel corpo
dell’essere umano è già per natura; e aggiungerà: “Sono religioso”,
poiché altro non resta che la fede nell’anima che è di Dio a chi non ha più
la visione concreta della forma che è del corpo dell’essere umano.
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La donna che si offre a un artista come Modella ― diversamente dalla prostituta
ma diversamente, in altra guisa, anche dalla lavoratrice che si offre a un
imprenditore come bracciante o operaia ― offre e propone all’uomo non un
qualsiasi rapporto di lavoro, e neppure un qualsiasi rapporto sessuale, ma un
rapporto interumano che in entrambi fonderà le dimensioni lavorativa e sessuale
nella realizzazione di un’immagine di lei in cui l’uomo realizzerà l’umanità che lo
rende creativo e la creatività che fa di lui un artista. E la donna...
E la donna?
Se la Modella fosse un mazzo di fiori in un vaso, o una gatta sdraiata al sole,
del rapporto sarebbe oggetto passivo. Ma è una donna, e in quanto tale è,
come l’uomo, un essere che per natura non può che creare o annientare,
consapevole o no che ne sia. E dunque, a meno che non si offra per distruggersi,
è di un’immagine che anche la Modella va in cerca, attivamente, per quanto rozza
l’abbia già resa la sua ancor giovane vita: dell’immagine di sé del tutto nuova, mai
esistita, mai vista prima, che pian piano farà e conoscerà nell’indurre e accogliere
i modi e i gesti dell’uomo, i movimenti delle sue mani, gli sguardi, le rare parole,
l’amore; e il dipinto o la scultura, infine, che da tutto ciò scaturirà.
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Femmina e Maschio, un appassionante romanzo di Luigi Scialanca
Nel 2097 la Terra è un mondo abbandonato, e chi non ha potuto lasciarlo
stenta a rimanere umano. Un vecchio solitario insegue, non visto, una ragazza
in fuga dai suoi aguzzini. Per aiutarla? Per violentarla e ucciderla? Solo i lupi
dagli occhi d’oro e dal manto azzurro che li spiano dal folto sanno, forse,
pur senza esserne consapevoli, dove andare e cosa fare per non essere distrutti...
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Da trent’anni guardo, ascolto, sento la Terra da Anticoli Corrado, e da dieci pubblico le mie riflessioni su ScuolAnticoli. Questo libro contiene una scelta di 43 scritti, i più validi e attuali, interamente riveduti e corretti. Tra di essi, Arturo Martini ’cattivo’ ad Anticoli Corrado, sul periodo anticolano del grande scultore; Zitelle a Vallepietra, Modelle ad Anticoli Corrado - Immagini (opposte) della Donna nel Novecento della Valle dell’Aniene; La Morte e la Fanciulla - ipotesi sull’anoressia; Babilonia rivisitata e Il sacerdote e il ragazzino, su Francis Scott Fitzgerald; L’Istituto che quasi mi uccise, sulle cosiddette “scuole” confessionali; Che ti dice la Patria, quando la Donna non c’è?, su due celebri racconti di Ernest Hemingway; Si può ’dimenticare’ un bambino?, sugli infanticidi in auto e sulla perversa “teoria” del “può accadere a tutti”; Perché John Kennedy fu ucciso e Aldo Moro no e La Morte e Stephen King, su Stephen King; Faye e la scoperta del crimine contro l’Umanità nella (cosiddetta) ’filosofia’ di Heidegger; Lo scolaro che padre e madre odiavano, su un famoso racconto di Henry James e sulla Scuola; Nella nuova traduzione italiana di ’The Catcher in the Rye’ c’è qualcosa che non va; L’immaginazione di Tattersall, sulla ricerca di Ian Tattersall su quel che ci rende umani; L’assassinio del padre buono, base di ogni potere disumano, sull’Amleto di Shakespeare; e Karl, Jenny e la pura perla, sul giovane Marx e sulla ragazza che lo amò. Ognuno di questi scritti ha avuto centinaia (e alcuni migliaia) di visualizzazioni e di download su ScuolAnticoli. Ora li ho interamente riveduti e corretti, in qualche caso riscritti, e oso sperare che non pochi possano risultare interessanti e piacevoli a un pubblico perfino più vasto. Anche se non presumo, ovviamente, che grazie a essi sia la Terra, una buona volta, a guardare, ascoltare e sentire Anticoli Corrado.
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Mai più errori di grammatica e di punteggiatura!!! Un praticissimo manualetto, così piccolo che puoi piegarlo e portarlo con te, a soli 5 euro e 20 centesimi!
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Il professor Scialanca ritratto da Caterina sul suo banco di scuola. Anticoli Corrado, 23 maggio 2016.
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8 giugno 2016, il bellissimo regalo della Classe 2013 - 2016.
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Gli Scritti (resi noti) più importanti del Prof, dal più recente al più remoto, in ordine cronologico inverso.
Tutti gli scritti dal 2002 a oggi, compresi i meno importanti, sono invece qui.
Clicca sui titoli o sulle miniature, se sei proprio deciso a leggerli...
2017
Eric Hebborn e i falsificatori di Anticoli - (domenica 19 novembre 2017) Non vi è imitare che non sia schernire, consapevolmente o meno. L’adorazione del passato, come ogni altra fede, è creazione, imposizione e adorazione del falso (Luigi Scialanca). Nel bellissimo scritto di Birgitt Shola Starp Hebborn, Alegre, Dietrich, Starp... vite intrecciate di artisti in Anticoli Corrado, pubblicato su Aequa n°34 nel luglio 2008, vi è soltanto una frase con cui non sono d’accordo, l’ultima: “Affido al flusso cristallino della Vita Vera questi ricordi e questi cari morti, sperando che dal loro stato illuminato possano dare impulsi vitali e pieni di gioia e amore ad Anticoli Corrado, che tanta magia ha ispirato e vissuto”. Non voglio intromettermi nel rapporto di Birgitt con i suoi “cari morti”. Sarebbe insensato, oltre che violento. Quel che non accetto è l’idea che essi (sia pure dall’attuale loro “stato illuminato”, ovunque siano o non siano) possano offrire ad Anticoli Corrado “impulsi vitali e pieni di gioia e d’amore”. Eric Hebborn, specialmente, secondo me ha inflitto ad Anticoli, e non solo ad Anticoli, “impulsi” non “vitali” ma distruttivi, e pieni non certo “di gioia e d’amore”, ma di disperazione e odio. E mi pare che continui a farlo, anche da morto, dallo stato molto poco illuminato che creò per sé nelle menti di certi Anticolani, per i quali il suo ricordo è ancora oggi tanto prezioso quanto incompreso... Clicca qui per continuare a leggere!
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Il prete, il diciannovenne e l'inesistenza di Dio - (giovedì 17 agosto 2017) Nella primavera del 1970, durante il mio ultimo anno di Liceo classico, volli fare un regalo al prete che tentava di insegnarci a credere: una Dimostrazione filosofica dell’inesistenza di Dio. Un dono inappropriato, si dirà. Ma secondo me era appropriatissimo, invece... Clicca qui per continuare a leggere!
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Lettera aperta ad alcuni ex alunni - (mercoledì 21 giugno 2017) Temo, cari ragazzi, che alcuni di voi non stiano bene. Pochi, certo, ma questo non attenua affatto il dolore e la preoccupazione... Clicca qui per continuare a leggere!
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La Chiesa di Einstein - (lunedì 27 marzo 2017) Nessun cultore o appassionato di fisica, o più in generale di scienza, mancò mai alla pubblica lettura di un nuovo articolo del Genio che trasformò radicalmente la nostra concezione dell’Universo. Presenziare a tali eventi era un “obbligo”, ma che scaturiva dall’amore, dalla riconoscenza, e dalla speranza e dal desiderio che il Maestro, benché provato dagli anni, intervenisse e parlasse. Non tutti, però, erano spinti a intervenire a quelle conferenze dai sentimenti di cui sopra: alcuni, per incredibile che possa sembrare, vi erano invece costretti da una sorta di venerazione che rasentava il terrore. Lo si vide dopo la morte del Genio ― avvenuta nel 1955 ― quando per circa un anno imperversò negli Stati Uniti la cosiddetta Chiesa di Einstein... Clicca qui per continuare a leggere!
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Quattro anni fa, quando la scienza “scoprì” l’intuizione creativa... - (mercoledì 23 marzo 2017) Mi pare che abbia un senso, a qualche settimana dal “cortese” “invito” che mi ha indotto a rimuovere da ScuolAnticoli un’immaginaria copertina futura de Le Scienze, riproporre questo mio post del maggio 2013 sull’immaginazione: “A più di mezzo secolo dalla prima edizione di Istinto di morte e conoscenza, di Massimo Fagioli, la scienza mainstream “scopre” qualcosa di (vagamente) analogo al concetto di immaginazione come capacità che distingue l’animale umano da tutti gli altri”... Clicca qui per continuare a leggere!
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La Regina delle Bambine - (mercoledì 8 marzo 2017) Quel giorno, Luigi tornò da Stella dopo pochi minuti e si sedette accanto a lei. “Che ti è successo?” si stupì la ragazza. “Hai litigato?” Il bambino scosse il capo. “Vuoi giocare con me?” “No, grazie.” “Ma sei triste? Ti senti poco bene?” “No, sto bene!” disse Luigi, e le sorrise per farle vedere che era vero. “Vuoi che ti legga?” “No, grazie.” Allora Stella sprofondò di nuovo nel suo libro e Luigi, di sottecchi, spiò la bambina la cui apparizione lo aveva indotto a lasciare il pratone per poter guardarla da un luogo sicuro... Clicca qui per continuare a leggere!
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Perché ScuolAnticoli ha rimosso un’immagine?... - (mercoledì 1° marzo 2017) Qualcuno forse ricorda che una decina di giorni fa ho pubblicato su ScuolAnticoli e su Facebook un fotomontaggio, di mia creazione, immaginando che fra dieci anni, nel 2027, l’autorevole rivista le Scienze dedichi un numero speciale a Massimo Fagioli, il grande, geniale psichiatra morto il 13 febbraio scorso, e che la sua copertina mi fosse giunta “dal futuro”. Quell’immagine ora non c’è più, come se non sia (o non sarà) mai esistita (ma non del tutto: la sua memoria sopravvive nel mio pc e, presumo, nell’archivio di uno studio legale) poiché un signore mi ha fatto scrivere da un avvocato per chiedermi di rimuoverla... Clicca qui per continuare a leggere!
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Richiedenti asilo, benvenuti ad Anticoli Corrado! - (lunedì 13 febbraio 2017) La stragrande maggioranza delle Anticolane e degli Anticolani non si faranno intimidire: al contrario, e a dispetto di chi tenta di impaurirli, sono certo che saranno all’altezza dell’umanità e della civiltà che l’Amministrazione comunale, con questa proposta, ha dimostrato di riconoscere in tutti noi... Clicca qui per continuare a leggere!
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La mente, il linguaggio e il tempo secondo Arrival - (domenica 5 febbraio 2017) Arrival (2016), di Denis Villeneuve (con Amy Adams, Jeremy Renner e Forest Whitaker, dal racconto Storia della tua vita, di Ted Chiang) pone domande interessanti, offre risposte che non sono da meno, ed è bello e appassionante da vedere e... da sentire. Ecco (senza raccontarvi il film!) alcune riflessioni che mi ha suggerito... Clicca qui per continuare a leggere!
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Cosa accadrebbe se tutti gli orologi rallentassero (o accelerassero) insieme? - (mercoledì 1° febbraio 2017) Cosa accadrebbe se gli orologi rallentassero o accelerassero? Voglio dire: se ciò accadesse non al mio orologio, o al tuo, o al suo ― cosa che avviene di continuo ― ma a tutti gli orologi assieme, e a tutti nell’identica misura? Non è possibile, direte voi. D’accordo, può darsi che non lo sia. Ma se accadesse... ce ne accorgeremmo?... Clicca qui per continuare a leggere!
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Donne che si credono tua madre. Furibonda - (lunedì 30 gennaio 2017) Vi sono donne che si credono tua madre. Furibonda. Pazze? Non lo sai con certezza. E tu? Come stai? Forse, da quand’eri bambino, ti è rimasta dentro una fragilità: gli occhiacci, il muso di totale (e potenzialmente mortale) disamore, che ti faceva tua madre quando ti scoprivi e ti lasciavi scoprire in disaccordo con lei, riescono ancora a sconvolgerti... Clicca qui per continuare a leggere!
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Luigi Scialanca, astronauta - (sabato 21 gennaio 2017) Da bambino e da ragazzino, per anni, sognai di fare l’astronauta. Ero così sicuro di non voler fare altro, che... Clicca qui per continuare a leggere!
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La violenza della Natura - (giovedì 19 gennaio 2017) Erra, o mente per ingannare, chi asserisce o ripete “a pappagallo” che la violenza della Natura dimostra, o addirittura insegna, che non siamo niente... Clicca qui per continuare a leggere! *
2016
Non il Cielo ma le Arpie guatano i Bambini da lassù... - (mercoledì 28 dicembre 2016) Appollaiate sulle cime più alte, le Arpie piombano sui Bambini, li ghermiscono, e ne fanno strame per i nidi dai quali spiccano il volo. Odiano tutti i Bambini, ma specialmente quelli che vengono da altri paesi... Clicca qui per continuare a leggere! *
Dirigere la Sinistra - (mercoledì 9 novembre 2016) Chi, da sinistra – e sottolineo da sinistra – aveva previsto la sconfitta di Hillary Clinton, prova oggi un senso di amara, cupa, insopportabile “soddisfazione”. E sottolineo: Amara. Cupa. Insopportabile. “Soddisfazione” per non aver sbagliato. Per aver sentito, visto, capito. Ma insopportabile, poiché sbagliare sarebbe stato così bello! Sarebbe stato bello, in America e ovunque, scoprire di avere una Sinistra vera... Clicca qui per continuare a leggere!
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Il mio percorso politico anticolano e quelli altrui - (lunedì 31 ottobre 2016)
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La bambina che diceva troppi NO - (mercoledì 21 settembre 2016) Un bellissimo mattino di primavera del 1990, una bambina di quasi tre anni, un padre di 39 e una madre di 35 si recarono in un ospedale pediatrico in riva al mare. Avevano prenotato una visita ortopedica poiché una maestra della Scuola dell’infanzia aveva detto loro: “La bambina cammina male”. Dopo una lunga attesa, durante la quale avevano cercato di giocare e chiacchierare con la figlia senza dar troppo disturbo, vennero introdotti nello studio del medico: un uomo né giovane né vecchio, né gentile né brusco, elegantissimo malgrado il camice, visibilmente ricolmo di sapienza ed esperienza, e circonfuso come un santo da un’aura di venerazione. Il quale, torreggiando sulla bambina, le chiese con severa bonomia di camminare un po’ avanti e indietro. “No” disse la bambina... Clicca qui per continuare a leggere!
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La fine dell'Universo è imminente? - (lunedì 19 settembre 2016) “Ora abbiamo imparato che l’intero [sic] Universo si regge su un equilibrio precario che si potrebbe rompere in un qualunque momento”. Lo dice Guido Tonelli, professore ordinario di Fisica generale presso il dipartimento di Ingegneria dell’informazione dell’Università di Pisa, in un articolo, La fine dell’Universo interroga la filosofia, apparso su la Lettura del Corriere della sera domenica 18 settembre. “Scienza” apocalittica, a uso e consumo del “baraccone” mediatico? O siamo di fronte a un fenomeno che non possiamo liquidare con una battuta? Che merita, anzi, tutta la nostra attenzione?... Clicca qui per continuare a leggere!
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L'icosaedro e il virus - ovvero: splendore e miseria della matematica - (giovedì 25 agosto 2016) “L’icosaedro! Uno dei solidi più ammirati dagli antichi Greci!... E dai virus, vedo!” esclama il matematico Marcus du Sautoy nel documentario Geometrie invisibili (supplemento del Corriere della sera di sabato 27 agosto 2016) constatando che anche il microrganismo ha venti facce. “La matematica è il codice dell’Universo” soggiunge. “Del quale, grazie a essa, realizziamo descrizioni che sono forse le migliori possibili”. Senza dubbio ha ragione. Ma è anche vero (sebbene non lo dica) che la matematica, da sola, pur illuminando nei minimi dettagli l’efficienza della Natura e fornendoci i mezzi per essere almeno altrettanto efficienti in tutto ciò che facciamo ― non distingue l’inorganico dall’organico. Né, tanto meno, il particolarissimo organico umano... Clicca qui per continuare a leggere!
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Omaggio alla Modella anticolana - (giovedì 25 agosto 2016) Sinfonia fatale ― benché il titolo lo renda minaccioso fin dall’inizio ― è un film bellissimo, che consiglio a tutti gli Anticolani di vedere e perfino di rivedere. Non “solo” per i volti, gli scorci e i paesaggi del nostro paese qual era settant’anni fa, ma per i profondi significati, molto interessanti ancora oggi, che esso ci lascia intuire, e dei quali tra poco vi parlerò. E per la meravigliosa bellezza e la straordinaria bravura di Marina Berti, allora ventitreenne: una delle più grandi, ma purtroppo misconosciute, attrici italiane, la cui intensa interpretazione è la principale se non l’unica chiave per comprendere tali significati. Quel che spiace, infatti, in questo film, è proprio la caratterizzazione e la sorte del personaggio di Mirella... Clicca qui per continuare a leggere!
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Martedì 12 aprile 2016. Luigi Scialanca interviene nella campagna elettorale di Anticoli Corrado con il video... (disponibile su YouTube cliccando qui) nel quale, da cittadino, si rivolge alle tre forze politiche in lizza: Anticoli al Centro, Uniti per Anticoli, e il gruppo raccoltosi intorno a Francesco Putignani e Andrea Pietropaoli.
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Karl, Jenny, Heinrich e la pura perla - (domenica 3 aprile 2016) Storia di un “magnifico diciannovenne”, della ragazza che lo amò e da lui fu amata, e della “pura perla” che per un attimo e per sempre egli “tenne alta alla luce del sole”. A diciassettenne anni, nell’estate del 1835, Karl Marx consegue la licenza liceale presso il ginnasio Federico Guglielmo di Treviri con la valutazione media di abbastanza soddisfacente. Poteva far meglio? Certo. Ma legge e studia anche per suo conto, scrive poesie, s’innamora: alla scuola ha dedicato solo una parte del suo tempo. Ed è così sicuro di sé che non dubita di poter continuare a impegnarsi su entrambi i fronti: far contento il padre che ama moltissimo, e che insiste perché si concentri nella costruzione di un futuro professionale e sociale all’altezza delle sue qualità, e proseguire l’appassionante ricerca della “pura perla”... Clicca qui per continuare a leggere!
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Il Messaggio nella Bottiglia - (venerdì 25 marzo 2016) Le domande che ponevo da bambino non sempre ottenevano risposta. Specialmente se non riuscivo a esprimerle come avrei voluto. E molto più rare erano le risposte alle domande che nemmeno io mi rendevo conto di pormi e di porre. Penso che sia così per molti bambini, lo sia sempre stato e lo sia ancora oggi. Un giorno, agli inizi degli anni ’60, quando “facevo” le medie, due universitari “fuori sede” entrarono in classe e ci invitarono a iscriverci a un Cineforum pomeridiano. Dissero che l’avevano organizzato con il consenso e l’aiuto del pensionato cattolico in cui risiedevano, e ci promisero film appassionanti e divertenti. Solo io accettai l’invito. E per alcune settimane non me ne pentii... Clicca qui per continuare a leggere!
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Il prete e il ragazzino - (giovedì 4 febbraio 2016) C’era una volta... ― comincia così, come una fiaba, il racconto Assoluzione che Francis Scott Fitzgerald scrisse nel 1924 a ventotto anni: C’era una volta un prete dagli occhi freddi e umidi che, nel silenzio della notte, versava fredde lacrime. E c’era un ragazzino bellissimo e molto vivace, dell’età di undici anni, che un pomeriggio entrò nella sua stanza stregata... Clicca qui per continuare a leggere!
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Amanda Gefter, Due intrusi nel mondo di Einstein. Un padre, sua figlia, il significato del nulla e l’inizio di tutto - (domenica 31 gennaio 2016) Cos’è l’Universo? Cos’è il nulla? L’Universo è emerso dal nulla? L’Universo è nulla? L’Universo è infinito, è sempre esistito e sempre esisterà? Vi è, in esso, qualcosa di invariante, cioè che non dipenda da chi l’osserva? O esso dipende del tutto da chi (e come) lo guarda, cioè da noi? Siamo noi i creatori dell’Universo?... Clicca qui per continuare a leggere!
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La Mamma del Linguaggio - (giovedì 7 gennaio 2016) Ignoro se qualcuno abbia già proposto, riguardo all’origine del linguaggio umano, l’idea che esso sia creato dalla donna entro la relazione affettiva col bambino, in particolare nel primo anno dopo la nascita. A me è stata irresistibilmente suggerita, pur senza mai accennarvi neanche alla lontana, da un pacato e scintillante “libretto” (si può essere pacati e scintillanti insieme? ― sì, quando si fa scienza e poesia allo stesso tempo, e il saggio scientifico, rigoroso, è anche un saggio di umanità e una lettera d’amore individuale e universale), Piccolo Puxi ― saggio sulla lingua di una madre, scritto da Leo Spitzer tra il 1922 e il 1926... Clicca qui per continuare a leggere!
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2015
Fidati di chi s’innamora. Dubita di chi si sposa. - (mercoledì 16 dicembre 2015) Sono passati quasi cinquant’anni dall’inizio dell’estate del 1967. Quando a Nizza, mentre i giovani di quasi tutto il mondo ricevevano in dono Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band e preparavano il ’68, una ragazza di venticinque anni che correva verso l’aereoporto rimase uccisa in un incidente. Si chiamava Françoise Dorleac, ed era la sorella maggiore di Catherine Deneuve... Clicca qui per continuare a leggere!
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Bambini gelosi? Balle! - (venerdì 10 dicembre 2015) È un luogo comune: i bambini (quasi fossero cani, o gatti) sarebbero “gelosi” dei fratellini neonati. No. Se i genitori hanno con i figli un rapporto sano, la gioia, la tenerezza e la curiosità sono gli unici sentimenti dei fratelli e delle sorelle più grandi verso i “nuovi venuti”... Clicca qui per continuare a leggere!
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Lo Human Brain Project deve fallire - (domenica 6 dicembre 2015) Un articolo molto interessante, su le Scienze di dicembre (Un progetto nei guai - Due anni di attività, e il programma da un miliardo di euro per simulare il cervello umano è allo sbando, di Stefan Theil) non coglie, tuttavia, a mio modesto avviso, il nocciolo della questione... Clicca qui per continuare a leggere!
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Perché noi Docenti non dovremmo eleggere i nostri rappresentanti nel comitato di valutazione - (lunedì 16 ottobre 2015) Perché noi Docenti non dovremmo eleggere i nostri rappresentanti nel comitato di valutazione? 1. Eleggerli significa proclamare ufficialmente che tutti i Docenti devono essere valutati. Che tutti i Docenti, cioè, sono sospetti di inaffidabilità e di scarsa competenza. E che tutti i Docenti, pertanto, devono essere costantemente controllati. Lasciamo che sia il Governo a delegittimarci e sfiduciarci a priori davanti alle Famiglie e agli Alunni, non fiancheggiamolo contro noi stessi!... Clicca qui per continuare a leggere! Oppure vai alla pagina dedicata.
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Quando in me non vi fu l’idea, consapevole o meno, di uccidere mia madre e mio padre - (sabato 14 novembre 2015) A sedici anni m’innamorai di una ragazza (che chiamerò Valentina). E i miei ci dichiararono guerra. Forse perché misi di studiare? No. Avevo smesso già da un pezzo. Non sopportavo l’istituto religioso e solo maschile che mi avevano imposto (l’ho raccontato ne L’Istituto che quasi mi uccise) e lo “combattevo” così: “dimenticando”, non appena ne uscivo, tutto ciò che aveva a che fare con esso. Valentina mi sconvolgeva, è vero. Ma in un modo che mai e poi mai avrei voluto dimenticare, benché non capissi (né tanto meno mi domandassi) come mai soffrire in quella “scuola” mi fosse insopportabile e soffrire per lei mi fosse invece necessario come l’aria che respiravo... Clicca qui per continuare a leggere!
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Chi è “il primo della classe”?... - (sabato 12 settembre 2015) Chi è “il primo della classe”? “Chi sta più attento e studia di più” dirà qualcuno. Ma sbaglierebbe. Stare attento e studiare è importante, certo. Ma non basta. Anzi: se lo si fa perché ci si costringe, si potrà forse “prendere” qualche bel voto, sì, ma non per questo ci si realizzerà di più. No: chi a Scuola si realizza (espressione che preferisco di gran lunga a “diventa uno dei primi della classe”) è chi rispetta... “La Scuola!” dirà qualcuno. “Gli insegnanti!” dirà un altro. “I compagni!” dirà un terzo. Ma sbaglierebbero. Rispettare gli insegnanti e i compagni è importante, certo. Ma non basta. Anzi: se lo si fa perché ci si costringe, si diventa “lecchini”, ipocriti e fasulli, e magari i “cocchetti” di certi insegnanti. Talvolta, orribilmente, per tutta la vita. No: chi a Scuola si realizza è chi... Clicca qui per continuare a leggere!
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Gabriella B. - (venerdì 31 luglio 2015) Gabriella B. fu mia compagna di Scuola, per qualche mese, nel secondo anno di Liceo classico all’Istituto Francesco Vivona di Roma. Apparve e scomparve, come una stella cadente, e anche in quel tempo brevissimo si assentò molto spesso. Poi non la rividi mai più. O chissà, forse sì. A un certo punto mi chiese di aiutarla a studiare, a “mettersi in pari”. Perché proprio a me, che me la cavavo ma non ero certo il primo della classe (mi piacevano troppo le ragazze e le mie letture, per esserlo)? Non me lo disse, e io non glielo domandai. Forse. Per alcune settimane, dunque, andai a trovarla a casa... Clicca qui per continuare a leggere!
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La Stella e il Compleanno - (lunedì 8 giugno 2015) In questi mesi sto rileggendo e riordinando tutto ciò che ho scritto da quand’ero ragazzo a oggi: narrativa, saggistica, articoli... migliaia di pagine, separate talora da decenni e da infinite vicende. È un viaggio nel tempo, talvolta pieno di dolore, altre volte di gioiosa meraviglia: non tanto perché riaffiorino ricordi che non sapevo più di avere, quanto soprattutto perché rivivono, intensi, gli affetti, a tal punto che... Clicca qui per continuare a leggere!
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La Maestra che il sindaco ammazzò - (lunedì 8 giugno 2015) Tragicamente spesso, in molti Paesi, i fondamentalisti religiosi danno fuoco alle scuole e uccidono gli alunni e gli insegnanti. Lo fanno, proclamano, per impedire che le bambine e i bambini ricevano un’istruzione “occidentale”. Per impedire, cioè, che ricevano un’istruzione laica. Questi crimini mostruosi, e le loro mostruose “motivazioni”, ricordano non tanto alla lontana quel che accadde in Italia dopo il 15 luglio 1877 (centotrentotto anni fa, non millenni) quando la Sinistra, da poco al potere con il primo governo di Agostino Depretis, su proposta del ministro Michele Coppino varò l’istruzione elementare obbligatoria... Clicca qui per continuare a leggere!
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Chi distrugge nei ragazzi la speranza nella Scuola? - (lunedì 25 maggio 2015) Le scuole di Baltimora tolgono la speranza è il titolo di un articolo di D. Watkins apparso in origine sulla rivista inglese Aeon e pubblicato in Italia su Internazionale dell’8 maggio 2015. Ve lo racconterò fra poco, ma prima vorrei parlarvi della situazione in un Paese, l’Italia, che da tempo si “ispira” agli Stati Uniti per conseguire il medesimo scopo che laggiù è stato ormai raggiunto: lo scempio della Scuola pubblica statale, cioè della Scuola di tutti i cittadini, e la trasformazione di quel che ne rimane in un ghetto per le figlie e i figli delle famiglie più disagiate.... Clicca qui per continuare a leggere!
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Perché Anthos ha scritto - (lunedì 27 aprile 2015) Dalla postfazione: Perché Anthos ha scritto è un capitolo di un romanzo di circa 300 pagine, ambientato nell’Italia degli anni ’60, a cui mi dedicai, fra alterne vicende e lunghe interruzioni, tra il 1980 e il 1990; e che da un quarto di secolo, benché in me sempre vivo, giace in un cassetto. Nacque, dunque, dalla passione per la scrittura che mi allieta e mi tormenta da quando ero bambino. Ma lo ispirò l’amore, e il mio immenso rispetto, per Antonio Gramsci, ed ebbe dunque origine anche da un’altra passione, meno precoce ma non certo meno intensa: la passione per la politica. Nacque, insomma, da una duplice ricerca, che ha continuato a dar frutti nella mia vita fino a oggi e continuerà a farlo... Clicca qui per continuare a leggere!
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Fa più vittime la malapsichiatria della malasanità - (martedì 14 aprile 2015) Si parla di malasanità, ma è sbagliato. Si dovrebbe dire malgoverno della Sanità, perché la maggioranza dei medici e degli infermieri, dotati di scienza ed esperienza e di tecnologie sicure, danno prova ogni giorno di straordinario impegno e di grandissima professionalità nonostante le pessime condizioni in cui gli infami governi degli ultimi vent’anni li hanno ridotti. Ben pochi, invece, parlano della malapsichiatria, che non solo esiste ma imperversa, cagionando forse più decessi, lesioni e invalidità permanenti (tra i pazienti malcurati, o non curati affatto, e tra le loro vittime) di quanti ne causi la cosiddetta “malasanità”... Clicca qui per continuare a leggere!
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E se i viaggi nel tempo fossero già possibili?... - (domenica 5 aprile 2015) Un viaggio nel tempo potrà considerarsi realmente avvenuto quando nel corso di esso si avrà un’esperienza sensoriale e affettiva indistinguibile da ogni altra. Se questa asserzione è corretta, la tecnologia per darmi la possibilità di vivere un’esperienza indistinguibile dall’originale di una bella mattina di maggio ― poniamo ― del 1967 a Villa Borghese (Roma), io penso che esista già o, tutt’al più, che sarà pienamente disponibile entro pochi anni... Clicca qui per continuare a leggere!
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Siamo liberi o no? - (giovedì 12 marzo 2015) Ennesima “ripresa” (su le Scienze di marzo, pp 58-61) della millenaria discussione sull’esistenza o meno del “libero arbitrio”. Rinfocolata, negli ultimi anni, dai non pochi esperimenti neuroscientifici che hanno dimostrato che le nostre decisioni coscienti (cioè la nostra consapevolezza di decidere) sono precedute da attività cerebrali inconsce e sarebbero, perciò, “predeterminate”. Da qui a concludere che il “libero arbitrio” non esiste, poiché noi, mentre crediamo di decidere, staremmo in realtà “ubbidendo al nostro cervello”, il passo, per alcuni, è stato breve. Al punto che John-Dylan Haynes, del Bernstein Center for Computational Neuroscience di Berlino e capofila degli “anti-liberisti” (se così possiamo chiamarli) ha dichiarato al New Scientist: “Sembra che a prendere le decisioni sia il cervello prima della persona”. Confesso di non capire (o, meno modestamente, di capire forse più dell’egregio professor Haynes). Perché mai, mi chiedo, il fatto che i nostri comportamenti sono da noi decisi prima che ne diventiamo consapevoli dovrebbe indurci a pensare che non siamo liberi?... Clicca qui per continuare a leggere!
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Chi mi volle più bene, la maestra o la mamma? - (sabato 28 febbraio 2015) A otto anni e mezzo dovetti cambiare scuola. La mia famiglia si trasferì da un lato all’altro di Roma e io, giovane com’ero, non potei che seguirla. Non ricordo se qualcuno mi domandò cosa ne pensassi: non è impossibile ― forse, anzi, ricevetti perfino qualche spiegazione ― ma di due cose sono certo: che non ero d’accordo, e che il mio dissenso di “terzultima ruota del carro” (le mie sorelle avendo, rispettivamente, sei anni e mezzo e due e mezzo) non influì in alcun modo sulla decisione ormai presa. Non fu per uno sfratto: la casa in cui abitavamo non era meno nostra di quella in cui traslocammo. Né meno confortevole. Non andammo, insomma (da un punto di vista civile e sociale) né a star meglio né a star peggio. Traslocammo, semplicemente, perché “dovevamo” seguire i genitori di mia madre. E sospetto che neanche mio padre dovette esserne felice, visto che ci allontanammo molto dai suoi e che il tragitto casa-ufficio e ritorno gli divenne dieci volte più lungo. Ma neppure la sua contrarietà (che egli, penso, si guardò bene dall’esplicitare) fu presa in considerazione. Io amavo la mia casa, e soprattutto la mia camera, dalle cui ampie vetrate al quarto piano avevo contemplato spettacoli meravigliosi, come la nevicata del ’56, o raccapriccianti, come quello della “donna” dei vicini sospesa nel vuoto ogni volta che le comandavano di pulire le finestre dall’esterno. Amavo così tanto quella camera, che ricordo ancor’oggi il sapore del suo intonaco accanto al mio letto... Clicca qui per continuare a leggere!
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L’Immaginazione di Tattersall - (giovedì 1° gennaio 2015) Un affascinante viaggio nell’unicità umana... (Di che si tratta? Guarda le immagini-anticipazioni seguenti: 1. Perché Tattersall?... - 2. Tattersall finirà creazionista? - 3. La donna che scrisse a Darwin - 4. Comunione&liberazione contro Tattersall - 5. Immaginazione e linguaggio - 6. Gli scopiazzatori di Tattersall - 7. Tattersall a Roma nel 2012 - 8. E se la mente “vacilla”?...... E poi vai a leggere (o a scaricare) il testo cliccando qui!)
*2014
La horror-immaginazione dei finti sinistri - (giovedì 6 novembre 2014) Penso di aver fatto una piccola scoperta: il finto-sinistro si riconosce e si smaschera (anche, se occorre, in noi stessi) dall’orrore e dal catastrofismo che permeano la sua immaginazione. Che lo rendono del tutto incapace di agire positivamente. E con i quali tenta di ammorbare e terrorizzare le menti altrui. Non è il solo modo per individuare un finto-sinistro, ma è forse il più sicuro e tempestivo.... Clicca qui per continuare a leggere!
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Le esperienze dei nostri nonni hanno influito sui nostri geni? - (martedì 28 ottobre 2014) Su Le Scienze di ottobre ho letto un interessante articolo di Michael K. Skinner, docente di biologia presso la Washington State University. L’articolo, intitolato Un nuovo tipo di eredità, inizia con queste parole: Molecole dannose, stress e altri fattori possono modificare permanentemente l’attivazione dei geni, senza cambiarne il codice. Sempre più studi mostrano che i cambiamenti “epigenetici” vengono trasmessi alle generazioni successive, e potrebbero causare patologie... Clicca qui per continuare a leggere!
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Solo i regimi scrivono sulle pareti delle Scuole - (lunedì 13 ottobre 2014) Non mi meraviglia, purtroppo, con l’aria di regime che tira, che ci sia chi crede di poter scrivere le proprie “verità” sulle pareti delle Scuole. Non mi meraviglia, purtroppo, che ci sia chi crede di poter permetterlo e imporlo, e magari, addirittura, di poter vantarsene pubblicamente. E non mi meraviglia, purtroppo, che ci siano media ― di finta sinistra, è ovvio, poiché oggi è la finta sinistra, in Italia, che sta diventando regime in combutta con una parte della destra ― pronti a celebrare tali scempi... Clicca qui per continuare a leggere!
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L’assassinio del padre buono, base di ogni potere disumano - (giovedì 18 settembre 2014) La Danimarca di Amleto si rivela fin dal primo istante un mondo capovolto: “Chi va là?” grida Bernardo, ufficiale della guardia, al soldato che è di sentinella, Francesco. Doveva accadere l’opposto, e Francesco, quindi, giustamente ribatte: “A te rispondere. Fermati e fatti riconoscere”. Poco dopo, infatti, è Francesco a dare l’altolà a Orazio e Marcello, benché ufficiali anch’essi, e il primo addirittura amico personale del principe Amleto. Cosa è accaduto? Perché, e come, a Elsinore la realtà si è rovesciata?... Clicca qui per continuare a leggere!
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Capi, capetti, "caporali" - (martedì 2 settembre 2014) Cosa c’è che non va? I capi. In ogni impresa, in ogni attività, in ogni luogo, ovunque cerchiamo di realizzare qualcosa insieme, ecco che arrivano i capi. Chi sono? Sono quelli che nella vita non sono riusciti né a stare insieme né a far da soli. Perciò vengono a infastidire noi, a ostacolarci, ad addolorarci, a farci fallire. A far di tutto per sfasciare tutto. Non capi, no: “caporali”, nell’accezione che diede al termine il grande Totò. Un capo vero andrebbe scritto con la C maiuscola, perché è l’opposto del “caporale”... Clicca qui per continuare a leggere!
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Il Credente e la sua Cura - (giovedì 21 agosto 2014) Chi è il credente, allo stato puro? È chi può essere convinto di qualcosa ― qualunque essa sia ― che non ha pensato da sé. Che non ha visto coi propri occhi. Anzi: che non ha sentito con tutto il corpo. Insomma: chi può essere convinto di ciò che non gli è successo... Clicca qui per continuare a leggere!
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Come eravamo - (giovedì 2 gennaio - giovedì 26 giugno 2014) [...] Eppure una proprietà l’avevamo, e ci tenevamo immensamente: di cose inutili, ma amate. Per il niente che servivano e per la gioia che davano. Gioia di uno, legata alla sua storia e ai suoi affetti, e perciò riconosciuta da tutti come privata perché non valeva che per lui, ma che dava gioia anche a noi per la gioia sua. Un’opera d’arte, uno strumento musicale, un monile, una pietra o un legno dall’aspetto curioso, il ricordo di un bel momento, l’intonazione originale di un richiamo, un modo di guardare, un gesto caratteristico: ognuno aveva le sue private proprietà affettive di cui non avremmo mai sopportato di vederlo privo. E che cercava, per quanto possibile, di tenere con sé per tutta la vita. Perfino con le sue ossa nella tomba, se mai: così che tutti vedessero, anche nel più lontano futuro, che per sé e per noi egli non era stato un animale come gli altri: che era stato, finché era vissuto, unico nell’universo... Clicca qui per continuare a leggere!
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Nella nuova traduzione di Holden qualcosa non va... - (venerdì 20 giugno 2014) Comincio a leggere la “nuova” traduzione de Il giovane Holden e trasecolo. Sùbito, a pagina 6 del primo capitolo. Dove un brano famoso, di fondamentale importanza per la comprensione del romanzo, è tradotto... come peggio non si potrebbe? Be’... quanto meno affrettatamente, diciamo... Clicca qui per continuare a leggere!
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La “letteratura” che ti riporta a Dio. A calci e spintoni. - (domenica 1° giugno 2014) Faccio male a non leggere Cormac McCarthy, pensavo. Chissà cosa mi perdo. Così ho letto Non è un paese per vecchi, e ho scoperto che mi “perdevo” una sfilza di “letterari” spintoni, calci e urlacci: “Cammina! Pentiti! Torna a Dio! In ginocchio!”... Clicca qui per continuare a leggere!
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La Scuola di Anticoli muore: viva ScuolAnticoli! - (venerdì 16 maggio 2014) Cancellata la Prima Media, la Scuola di Anticoli Corrado è ferita a morte. E il paese? Cosa diventano i paesi senza Scuola? Cosa diventano, ancora peggio, i paesi come Anticoli Corrado, in cui la Scuola muore assassinata dai governi degli ultimi vent’anni, sì, ma muore molto peggio di altre perché da anni è costretta a subire anche gli insulti e le aggressioni di una parte dei cittadini e dei politici locali?... Clicca qui per continuare a leggere!
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La donna, per la quale il mondo non finisce - (domenica 20 aprile 2014) Chi ha visto La jetéè (1962), di Chris Marker, capirà meglio di altri. Ma anche chi non l’ha visto può immaginare che la fine del mondo non è possibile, non c’è mai stata, né mai ci sarà ― né per uno né per molti, né tanto meno per tutti ― se le donne non vengono distrutte. Non eliminate: distrutte. Non fisicamente: no, ben prima che un solo capello sia torto a un’unica donna, il mondo finisce ― e talora, per uno o per molti, è già finito ― quando le donne sono distrutte nelle menti degli uomini... Clicca qui per continuare a leggere!
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Fare ricerca culturale in un piccolo paese... - (venerdì 4 aprile 2014) “Fare ricerca culturale” (e non di rado, cerca oggi cerca domani, combattere una battaglia culturale) in un paese di mille abitanti ― se tenti di farla davvero, e se hai “armi” e “munizioni” con cui farla ― significa che ogni cosa che dici, insegni, scrivi (e perfino ogni tuo gesto, perfino il tuo modo di camminare, per esempio se un giorno sei un po’ stanco e fai, in salita, un po’ più fatica del solito) suscita negli altri mille ininterrotte reazioni che cambiano la tua vita momento per momento... Clicca qui per continuare a leggere!
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Una macchina più umana di noi? - (mercoledì 2 aprile 2014) “A chi mette in guardia dalla sempre più forte concorrenza intellettuale delle macchine, c’è chi ribatte: «Basta che gli umani imparino a fare cose più sofisticate»” (Riccardo Staglianò, “Poveri ma connessi”, La Repubblica, 30 dicembre 2013, p. 37). Discorso colmo di disprezzo (o, meglio, di razzismo antiumano) nei confronti di chi, non avendo “imparato” (sic) le “sofisticate cose” che hanno appreso a fare gli Staglianò, potrebbe e dovrebbe essere rottamato e sostituito da macchine ben più degne di lui di considerazione e di rispetto. Sfugge, agli Staglianò, che non solo essi (gli Staglianò) ma tutti gli umani fanno già “cose più sofisticate” di quelle che qualsiasi macchina è ― o mai sarà ― in grado di fare. E che, pertanto, le macchine non fanno né faranno mai “concorrenza intellettuale” ad alcuno... Clicca qui per continuare a leggere!
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C’è un complotto contro noi complottisti? - (lunedì 24 marzo 2014) C’è un complotto contro di noi, poveri complottisti? Me lo domando perché, da alcuni anni, il complottismo è quasi il peggior “crimine” intellettuale di cui si possa essere accusati: ancor più grave è forse solo il cosiddetto populismo, e la propaganda della pedofilia viene solo quarta, dopo il “crimine” di libera manifestazione del pensiero senza essere plurilaureati con almeno cento pubblicazioni sull’argomento...
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Quando discutevo di Massimo Fagioli con l’Unità e con Luigi Cancrini... - (mercoledì 19 febbraio 2014) Il 26 febbraio 1986, l’Unità, diretta allora da Emanuele Macaluso, pubblicò un articolo dello psichiatra Luigi Cancrini, Malati di potere, che sulla base delle accuse del produttore Leo Pescarolo allo psichiatra Massimo Fagioli e a Marco Bellocchio, regista del film Il diavolo in corpo, metteva sullo stesso piano il professor Fagioli e il signor Armando Verdiglione, “accusato, con tanto di perizia sui suoi assistiti, di aver utilizzato il suo ascendente terapeutico per far firmare impegni economici a favore della fondazione che porta il suo nome”. Ecco l’articolo di Cancrini, seguito dalla lettera che il giorno successivo inviai a l’Unità (che non la pubblicò) e dalla risposta che Cancrini mi fece privatamente pervenire circa un mese dopo...
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La grande bruttezza de “La grande bellezza” - (mercoledì 16 gennaio 2014) Ho visto uno dei film più brutti della mia vita: La grande bellezza...
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2013
Perché è in aumento la violenza contro le donne? - (venerdì 20 settembre 2013) Penso: le donne ― tutte, anche le peggiori, ché chi si è reso capace di colpire una donna non lo è più da tempo di distinguerle l’una dall’altra ― sono d’intralcio alla violenza semplicemente essendoci. Anzi: semplicemente esistendo. Non c’è situazione, ritengo, in cui la presenza femminile (o anche solo il sapere che al mondo vi sono donne) non rendano meno probabile il compimento di una violenza. Perfino nei casi in cui è una donna a indurre altri alla violenza o a commetterla...
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In braccio fino a sei anni? Caravaggio dice di sì - (domenica 8 settembre 2013) Uno degli effetti più devastanti dell’odio anti-umano fondamentalista-religioso, nonché fascista e nazista, per il quale saremmo tutti legni storti, è il capovolgimento del rapporto adulto-bambino. Che per i nemici e spregiatori dell’umanità, anziché di protezione, diventa di persecuzione...
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Lo Scolaro che Padre e Madre odiavano - (lunedì 2 settembre 2013) Lo Scolaro ― The pupil, 1891, tradotto da Carlo Izzo nel 1946 e riedito da Bompiani nella raccolta La panchina della desolazione, e altri racconti ― è uno dei più bei racconti di Henry James. Narra di un giovane insegnante, Pemberton, cui la ricca famiglia Moreen offre il posto di precettore del figlio Morgan, che non va a scuola perché il padre è sempre in viaggio per affari e la famiglia non vuole dividersi. Pemberton sarà ospite dei Moreen, girerà l’Europa a loro spese, riceverà un ottimo stipendio e avrà un allievo che ― promette la madre ― “non potrete non amare... è un genio!” Il professore è incerto...
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La mia “politica” a scuola - (giovedì 29 agosto 2013) Il carcere dei bambini è la costrizione al già deciso. All’immutabile. Peggio: a esser loro stessi già decisi. E perciò a essere niente: copie di copie il cui solo “valore” è quello di servire da ubbidienti trastulli finché son carini e da ubbidiente forza-lavoro quando carini non sono più. La costrizione ― non necessariamente con le cattive: in genere, con un accorto dosaggio di “carota e bastone”, altrimenti detti “amore e timore” ― a uniformarsi a chi si uniformò prima di loro. Come se il mondo non fosse umano ― o non lo fossero loro ― i bambini prigionieri non possono toccare alcunché né inventarsi niente. Devono rassegnarsi. Ripetere i “destini” mentali dei genitori...
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C’è del marcio: c’è per caso un Amleto? - (mercoledì 21 agosto 2013) Il disumano non soffre perché è disumano ― se soffrisse per questo, sarebbe ancora umano ― ma perché viene pubblicamente smascherato come tale. Per il disumano, essere smascherato non è un’occasione di curarsi, di ritrovare la propria umanità: è un’offesa. Domanda: ci sarà ancora qualcuno oggi, in Italia, sulle pubbliche piazze di migliaia di piccoli comuni, che fa teatro come lo intende Amleto nell’Amleto di Shakespeare? O lo faranno tutti come l’intende, lo vuole e lo pretende Claudio fratricida e usurpatore?...
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Il voto di scambio nei piccoli comuni - (giovedì 8 agosto 2013) “Il voto di scambio è un sistema criminale che uccide la democrazia al suo più importante livello, nel suo luogo più importante: nella libertà del seggio elettorale”. Lo ha scritto Roberto Saviano su La Repubblica del 24 luglio: il voto di scambio non è una ragazzata, è un crimine; non arreca alla democrazia danni limitati, la uccide; e uccidendola annienta la libertà. Ma cos’è il voto di scambio? Cosa riceve, in cambio, chi scambia il voto con qualcos’altro?...
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Quando e come ho smesso di credere in Dio - (sabato 3 agosto 2013) In realtà non ci ho creduto mai. Tanto per cominciare, nessuno nasce credendo. E poi ebbi la fortuna che mia madre, religiosa per tutta la sua vita razionale (e dico vita razionale sperando e confidando che almeno in quella irrazionale sia toccata anche a lei, almeno una notte, la gioia di sentirsi umanamente libera da Dio), com’è come non è, un bel giorno fu protagonista...
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La realtà è viva e lotta insieme a noi - (giovedì 1° agosto 2013) “Il fisico Erwin Schrödinger”, scrive von Baeyer, “immaginò una scatola sigillata con dentro un gatto vivo, una fiala di veleno e un atomo radioattivo. Secondo la meccanica quantistica, l’atomo ha il 50% di probabilità di decadere (processo per cui nuclei atomici instabili o radioattivi trasmutano in nuclei di energia inferiore, n.d.r.) entro un’ora. Se l’atomo decade, un martello frantuma la fiala e libera il veleno, uccidendo il gatto. Altrimenti, il gatto vive...
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Quei pazzi, pazzi, pazzi, pazzi Atei (a metà) di MicroMega... - (sabato 20 luglio 2013) MicroMega dedica all’ateismo un numero intitolato ateo è bello! – almanacco di libero pensiero. Contento? Contentissimo: fra poco attacco coi complimenti. Ma prima facciamoci due risate con l’ateismo a metà (o a un terzo, o a un quartino) della maggior parte dei “contribuenti”...
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Padri che a Scuola non vedi Mai... - (giovedì 18 luglio 2013) Ciò che li distingue è l’affetto: i timidi soffrono di non venirci, e il loro dolore, ancorché inespresso, si trasmette ai figli come sentimento di una presenza sostanziale profonda, vitale, benefica. Gli stronzi, invece, sentono niente. Poiché niente sono per loro gli studi dei figli, comunque vadano e qualunque cosa avvenga...
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Spinelli, Bergoglio e Achab (si parva licet...) - (mercoledì 10 luglio 2013) Barbara Spinelli ci ricasca: un anno e mezzo fa andava in sollucchero per Monti, oggi va in brodo di giuggiole per Bergoglio. Verrà anche per costui, com’è venuto per il primo, il giorno del ripudio? Come mai, signora Spinelli, a lei e a quelli come lei occorre tanto tempo per capire, almeno, ciò che un ateo vero ― uno che non abbia neanche la dea... Ragione ― sente fin dal primo giorno? È la razionalità, appunto, a confondervi i sentimenti? O l’apparente insensatezza è invece “solo” malafede?
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Scopritori solo alcuni o tutti? - (mercoledì 3 luglio 2013) Non è forse vero che nessuno può trattenersi dal “fare” (o almeno tentare) continue scoperte (scientifiche?) su ciò che gli accade, cioè sui processi mentali non razionali propri e altrui? Non è forse vero che siamo sempre alle prese con quel che in noi e negli altri, benché naturale e materiale, non è però immediatamente accessibile ai sensi? Con quel che in noi e negli altri non corrisponde all’apparenza? Con ciò che in noi e negli altri dobbiamo scoprire? E che a tali scoperte su noi stessi e sui nostri simili non arriviamo mai razionalmente, ma sempre per effetto di non razionali intuizioni?...
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La morte e Stephen King - (sabato 29 giugno 2013) Perché Steff, la moglie del protagonista, deve morire? Di più: perché deve morire così tanto, così inderogabilmente, che la sua morte dev’essere annunciata fin dalle prime pagine? A costo, cioè, di annullare le potenzialità drammatiche che l’incertezza del lettore sulla sua sorte lascerebbe aperte? Deve morire perché il protagonista resti solo col figlioletto tanto amato? E perché possa poi incontrare Amanda, far l’amore con lei durante una pausa della mostruosa catastrofe che sta per travolgerli, e infine con Amanda e col figlio salvarsi e rifarsi una vita altrove, lontano da La nebbia? O c’è di più? O Steff deve morire perché Stephen King possa scrivere?...
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E se balene e delfini fossero umani? - (giovedì 20 giugno 2013) Se non avessimo mani (né alcunché di simile, neanche una coda prensile o una proboscide) come potremmo “materializzare” all’esterno ciò che le menti creano? E come faremmo, allora, a dimostrare di essere umani a eventuali alieni che fossero in dubbio se cibarsi di noi o se cercare di entrare con noi in comunicazione e in rapporto?...
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Venner e Heidegger: “essere sé stessi” per non essere umani - (venerdì 23 maggio 2013 Suicida a Notre-Dame con una rivoltellata in bocca, Dominique Venner, 78 anni ― “saggista francese di estrema destra”, già “volontario in Algeria, militante dell’Oas e fondatore del Grece, un gruppo che ha elaborato la più compiuta ideologia dell’estremismo di destra” ― ha lasciato sul suo blog un ultimo messaggio contro l’Islam e contro la legalizzazione dei matrimoni gay. La sua tragica morte e le sue ultime parole suscitano orrore, disgusto, pietà. Ma descrivono perfettamente ― suscitando anche interesse, dunque, benché inorridito ― il rapporto indissolubile che lega la cosiddetta “filosofia” di Heidegger non “solo” al nazismo, ma a ogni ideologia di estrema destra...
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Suggerimenti per non far star male i figli - (sabato 18 maggio 2013) Questo e non altro si deve ai figli: tutto ciò che loro si può dare, e tutto ciò che loro non si deve togliere. (Avvertenza. L’autore di queste righe non è uno psicologo, né uno psichiatra, né uno psicoterapeuta, né un (cosiddetto) psicoanalista. Non è un pedagogista. È un laureato in filosofia, uno studioso, un insegnante, un padre. Chi ne seguirà in tutto o in parte i suggerimenti, dunque, lo farà a proprio rischio e pericolo. Come, del resto, chi non li seguirà)...
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La sensazione dell'umano - (lunedì 22 aprile 2013) La didascalia dice: Rappresentazione monocromatica di un affresco policromo oggi molto sbiadito, realizzato circa 14.000 anni fa nella grotta di Font de Gaume, in Francia. Una femmina di renna si inchina davanti a un maschio che si sporge in avanti e le lecca delicatamente la testa. Commosso, mi domando: possibile che l’artista intendesse questo dipinto solo come la raffigurazione naturalistica di due renne in amore? No, non è possibile: la femmina si inchina al maschio, il maschio si inchina alla femmina, al gesto di lei risponde quello di lui ― dunque qui ci siamo noi, c’è l’umano, e soprattutto c’è quel che passa tra una donna e un uomo che si amano.
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Il governo che vuol farci impazzire - (lunedì 29 aprile 2013) I termini sinistra e destra, essendo di origine storica, possono cambiare significato e anche scomparire. Ma ciò che non cambierà mai è l’esigenza di distinguerci da chi ci danneggia e ci fa star male, aiutarlo a ritrovare sé stesso e, se ciò risulta impossibile, isolarlo e metterlo in condizione di non nuocere. Questo sono (o dovrebbero essere) la sinistra e la destra finché non avremo nuovi termini per designarle...
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Scritti sulle elezioni del 24 e 25 febbraio 2013 Il voto non è più un pranzo di gala... (commento al voto) (domenica 3 marzo 2013) Perché ho deciso di votare Pd (e alla Regione Lazio per Giulio Pelonzi) (sabato 16 febbraio 2013).
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Bentornato a Scuola, vescovo. (martedì 20 novembre 2012) Un tempo, vescovo, la Scuola le avrebbe umilmente chiesto udienza, sarebbe caduta in ginocchio e le avrebbe rivolto supplichevoli parole. Oggi invece è stato lei a chiedere, rispettosamente (no, non umilmente: l’umiltà è finita, nel nostro Paese, il giorno in cui certi suoi predecessori dovettero rinunciare a pretenderla dai miei) di essere ricevuto a Scuola; e ad attendere, non meno rispettosamente, che una democratica assemblea, il Collegio dei docenti, a maggioranza gliene desse facoltà...
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Faye, la scoperta del crimine contro l’Umanità nella “filosofia” di Heidegger (novembre 2012) Nella vita leggiamo libri che ci cambiano. Libri, intendo, che non “solo” ci danno gioia, ravvivano i nostri affetti e suscitano in noi nuove e più estese comprensioni, ma che ci rendono diversi spiegandoci cose che dobbiamo assolutamente capire, se vogliamo essere all’altezza della nostra umanità. Il nazismo è tra queste: è una delle cose che più dobbiamo capire. Al punto che non possiamo capirlo neanche storicamente, neanche alla lontana, se non ci rendiamo conto che dobbiamo capirlo per continuare a essere umani. Per restare umani...
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Tornare dalla Caccia (a Sofia, a Carlotta, a Luca) (lunedì 8 ottobre 2012) Alle donne niente era proibito: molte, nel tempo, cacciarono con gli uomini e meglio di essi. Così come ci furono uomini che non vollero mai farlo. Per lo più, tuttavia, solo gli uomini cacciavano, e tra loro solo quelli che avevano l’età e la salute per farlo. Ma che per cacciare si dovesse esser forti come la Natura e anche di più, e più duri, più astuti di ogni altro vivente, questo non piaceva a nessuno.
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Soprattutto contro i Bambini, qui e ora, è il crimine contro l’Umanità (settembre 2012) Assalto all’Infanzia è il titolo perfetto di un libro impressionante. Come le corporation stanno trasformando i nostri figli in consumatori sfrenati, invece, è un sottotitolo fuorviante, perché dà l’impressione che gli aggressori dell’Infanzia siano le industrie produttrici di beni di consumo. Non è così, e Bakan non lo sostiene. Anzi: leggendolo, ci si rende conto che la trasformazione dei bambini in consumatori sfrenati è l’ultima delle sue preoccupazioni. Chi sono, allora, i veri nemici dei nostri figli? Industrie, aziende e agenzie ideologiche che prendono di mira le loro menti. E le nostre, poiché gli aggressori sanno che quanto più disarmano mentalmente noi, tanto meno i bambini saranno difesi...
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9 giugno 2007: nell’ottima Locanda del Fontanile, ad Arsoli, il Prof lavora a ScuolAnticoli.

Il Prof a Genova, in gita con le Terze, martedì 18 marzo 2008

Dal 1° agosto 2008 il Prof è finalmente un cittadino di Anticoli Corrado. Nella foto, la vista dalla sua nuova casa.

Il Prof a Cervara di Roma domenica 7 marzo 2010 (fotografia di Alessio Centamori).
Il Prof alla manifestazione per la Costituzione e la Scuola di sabato 12 marzo 2011 (da L’Unità).
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La facilità con cui i gatti assimilano il cibo è testimoniata dall’antica usanza di tagliare loro, nelle prime settimane di vita, il ciuffetto
di peli posto all’estremità della coda, detto scialanca (dal francone châle, a sua volta dall’hindi shal”, pron. “sciaal”, drappo con frange,
+ hanka, parte posteriore del corpo). Si credeva che, se non fosse stato reciso, i gatti sarebbero diventati insaziabilmente voraci.
(Tratto da “Jatti e jattareddi”, di Carmelo Tuccitto. Grazie, Paola, per la segnalazione!)
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È uscito...
Leggine qualche pagina in .pdf cliccando qui!
E poi, se vuoi, acquistalo cliccando qui!
(o all’Edicola di Anticoli Corrado).
350 pagine, una più divertente (e più seria) dell’altra,
che costano solo 13,90 euro e valgono... un po’ di più!
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L’immagine di sfondo di questa pagina, raffigurante piazza delle Ville ad Anticoli Corrado, è un dipinto dell’artista danese Viggo Rhode (1900-1976).
L’ha segnalata a ScuolAnticoli il signor Peter Holck. Rielaborazione grafica di Luigi Scialanca.