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Libera Scuola di Umanità diretta da Luigi Scialanca

 

Meglio Ridere!

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

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la Pagina di Quelli che fanno Piangere... nel mese di ottobre del 2008!

 

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Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

In questa pagina raccogliamo le parole di chi vorrebbe farci piangere.

E cerchiamo, invece, di riderne.

Torna spesso: troverai sempre delle novità, perché questa è gente che una ne pensa e cento ne dice! E se vuoi segnalarci qualche perla che ci è sfuggita...

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Parole ad altezza d’uomo e di donna, dalla rivista Left del 24 ottobre 2008

Parole ad altezza d’uomo e di donna, dalla rivista Left del 24 ottobre 2008

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Raffaele Vaffaele Bonanni e Luigi Angeletti (segretari della Cisl e della Uil): Bonanni e Angeletti, lì in piazza del Popolo a protestare con la Cgil contro i tagli alla Scuola e all’Università, ma già con la penna in mano per firmare, solo qualche ora dopo, l’accordo con il governo Berlusconi sui contratti pubblici... (La Repubblica, venerdì 31 ottobre 2008). Cenano insieme al ristorante Loreto, nel giorno dell’accordo separato per gli statali e della manifestazione per la scuola, il ministro Giulio Tremonti, il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, e quello della Uil, Luigi Angeletti. (La Repubblica, sabato 1° novembre 2008). Li chiameranno, come un tempo, sindacalisti gialli?... Servi dei padroni?... O diranno che si son venduti per un piatto di lenticchie?... Dal canto nostro non abbiamo dubbi: se la cena lha offerta il Tremonti, che non per niente è ministro del Tesoro, altro che lenticchie: il piatto sarà stato assai più ricco.

 

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Maria Stella Gelmini (ministro della Pubblica Istruzione per che cosa? Non perché capace di esprimersi in modo non banale. Ma allora per che cosa?): Avrò la tenacia dell’acqua che scava la pietra. (La Repubblica, venerdì 31 ottobre 2008). Così, a occhio e croce, se con l’acqua ci mette anche un po’ di sapone sarà tanto di guadagnato.

 

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(su) le Forze “dell’ ordine”: È quasi mezzogiorno, una ventina di caschi neri rimane isolata dagli altri, negli scontri. Per riunirsi ai camerati compie un’azione singolare, esce dal lato di piazza Navona, attraversa bastoni alla mano il cordone di polizia, indisturbato, e rientra in piazza da via Agonale. Decido di seguirli, ma vengo fermato da un poliziotto: “Lei dove va?” Realizzo di essere sprovvisto di spranga, quindi sospetto. Mentre controlla il tesserino da giornalista, osservo che sono appena passati in venti. La battuta del poliziotto è memorabile: “Non li abbiamo notati.” Dal gruppo dei funzionari parte un segnale. Un poliziotto fa a un altro: “Arrivano quei pezzi di merda di comunisti!” L’altro risponde: “Si va in piazza a proteggere i nostri?” “Sì, ma non subito.” (Curzio Maltese su La Repubblica di giovedì 30 ottobre 2008). Traduzione (se quel che Maltese racconta di aver visto corrisponde al vero): non deve più succedere, come a Genova nel 2001, che a riempire i manifestanti di botte ci andiamo noi. Ci sono i fascisti, che son bravissimi. E col nostro supporto e aiuto sono ancora migliori.

 

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Giulio Tremonti (fiscalista o ministro delle Finanze, a seconda di come gli vanno le cose, parlando della crisi economica attuale): Parlare di recessione è un eufemismo: magari fosse una recessione! Ho l’impressione che si tratti di una discontinuità, di una rottura della linea di sviluppo. (La Repubblica, giovedì 30 ottobre 2008). Traduzione: Per i miei scopi, o meglio per gli scopi del Berlusconi e di quelli come lui, è necessario mantenere calma la gente comune e diffondere invece il panico nellélite economico-finanziaria che vogliamo sottomettere allo Stato-Leviatano (etico, molto etico) che abbiamo in mente. Perciò alterniamo dichiarazioni rassicuranti per il grosso pubblico e criptici allarmi come questo per gli addetti ai lavori. Non è un’impresa facile. Ma noi due siamo più abili e più furbi di tutti.

 

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(su) Walter Togliattino Veltroni: A maggio, quando l’ho incontrato, è stato Veltroni a chiedermi di fare una legge in questi termini (che elimini le preferenze ed espella i partiti minori dal Parlamento europeo, n.d.r.)... È stato Veltroni a chiedermi a maggio scorso di fare questo tipo di riforma elettorale, e mi ha pure chiesto di farlo in silenzio. (Silvio Berlusconi citato tra virgolette da La Repubblica di mercoledì 29 e giovedì 30 ottobre 2008). Se il Berlusconi dice il vero, che squallido individuo è il Veltroni? Se dice il falso, che squallido individuo è il Berlusconi? E se, invece, anche quest’ultima dichiarazione l’hanno decisa insieme, che individui siamo noi, che li abbiamo votati entrambi?

 

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Silvio Berlusconi (ex appartenente all’associazione segreta P2 fondata dal fascista Licio Gelli per sovvertire la democrazia e, attualmente, presidente del Consiglio): Io cercherò di fare tutto il possibile perché la tv, pubblica e privata, non sia un fattore ansiogeno... Le tv dovrebbero cooperare perché le cose vadano meglio, e invece adesso sono il punto principale di diffusione del pessimismo. (La Repubblica, giovedì 30 ottobre 2008). Su questo ha ragione: se lui e certi suoi dipendenti apparissero meno in tv, l’ansia degli Italiani (compresi quelli di Destra, che la pensano come la pensano ma vedendoli e ascoltandoli soffrono, pur senza rendersene conto, quanto e forse perfino più di noi) diminuirebbe e si dissolverebbe nel giro di poche settimane.

 

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Silvio Berlusconi (ex appartenente all’associazione segreta P2 fondata dal fascista Licio Gelli per sovvertire la democrazia e, attualmente, presidente del Consiglio): Ho avuto un colloquio con il primo ministro di Singapore, il quale mi ha confermato che lì danno due nerbate a chi sporca le strade. (La Repubblica, giovedì 30 ottobre 2008). Frustare in pubblico gli sporcaccioni? Sarebbe terribile per chi lavorano a (quasi tutti) i suoi programmi televisivi. Per non parlare dei galoppini che sotto elezioni appiccicano ovunque le belle facce dei suoi dipendenti politici.

 

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(su) Lucio Dalla (cantante e suonatore): Al Secolo non è parso vero di poter mettere le sue dichiarazioni in prima pagina. Titolo: “Lucio Dalla alla sinistra: leggete Evola”. Già nella lista dei “buoni” dopo aver definito Berlusconi “simpaticissimo”, Dalla conquista una nuova platea. Apprendiamo dal quotidiano di Aènne che “gli fa simpatia Sandro Bondi, perché scrive poesie ed è meglio di quei sindaci di sinistra che si accaniscono contro i piccioni nelle storiche piazze d’Italia.” (La Repubblica, mercoledì 29 ottobre 2008). Altro che Icaro. Uccellacci e uccellini, avrebbe (forse) detto Pasolini. Con il Berlusconi uccellaccio, e il Dalla (ovviamente) uccellino.

 

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Eva Klotz (indipendentista sudtirolese): Eva Klotz punta al referendum per far dire ai Tirolesi se vogliono restare in Italia, tornare con l’Austria, o dar vita a “uno Stato sovrano”. Secondo un sondaggio riservato, il 40% degli Italiani del Sud Tirolo è favorevole all’indipendenza. “Specie se in Italia la situazione peggiorerà ancora.” (La Repubblica, mercoledì 29 ottobre 2008). Quando i topi abbandonano la nave, chi è messo peggio, la nave o i topi?

 

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Mariastella Gelmini (ministro della Pubblica Istruzione per che cosa? Non perché sia brava a far la faccia tirata, naturalmente. Ma allora perché?): Lo sciopero di giovedì sarà una protesta di pochi, il mio modello è Obama. (La Repubblica, martedì 28 ottobre 2008). Effettivamente una certa somiglianza c’è. Come avrà fatto Mariastella a ottenerla? Dev’essersi applicata molto. Chissà che sforzi, che torture... Una specie di Michael Jackson al contrario. Se passa alle lenti a contatto e si taglia i capelli cortissimi, è lui sputata. Ma Obama non si dispiacerà?

 

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(su) Silvio Berlusconi (ex appartenente all’associazione segreta P2 fondata dal fascista Licio Gelli per sovvertire la democrazia e, attualmente, presidente del Consiglio): Ieri mattina, nel corso del corteo degli studenti di alcune scuole superiori romane, partito da piazza della Repubblica e diretto a palazzo Madama, un gruppo di giovani del Blocco studentesco ha preso per un po’ la testa del corteo. Schermaglie, solo verbali, con l’Unione degli studenti, che accusa: “Si sono infiltrati nel corteo urlando Duce, duce. (La Repubblica, martedì 28 ottobre 2008). Il Berlusconi, per una volta, è stato di parola: l’aveva detto, infatti, che avrebbe fatto intervenire “le forze dell’ordine.”

 

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Walter Togliattino Veltroni (all’intervistatore che gli domanda in quale direzione gli abbia “parlato” la piazza del Circo Massimo): In quella del centrosinistra. E subito dopo, alla domanda Non si illuderà mica di dare una spallata a Berlusconi?: Noi dobbiamo convincere gli elettori, soprattutto i moderati, che quel vento sta cambiando. (La Repubblica, martedì 28 ottobre 2008). Leggendo la parola centrosinistra, per un attimo abbiamo temuto che il Togliattino non ci stia più con la testa. Pochi mesi fa, infatti, intervistato da El Pais durante la campagna elettorale, il Veltroni aveva pronunciato la solenne e memorabile frase: Siamo riformisti, non di sinistra... Ma la preoccupazione è svanita quando abbiamo constatato che è sempre soprattutto ai moderati che il segretario del Pidì fa l’occhiolino. Possiamo star tranquilli, è il fintacchione che è sempre stato. E la parola “sinistra”, a seconda dell’aria che tira, chissà quante volte ancora sparirà e riapparirà.

 

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(su) la bella Italia della Destra e della finta “sinistra”: Ora i mercati si chiedono se ci sia un rischio di fallimento di interi Stati anche all’interno della zona euro, dove non tutti hanno la stessa solidità nei conti pubblici. La fuga dei capitali verso la sicurezza è implacabile. Si rispolvera l’acronimo PIGS (suona come maiali in inglese, in realtà sono le iniziali di Portogallo, Italia, Grecia e Spagna): non a caso questi Paesi hanno visto lievitare i costi dei contratti d’assicurazione anti-bancarotta a livelli molto più alti della Germania. (La Repubblica, martedì 28 ottobre 2008). Per quel che riguarda la I dei Maiali, cioè l’Italia, il timore che possa fallire è ridicolo. In caso estremo, un bell’esproprio dell’intero patrimonio di Berlusconi e Soci e... oplà, tutta la nostra ricchezza salterà di nuovo fuori!

 

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Silvio Berlusconi (ex appartenente all’associazione segreta P2 fondata dal fascista Licio Gelli per sovvertire la democrazia e, attualmente, presidente del Consiglio): Sabato ho visto in piazza la sinistra delle frottole, delle invettive e delle calunnie. (La Repubblica, lunedì 27 ottobre 2008). E lui di queste cose se ne intende.

 

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Reinhard Marx (arcivescovo di Monaco di Baviera): Karl Marx nella sua analisi del capitalismo aveva visto giusto. Un capitalismo senza un quadro etico è nemico del genere umano. (La Repubblica, lunedì 27 ottobre 2008). Sembra vero, eh? Peccato che un capitalismo con un quadro etico fornito da una qualsiasi religione sarebbe un nemico incomparabilmente peggiore.

 

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Walter Togliattino Veltroni (al Circo Massimo): Siamo più di due milioni! (La Repubblica, domenica 26 ottobre 2008). Si sarà pentito, quindi, di aver fatto collocare il palco a metà della piazza: a causa di questa sua imprevidente decisione, infatti, più di un milione e mezzo di persone son rimaste fuori. E nelle foto non si vedono.

 

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Massimo Cacciari (filosofo del fascio-politeismo e, en passant, sindaco di Venezia per la finta “sinistra”): Della manifestazione del 25 ottobre non me ne frega niente. (La Repubblica, domenica 26 ottobre 2008). Ringraziamo il Cacciari. Non era bello che nella storia d’Italia gli unici politici del me ne frego fossero stati finora Benito Mussolini e il Berlusconi. Ora l’immagine del nostro povero Paese è più completa.

 

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Mariastella Gelmini (ministro della Pubblica Istruzione per che cosa? Non perché non sappia l’Italiano, naturalmente. Ma allora perché?): L’opposizione ha dimenticato il libro bianco sulla Scuola scritto sotto l’egìda del governo Prodi. (La Repubblica, venerdì 24 ottobre 2008). Questa volta vogliamo difendere Mariastella, perché ègida (con l’accento sulla e) è un vocabolo raro, desueto. Lo conoscono, e sanno come pronunciarlo, solo le persone colte, che abbiano letto molto e soprattutto abbiano frequentato persone colte. Mentre lei, poverina, non vede che il Berlusconi, il suo giardiniere e forzitalioti e aennini vari, che devono stare attenti perfino a non farsi interrogare dalle Iene. Torni a scuola, Mariastella. Anzi: ricominci dall’inizio. Ci penseremo noi a fornirle stimoli migliori.

 

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(su) le Suore: Come le api, come le rondini. Anche le suore stanno scomparendo. (La Repubblica, venerdì 24 ottobre 2008). Similitudine poetica, ma del tutto sbagliata. Nel caso delle api e delle rondini, infatti, l’ambiente ne soffre.

 

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Silvio Berlusconi (famoso sostenitore di strenui quanto risibili sforzi per assomigliare a Mussolini e attualmente anche presidente del Consiglio): Non consentirò l’occupazione di università e scuole... Darò istruzioni dettagliate al ministro Maroni su come intervenire attraverso le forze dell’ordine. (La Repubblica, giovedì 23 ottobre 2008). Il fatto che i suoi ministri abbiano bisogno di istruzioni dettagliate, per fare (quello che secondo il Berlusconi sarebbe) il loro mestiere, la dice lunga sul loro livello e sulla serietà con cui il Berlusconi li ha scelti. E poi, al limite, capiamo la Gelmini, la Carfagna, l’Alfano... Ma al Maroni le istruzioni dettagliate può darle solo il Bossi.

 

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(su) Mariastella Gelmini (ministro della Pubblica Istruzione per che cosa? Non perché sia brava a farsi la riga tra i capelli, naturalmente. Ma allora perché?): Chiacchiera in aula, parla al telefonino, manda sms. Questo il comportamento del ministro Gelmini ieri al Senato durante il dibattito sulla sua riforma della Scuola. (La Repubblica, giovedì 23 ottobre 2008). Adesso i “comunisti” diranno che merita un 5 in condotta. Però la Gelmini in aula non chiacchiera, non parla al telefonino, non manda sms tanto per farlo, ma perché anche lei, come il Maroni, deve chiedere dettagliate istruzioni al capo. Si pretende forse che decida da sola cosa fare?

 

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Maurizio Sacconi (ministro del Lavoro, chissà se di tutti o solo di quello degli altri): Nei cortei ci sono anche studenti politicizzati! (La Repubblica, giovedì 23 ottobre 2008). Non è colpa nostra, ministro. Son trent’anni che il suo capo cerca di spoliticizzarli con ogni sorta di brodaglia televisiva: se non c’è riuscito, il difetto è nel manico.

 

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Renato Brunetta (ministro della Funzione pubblica e innovazione, a proposito della giovane madre di tre bambini, di cui uno disabile, che gli ha scritto in difesa della legge 104 che concede tre giorni di permesso retribuito al mese al lavoratore che deve assistere un familiare affetto da grave handicap): Andrò a trovarla, così potrò spiegarle direttamente i contenuti e gli obiettivi delle mie modifiche alla legge 104. (La Repubblica, giovedì 23 ottobre 2008). Apprezziamo le sue buone intenzioni, ministro, ma ci pensi bene prima di fare una cosa del genere: la signora ha già un bambino disabile, le sembra giusto che debba occuparsi anche di lei?

 

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Massimo Cacciari (filosofo dell’anarco-cristianesimo e, en passant, sindaco di Venezia per la finta “sinistra”): Il 25 ottobre non andrò a Roma: la piazza, io, la lascio ai demagoghi. (La Repubblica, giovedì 23 ottobre 2008). Tipica dichiarazione da demagogo, questa del Cacciari. Che quindi dovrebbe andarci, in piazza. Altro che.

 

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Mariastella Gelmini (ministro della Pubblica Istruzione per che cosa? Non perché sia brava a toccarsi gli occhiali, naturalmente. Ma allora perché?): Voglio avere figli in futuro. E li iscriverò a una scuola pubblica di qualità. (La Repubblica, mercoledì 22 ottobre 2008). Per una volta dobbiamo dire: brava Mariastella. E stia tranquilla: li salveremo. Certo, non sarà facile... Ma col tempo pieno, ce la faremo. Il più pieno possibile, capisce? Per altri può bastare meno, ma per i suoi figli ventiquattr’ore su ventiquattro sarebbero l’ideale.

 

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(su) Renato Brunetta (ministro della Funzione pubblica e innovazione): Renato Brunetta è un energumeno tascabile (Massimo D’Alema, La Repubblica, mercoledì 22 ottobre 2008). Al D’Alema, quando era bambino, nessuno ha mai insegnato che non si prendono in giro i poverini che hanno la disgrazia di avere delle deformità fisiche? E poi, non ha pensato che le persone più sensibili potrebbero anche sentirsi male, al pensiero di mettersi una mano in tasca e sentirvi brulicare il Brunetta? Non si fa, D’Alema, non si fa!

 

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Mario Draghi (governatore della Banca d’Italia): Già nel 2006 avevo richiamato l’attenzione sugli squilibri finanziari internazionali.Traduzione: Preferisco che mi consideriate un povero sfigato che dal 2006 a oggi nessuno ha ascoltato, piuttosto che un povero cretino che non aveva capito come sarebbe andata a finire. Le banche devono aiutare chi ha investito in titoli della galassia Lehman Brothers: gli intermediari non devono lasciare soli i risparmiatori, ma assisterli e tutelarne i diritti.  (La Repubblica, mercoledì 22 ottobre 2008). Hanno giocato in Borsa, Mario, hanno rischiato e hanno perso: se proprio vuoi, aiutali di tasca tua.

 

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Gianni Alemanno (sindaco di Roma grazie a Francesco Cicciobello Rutelli): Basta occupazioni! Ora li sgombero! La questura deve andare fino in fondo: cominceremo un lungo periodo di sgomberi. Non possiamo tollerare che Roma sia la capitale dei centri sociali. (La Repubblica, mercoledì 22 ottobre 2008). Non domandarti per chi suona la campana: essa suona per te. Parole immortali del poeta John Donne, se non andiamo errati. Parole sulle quali ogni Italiano dovrebbe riflettere molto attentamente, di questi tempi. Anche se, per fortuna, a volte la campana è fessa...

 

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Le belle (e intelligenti) facce della Destra italiana: Flavio Tosi, sindaco leghista di Verona

Le belle (e intelligenti) facce della Destra italiana: Flavio Tosi, sindaco leghista di Verona

 

(su) Flavio Tosi (leghista, sindaco di Verona) e quattro suoi degni compari: La corte d’appello di Venezia ha condannato a due mesi di reclusione (pena sospesa) e a tre anni di divieto di partecipare a competizioni elettorali (pena sospesa) Flavio Tosi, sua sorella Barbara e altri quattro leghisti, Maurizio Filippi, Matteo Bragantini (attualmente deputato), Luca Coletto ed Enrico Corsi, per propaganda di idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico. Confermato il risarcimento del danno, già onorato dopo la sentenza di primo grado: 2.500 euro cadauno ai sette Sinti parte civile, 5.000 euro all’Opera nazionale Nomadi e la parcella all’avvocato delle vittime, 7.000 euro. (La Repubblica, martedì 21 ottobre 2008). Pregiudicato: persona che ha precedenti penali, e su cui vigila attentamente la polizia (Dizionario Sandron della Lingua Italiana, De Agostini editore, Novara, 1984, p. 1426). E speriamo che la polizia vigili davvero: tolleranza zero, con questa gente.

 

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Giulio Tremonti (che nella vita voleva fare il commercialista, ma è diventato ministro delle Finanze): Solo un demente può pensare che l’ingresso del governo nelle banche obbedisca a un lucido, luciferino esercizio di dominio da parte del potere. (La Repubblica, martedì 21 ottobre 2008). Meno male, non siamo dementi. Noi, infatti, non pensiamo che Lucifero c’entri qualcosa. Caso mai, i preti d’alto bordo che puntano alla teocrazia.

 

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(su) Mariastella Gelmini (ministro della Pubblica Istruzione per che cosa? Non perché sia più bella di Tremonti vestito da donna, naturalmente. Ma allora perché?) e Giulio Tremonti (ministro delle Finanze): Nessuno poi dice che la parte più consistente dei tagli all’Università ― cioè 471 milioni su 661 ― andrà a coprire i costi dell’abolizione dell’Ici. (Enrico Decleva, rettore dell’Università Statale di Milano, intervistato da La Repubblica di martedì 21 ottobre 2008). Se questo risulterà vero, e se il Tremonti e la Gelmini sono proprietari di seconde case, una parte (per quanto minuscola) dei soldi sottratti all’Università finirà dritta dritta nelle loro tasche. Ma loro, ne siamo certi, la daranno in beneficenza...

 

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(su) Stefania Prestigiacomo (ministro dell’Ambiente, per quanto incredibile ciò possa sembrare): Ieri la Prestigiacomo è arrivata di buona mattina nel Granducato annunciando battaglia sulla Maastricht del clima”, la rivoluzione verde dell’Unione europea che prevede di dar seguito al Protocollo di Kyoto, che scade nel 2012, tagliando del 20% le emissioni di Co2 entro il 2020 e incrementando il ricorso alle fonti rinnovabili e l’efficienza energetica. (La Repubblica, martedì 21 ottobre 2008). La Prestigiacomo, in realtà, ha quasi pronta una soluzione da cui trarrà vantaggio la qualità dell’aria dell’intero pianeta: il suo esilio nello Spazio. Prima deve però trovare, in qualche angolo del Sistema Solare, un ambiente già così invivibile che la sua presenza non possa ulteriormente danneggiarlo. Non sarà facile. Specialmente se porterà con sé, come ci auguriamo, Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria (unaltra delle tante sarahpalin che da qualche tempo spuntano come funghi in tutto il mondo ― ma sono state inventate in Italia: la prima fu Tiziana Parenti, la seconda la moglie di Giuliano Ferrara, la terza quella di Francesco Cicciobello Rutelli ― “belle” finché non le si guarda con un minimo di attenzione) che ha dichiarato: Noi vogliamo tutelare l’ambiente, ma non possiamo accettare vincoli e tempi decisi dai burocrati che prescindono dai tempi della tecnologia (La Repubblica, martedì 21 ottobre 2008). Ma da quando in qua i comodi di lor signori si chiamano tecnologia?

 

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Pasquale De Vita (presidente dell’Unione dei petrolieri): In Italia il pieno costa di più che nel resto d’Europa, è vero, ma non è mica colpa nostra se il venduto da self service qui da noi è fermo al 40%... Il popolo italiano vuole stare comodo e quindi paga, in media, un po’ di più. (La Repubblica, martedì 21 ottobre 2008). Per la serie Somiglianze tra la faccia e il posteriore, il De Vita finge di dimenticare che in un paese civile, quelli come lui sarebbero gentilmente invitati a versare la benzina nei serbatoi con le orecchie.

 

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(su) Joseph Ratzinger (papa): Papa Ratzinger arriva in Campania e in tre diversi interventi non pronuncia mai la parola camorra, assassini, crimine. (La Repubblica, lunedì 20 ottobre 2008). Una banale dimenticanza, forse dovuta al fatto che in questi giorni non fa che pensare alla beatificazione di Pio XII. Il quale, del resto, anche lui si guardava bene dal dar troppo fastidio ai criminali (nazifascisti, nel suo caso) perché... non si sa mai, potevano vincere.

 

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Silvio Berlusconi (firmatario di un patto con Confalonieri a chi rincretinisce per primo e attualmente presidente del Consiglio, parlando della sua decisione di opporsi al patto con l'Europa sulla riduzione delle emissioni tossiche): Questo accordo non mi sta bene. Del resto non sono stato io a firmarlo ma il mio predecessore, Romano Prodi. (La Repubblica, lunedì 20 ottobre 2008). Sulla lotta alle emissioni inquinanti l’Italia del Pidièlle si schiera, contro tutte le nazioni più progredite, con Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Romania e Bulgaria... Sì, ma l’ha fatto per il bene del Paese. Sa che grazie a lui e al suo governo l’Italia avrà presto bisogno proprio di quella parte dell’Europa. Affinché le faccia da badante.

 

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Daniele Capezzone (ieri segretario radicale, oggi portavoce di Forza Italia, ieri più che oggi al di sotto della sua posizione, ma oggi senza dubbio in rapida discesa verso un ruolo degno di lui): È patetico, mente per la gola, ricorda l’indimenticabile Mago do Nascimiento, da venditore di tappeti è diventato un venditore ambulante di cravatte, è come Fregoli, o Zelig, o Cetto La Qualunque, ci sarebbe da sganasciarsi dal ridere davanti alla sua ipocrisia, è lo sciancato di Arcore (ieri, parlando del Berlusconi). Il segretario del Pidì? Un leader politicamente senza speranza (oggi, parlando del Veltroni) (La Repubblica, lunedì 20 ottobre 2008). Col Veltroni il Capezzone è molto più gentile, come mai? Se fossimo in Berlusconi (prima di suicidarci per il disgusto di trovarci lì) noi diffideremmo.

 

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Walter Togliattino Veltroni: Di Pietro su alcuni temi dice cose molto lontane dall’alfabeto della cultura democratica del centrosinistra. (La Repubblica, lunedì 20 ottobre 2008). Ma il Veltroni non aveva detto (in campagna elettorale) che il Pidì è un partito di centro? Ora è di nuovo di centrosinistra? Quale congresso decise che non lo era più? Quale congresso ha deciso che è tornato a esserlo? (Quanto al Di Pietro, il suo “alfabeto” andava benissimo quando il Veltroni si servì di lui per sottrarre voti alla Sinistra Vera. Guarda caso, ha smesso di andargli bene da quando si è accorto che è stato Di Pietro a servirsi di lui per fare il pieno di deputati e senatori. L’opportunismo malattia endemica del veltronismo? Ma i furbi, “caro” Walter, trovano sempre chi è più furbo di loro.)

 

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Maurizio Gasparri (ex neofascista, ora bullo a tempo pieno del Pidièlle, a proposito di Walter Veltroni a Che tempo che fa): Don Walter chiama e il picciotto compagno Fazio risponde. (La Repubblica, lunedì 20 ottobre 2008). Chissà perché, le prime parole che gli son venute in mente sono di stampo mafioso. Una pura coincidenza, naturalmente.

 

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(su) quegli insegnanti che hanno altro da pensare che alla “riforma” Gelmini: Sessanta insegnanti sono stati denunciati nell’ambito di un’inchiesta che ha scoperto la manomissione delle graduatorie provinciali, truccate (con pagamento di mazzette) per favorire un gruppo di docenti nell’assegnazione di incarichi e supplenze. (La Repubblica, lunedì 20 ottobre 2008). Tra noi docenti, purtroppo, c’è sempre chi riesce a essere peggiore del ministro di turno. Malgrado il livello dei ministri scenda costantemente. Una vera sfida tra giganti.

 

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(su) la Lega Nord: Un emendamento del Carroccio vuole cancellare il comma 5 dell’articolo 35 del Testo unico sull’immigrazione, in base al quale “l’accesso alle strutture sanitarie da parte dello straniero non in regola con le norme sul soggiorno non può comportare alcun tipo di segnalazione alle autorità. (La Repubblica, domenica 19 ottobre 2008). E perché Bossi, Maroni, Calderoli e compagnia brutta vogliono cancellare quel comma? Ovvio: per far sì che gli Immigrati, in caso di malattia o di incidente, abbiano paura di farsi curare in ospedale. In modo che un domani un’eventuale malattia contagiosa possa diffondersi tra gli Immigrati senza che gli organi preposti lo vengano a sapere. Razzismo e idiozia, come sempre, di pari passo.

 

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(su) Joseph Ratzinger (papa): Dice Peter Gumpel, relatore della causa di beatificazione di Pio XII, che Benedetto XVI non andrà in Israele finché dal memoriale della Shoah non sarà rimossa la targa che accusa Pio XII di avere taciuto sulle persecuzioni naziste. (La Repubblica, domenica 19 ottobre 2008). Almeno in questo, dunque, Israele è un Paese fortunato: magari bastasse così poco per tenere un papa fuori dai confini italiani...

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Mariastella Gelmini (ministro della Pubblica istruzione per che cosa? Non perché le crescano le orecchie ogni volta che il Berlusconi parla, naturalmente. Ma allora perché?): La disinformazione sui nostri progetti di riforma è stata così forte che le famiglie italiane cominceranno davvero a credere che noi vogliamo togliere il tempo pieno, o tagliare gli insegnanti di sostegno ai bimbi disabili, mentre noi abbiamo così a cuore i bisogni della gente che sembriamo un governo di sinistra... I media hanno la responsabilità di aver creato un allarme sociale, e questo fa crescere la protesta. Ma le risorse sono quelle che sono. Ogni bambino che nasce oggi ha già un debito sulla testa di 30.000 euro... La Costituzione è la nostra Bibbia laica. Per questo ci vuole l’educazione civica... Molti dei precari che in piazza mi insultano hanno 35 o 40 anni. La mia età. Come potrei non avere a cuore il loro futuro? (La Repubblica, domenica 19 ottobre 2008). Traduzione: Ve la bevete o non ve la bevete che alla Scuola taglieremo 8 miliardi in tre anni ma non cambierà nulla? Non ve la bevete? E se vi dicessi che ogni bambino italiano viene al mondo con 30.000 euro di debito e che noi, per aiutarlo, tagliamo alla sua Scuola altri otto miliardi? Non ve la bevete neanche così? E se vi dicessi che reintrodurremo lo studio della Costituzione e dell’Educazione civica? Ah, dite che si insegnano e si studiano già da vent’anni e che solo io non lo sapevo? Siete proprio cattivi, mi fate stare male. Mi consolerò pensando a tutti gli sfigati che alla mia età sono ancora precari, mentre io sono ministro. E pensare che gli sarebbe bastato conoscere il giardiniere di Berlusconi, e adesso su questa poltrona ci sarebbero loro.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Walter Togliattino Veltroni: Il sistema dell’informazione italiana è schierato come non si è mai visto, sui giornali ci sono dati allucinanti, la presenza del governo e della maggioranza in televisione è al 70%, ecco perché il consenso è così grande: è uno squilibrio inaccettabile. (La Repubblica, domenica 19 ottobre 2008). Un giorno i libri di Storia diranno: Alla fine del 2008, quando il Veltroni scoprì che l’informazione in Italia era quasi completamente nelle mani del Berlusconi, ebbe finalmente termine ― dopo vent’anni ― l’insopportabile anomalia dell’esistenza di un cittadino italiano che ancora lo ignorava.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Walter Togliattino Veltroni: Nel Paese c’è un brutto clima, un clima di intolleranza pericolosissimo. Pensate che in un consiglio municipale di questa città due esponenti del Pidièlle hanno fatto il saluto romano: è il simbolo con il quale molte persone vennero prese e portate alle Fosse Ardeatine, è il saluto con il quale torturavano a via Tasso. (La Repubblica, domenica 19 ottobre 2008). Belle parole. Peccato solo che uno dei due fosse nel Pidì fino a ieri. E facesse per il Veltroni il delegato alla sicurezza. Cose che succedono? Sì, certo: cose che succedono nelle “sinistre” finte.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Le facce intelligenti degli imprenditori italiani: Federica Guidi, presidente dei Giovani industriali

Le facce intelligenti degli imprenditori italiani: Federica Guidi, presidente dei Giovani industriali

 

Federica Guidi (presidente dei Giovani industriali, a proposito dellidea del governo di rimandare di un anno il pacchetto europeo di riduzione delle emissioni di Co2 e del consumo di energia del 20% entro il 2020): La proposta è intelligente perché, oltre ai giusti dubbi sulla ripartizione dei costi, ci è piombata addosso una crisi che non siamo ancora in grado di valutare, ma che sta costringendo tutti a rivedere principi ormai assodati. (La Repubblica, domenica 19 ottobre 2008). I “principi” di cui parla costei (crescita del Pil come valore supremo, liberismo sfrenato, finanza selvaggia, riduzione dello Stato ai minimi termini, privatizzazioni a ruota libera e globalizzazione senza regole, ché tanto il dio Mercato sistema tutto) erano tali solo per i disonesti e gli idioti. La Guidi fa parte di una di queste due categorie? E ci dica: le ci vorrà una catastrofe ambientale, dopo quella economica, per rivedere anche i “principi ormai assodati” su cui si basa la sua contrarietà alla riduzione dell’inquinamento?

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(sul) Pidì di Walter Togliattino Veltroni: Quel giorno, in un bar di piazza San Lorenzo in Lucina, alcuni fedelissimi di Veltroni seduti a un tavolino ordinarono champagne e brindarono alla caduta del governo Prodi. (Testimonianza di Riccardo Barenghi nel suo libro Eutanasia della Sinistra, Fazi editore; citata da La Repubblica di sabato 18 ottobre 2008). Non solo finta, la cosiddetta “sinistra” riunita nel Pidì. Anche ubriacona.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

I vescovi italiani: L’Islam non rispetta i diritti delle donne. (Titolo de La Repubblica di sabato 18 ottobre 2008). Per la serie Il bue dà del cornuto all’asino? O per la serie I senza vergogna?

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Roberto Maroni (indossatore di capi d’abbigliamento verdi e, attualmente, anche ministro degli Interni): Ho parlato con Saviano già a giugno di quest’anno. Non credo sia una buona idea andarsene dall’Italia. E dove, poi? Se la camorra vuole vendicarsi, lo fa: la vendetta camorristica non ha confini. (La Repubblica, sabato 18 ottobre 2008). Traduzione: Ma dove credi di andare? Tanto ti pigliano! Sembra un’ulteriore minaccia camorristica, vero? E invece no, è una letterina del ministro degli Interni.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Silvio Berlusconi (presidente del Consiglio e, quando si dà al ventriloquio per mezzo di Stefania Prestigiacomo, anche ministro dell’Ambiente): Nel 2007 i leader europei hanno faticosamente deciso che entro il 2020 il Vecchio continente dovrà tagliare il 20% del Co2 sprigionato nell’atmosfera, aumentare l’incidenza delle fonti rinnovabili e migliorare l’efficienza energetica... Ma Italia e Polonia, dopo aver minacciato il veto se non avessero ottenuto una serie di modifiche, sono riuscite a riaprire la discussione rimandando tutto a dicembre. (La Repubblica, sabato 18 ottobre 2008). In compenso, le azioni delle aziende produttrici di maschere anti-gas aumenteranno di valore. Sarà il Berlusconi che ne possiede una in Polonia? O la Polonia che ne ha una in Berlusconia?

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) “don” Antonio Cavallaro (parroco di Arsoli): Millecinquecento centauri sono accorsi (anche se rallentati da massicci controlli lungo Tiburtina e Sublacense) domenica 12 ottobre al tradizionale motoraduno di Arsoli organizzato dal parroco del paese, don Antonio Cavallaro. Che, a dispetto del nome, ama le selle delle motociclette e ha impartito ai patiti delle due ruote la consueta benedizione. (Prima Stampa, venerdì 17 ottobre 2008). Intanto Tiburtina e Sublacense si riempiono di croci. Ma le croci, si sa, ai preti piacciono.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Giorgio Napolitano (presidente della Repubblica, già leader della destra del Pci ― clicca qui per le fonti ― già ministro degli Interni, già presidente per il governo Dini della Commissione per il riordino del sistema radiotelevisivo, riferendosi alle proteste degli insegnanti, degli studenti e delle famiglie contro la cosiddetta “riforma” Gelmini): Non si possono dire solo dei no. (La Repubblica, venerdì 17 ottobre 2008). Forse anche perché il Berlusconi i suoi no non li prenderebbe bene, vero, presidente?

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Mariastella Gelmini (ministro della Pubblica istruzione per che cosa? Non perché sia brava a schiacciare i brufoli, naturalmente. Ma allora perché?): Davvero non comprendo le ragioni della protesta. Sono sempre più convinta che molti di coloro che scendono in piazza in realtà non abbiano letto il decreto, non capisco come mai si occupino le università e si facciano manifestazioni nella scuola superiore, che sono toccate dal provvedimento solo marginalmente. (La Repubblica, venerdì 17 ottobre 2008). Ragionamento geniale e genialmente educativo, davvero degno di una signora che quasi ogni giorno posa il distinto suo posteriore sulla poltrona che fu di Benedetto Croce. Lo traduciamo in italiano corrente, in modo che se ne colgano le sfumature: Se una cosa non ti tocca personalmente, a te che te ne frega? Lascia che chi ha le spine se le cacci e chi ha la rogna se la gratti, no?...

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Massimo Cacciari (filosofo dell’iracondo-misticismo e, en passant, sindaco di Venezia per la finta “sinistra”) e Roberto Benigni (uomo che un tempo stimavamo e perfino amavamo, attualmente pretino di complemento): La Bibbia, ovvero il Grande Codice della cultura occidentale. Peccato che pochi la conoscono. Andrebbe studiata nelle scuole, ma i primi a opporsi sarebbero i cosiddetti laicisti e la Chiesa (Massimo). Dante ha detto praticamente tutto, e nemmeno Shakespeare è al suo livello: Shakespeare ha abbracciato tutti gli uomini, ma non ha sfiorato il divino. E Dante non ha scritto la Divina Commedia solo perché Dio esiste, ma anche perché Dio esista (Roberto). (La Repubblica e Il venerdì, venerdì 17 ottobre 2008). Almeno, una volta, per farsela sotto davanti ai preti aspettavano di essere sul letto di morte. Oggi gli basta molto meno: un raffreddore, un mal di testa, e già scongiurano: O Dio, se possibile, allontana da me questo calice. Figurarsi quando cominciano ad avere qualche difficoltà con le donne...

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) “Beppe” Fioroni (margheritino del Pidì, ex ministro della Pubblica istruzione e, attualmente, responsabile organizzativo del Pidì medesimo): Alla vigilia delle elezioni del 2006, quando affiora il rischio di una sconfitta al Senato, Prodi lancia l’idea di “liste del presidente” in quattro regioni decisive (Piemonte, Veneto, Lombardia e Friuli). “Non se ne parla proprio,” gli risponde Fioroni. Prodi è furioso: “Questi mi vogliono far perdere.” (La Repubblica, venerdì 17 ottobre 2008). Povero “Beppe”. Voleva che il Berlusconi vincesse, è vero, ma solo perché non ne poteva più di fare il ministro: scarso comè, dopo le prime picconate non sapeva più che cosa inventarsi per smurare la cassaforte della Scuola italiana. Adesso, con la Gelmini, avrà imparato. E la prossima volta farà meglio, non abbiamo dubbi. Solo che la prossima volta, grazie anche a lui, la Scuola non ci sarà più.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Isabella Rauti (figlia di Pino Rauti, moglie di Gianni Alemanno... e mamma di chi? Speriamo bene...): Per la manifestazione Foro italico: verso la città dello sport, Isabella Rauti aveva in programma una relazione su Le pari opportunità nello sport dall’Opera Balilla a oggi... Ma ha deciso di ritirarsi, e chi voleva saperne di più sul risvolto femminista dei Balilla è rimasto deluso. (La Repubblica, venerdì 17 ottobre 2008). Una che nella vita è “progredita” da un Rauti a un Alemanno dovrebbe essere una maestra per tutte le donne: anche se, col suo passo, per arrivare anche solo a riconoscere un uomo quando ne vedono uno, le poverine ci metterebbero almeno venti generazioni.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Renato Brunetta (spiritosone di un ex socialista e, attualmente, anche ministro della Funzione pubblica e innovazione): Brunetta è diventato professore associato con i concorsi del 1981, detti anche “grande sanatoria”, con i quali tutti quelli che a vario titolo erano precari nelle Università sono stati accettati come professori con un concorso riservato. Con le sue norme “ammazza precari” il ministro Brunetta non sarebbe mai diventato professore (Giovanni Bachelet, deputato Pidì e componente della commissione Cultura, La Repubblica, giovedì 16 ottobre 2008). Ecco perché il Brunetta ce l’ha coi precari: ben conoscendo sé stesso, pensa che siano tutti come lui.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Le belle facce della Destra italiana: Elena Donazzan, aennìna, assessore all’Istruzione della regione Veneto, e Roberto Cota, deputato leghista

Le belle facce della Destra italiana: Elena Donazzan, aennìna, assessore all’Istruzione della regione Veneto, e Roberto Cota, deputato leghista

Le belle facce della Destra italiana:

Elena Donazzan, aennìna, assessore all’Istruzione della regione Veneto, e Roberto Cota, capogruppo leghista alla Camera

 

(su) Roberto Cota (leghista deputato): La Camera ha approvato una mozione della Lega che impegna il governo a “rivedere il sistema di accesso degli studenti stranieri alla scuola favorendo il loro ingresso previo superamento di test e specifiche prove di valutazione.” Gli immigrati che non supereranno i test dovranno frequentare classi separate, “classi ponte” recita la mozione “per l’apprendimento della lingua italiana, propedeutiche all’ingresso degli studenti stranieri nelle classi permanenti.” Il termine “favorendo” è stato sostituito all’“autorizzando” originale per le proteste dell’opposizione. La mozione, difesa in aula dal leghista Cota, ha riscosso l’entusiastico consenso dell’aennìna Elena Donazzan, assessore all’Istruzione della regione Veneto. (La Repubblica, mercoledì 15 ottobre 2008). Sporchiamo ScuolAnticoli con simili schifezze solo per farci quattro risate alle spalle di questi individui: così sprovveduti, poveretti, da non rendersi conto che, fino a quando non ci manderanno ai forni, ogni insegnante per bene farà in modo che i loro test razzisti siano superati alla grande da tutti i candidati.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Silvio Berlusconi (estimatore di menti come il Brunetta o la Gelmini e presidente del Consiglio): Berlusconi si lancia per abbracciare il presidente Bush, ma nella foga travolge il podio, inciampa nel filo del microfono e stacca il leggìo, che rischia di infrangersi sulla testa di Rudolph Giuliani. (La Repubblica, mercoledì 15 ottobre 2008). Invece il Ratzinger, molto più intelligente (per nostra disgrazia) del Bush, al Berlusconi permette solo di piegarsi in due e di baciargli la mano.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Walter Togliattino Veltroni: Ci dicano qual è il loro candidato alla Corte costituzionale e noi siamo pronti a votarlo. E loro a questo punto votino Orlando alla commissione di vigilanza sulla Rai. (La Repubblica, mercoledì 15 ottobre 2008). Il tristo figuro a cui dobbiamo il ritorno della Destra al potere vuol vendere al Berlusconi anche la Corte costituzionale, ultimo baluardo della democrazia italiana. In cambio di cosa? Di un contentino allItalia dei Valori che convinca il Di Pietro ad accompagnare il Pidì anche alle europee del 2009. Il cui esito, se il Pidì scendesse sotto il 30%, abbatterebbe una volta per tutte la sua già fatiscente leadership sulla finta “sinistra”.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(sui) Grandi amici del Berlusconi - n° 1: il Putin: L’avvocato di Anna Politkovskaya, giornalista anti-Putin uccisa nel 2006, ha rischiato di morire avvelenta insieme al marito e al figlio a causa di un’ingente quantità di mercurio che qualcuno aveva depositato nella sua automobile. (sui) Grandi amici del Berlusconi - n° 2: il Bush: Dieci persone sono state arrestate in Francia per aver pedinato e spiato Olivier Besancenot, leader della Lega comunista rivoluzionaria: aveva denunciato un’azienda americana produttrice di armi. (La Repubblica, mercoledì 15 ottobre 2008). Qui da noi, invece, Gianfranco Mascia, fondatore dei comitati Bo.Bi. - Boicottiamo il Biscione, il 19 febbraio 1994, nel corso di una campagna nazionale contro le attività economiche e politiche del Berlusconi, fu massacrato da due individui mai identificati. Ma questa è un’altra storia.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Marcello Dell’Utri (cofondatore di Forza Italia noto anche per aver detto a Santoro Io ho mafiato, attualmente senatore pidiellìno, presidente del Circolo ― incredibile! ― del buongoverno e ritrovatore ― così fortunello che un malfidato potrebbe pensare che se li sia scritti da solo! ― dei diari del duce): Non voglio fare l’apologia di Mussolini, ma era un uomo che aveva molte qualità e da queste pagine emerge in maniera prepotente l’aspetto umano, la sua cultura, la sua capacità politica e di statista. (La Repubblica, mercoledì 15 ottobre 2008). Non vogliamo fare l’apologia di Mussolini, ma ― benché sia stato umanamente, culturalmente e politicamente l’individuo più ripugnante che si sia mai scaldato al bel sole d’Italia dalla nostra immaginazione emerge prepotente l’idea che i complimenti di un Dell’Utri avrebbero disgustato perfino lui.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) George Bush: La Storia definirà George Bush un grande, grandissimo presidente (Silvio Berlusconi il 13 ottobre 2008). George Bush ha degradato il nostro Paese e umiliato il ruolo delle regole: è l’espressione di un partito di idioti (Paul Krugman, premiato col Nobel per l’economia il 13 ottobre 2008) (La Repubblica, martedì 14 ottobre 2008). Lì per lì, la contrapposizione fra i due giudizi ci ha fatto sbellicare. Ma ora ci viene il dubbio che non sia generoso paragonare l’intelligenza del Berlusconi a quella di un Nobel, anzichè a quella di un Cicchitto o di un Alfano.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Raffaele Bonanni (segretario della Cisl): Potremmo rinunciare volentieri allo sciopero (contro la “riforma” Gelmini, n.d.r.) se palazzo Chigi ci convocasse assieme agli enti locali per discutere come riorganizzare la scuola. (La Repubblica, lunedì 13 ottobre 2008). Se la Gelmini è una marionetta del Tremonti e il Tremonti una marionetta del Berlusconi, che cosa sarà mai una marionetta della Gelmini?

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Walter Togliattino Veltroni (a proposito della crisi economica globale): Mi piacerebbe che la Destra chiedesse scusa per i gravissimi errori che ha commesso in questi anni, il primo dei quali è il mito della deregulation, l’idea che tutto dovesse essere libero e selvaggio, che ogni forma di presenza dello Stato e di regolazione fosse solo un orpello o un freno agli spiriti animali del capitalismo. (Intervista a La Repubblica di domenica 12 ottobre 2008). Quella faccia di bronzo del Veltroni ci prende per scemi. Come se le finte “sinistre” italiane ed estere non si prosternassero al medesimo mito da almeno quindici anni. Come se lui stesso non avesse dichiarato, appena sette mesi fa: “Mescolare la politica al mercato è una miscela pericolosissima. Uno stato semplice aiuta a fare le cose, non crea ostacoli...” Eh sì: ci piacerebbe che il Veltroni chiedesse scusa, prima di ricominciare a fingersi di “sinistra”, per essersi bevuto come un allocco tutti gli intrugli ideologici che la Destra ha propinato al mondo nell’ultimo quarto di secolo.

 

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(su) Silvio B. (premier d’Italia e nemico dei writers) e Maurizio M. (“giustizier” del Torrino e nemico dei writers): Salta la sentenza per il “giustiziere” del Torrino grazie al decreto blocca processi. Per la prima volta il tribunale di Roma ha applicato la norma soprannominata salva-Berlusconi a Maurizio M., accusato di aver minacciato con una pistola alcuni writers. (La Repubblica, domenica 12 ottobre 2008). Dunque il Berlusconi aveva ragione: non era una legge ad personam. Tant’è vero che insieme a lui protegge anche i pistoleri di quartiere.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Mariastella Gelmini (ministro della Pubblica Istruzione per uno scherzo del Berlusconi) e Gianni Alemanno (sindaco di Roma per uno scherzo del Rutelli): Il governo impone alle Regioni di accorpare gli istituti con meno di 500 alunni e chiudere i plessi con meno di 50. Così, già dal 2009, oltre 800 comuni di località montane e piccole isole potrebbero rimanere senza scuola. Il 10% dei comuni (Mariastella). Il fatto che ci sia una banda che devasta un’intera scuola procurando danni ingenti e agendo indisturbata nella notte non può passare inosservato: che gli inquirenti facciano piena luce, assicurando i responsabili alla giustizia (Gianni) (La Repubblica, domenica 12 ottobre 2008). Si fa presto a dire i responsabili, Gianni: dietro i bulli ci son sempre degli adulti, che di essi hanno fatto scempio per anni. Sono quelli i veri responsabili. Con loro bisogna prendersela. Con i Berlusconi, con i Tremonti... Non con le povere Gelmini.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

La Lega Nord: Dopo il permesso di soggiorno a punti, arriva la tassa sull’immigrato. Ogni straniero dovrà infatti versare 200 euro per chiedere il rilascio o il rinnovo del permesso o avviare la pratica di cittadinanza. La tassa va ad aggiungersi ai 70 euro di costi fissi già sborsati dai lavoratori extracomunitari. Il nuovo balzello è in due emendamenti leghisti al disegno di legge sulla sicurezza. (La Repubblica, domenica 12 ottobre 2008). Siamo d’accordo col Maroni: agli sportelli dei commissariati, vedendo tutti quei soldi nelle mani degli Immigrati, gli agenti che grazie alla Destra faticano ad arrivare a fine mese cominceranno finalmente a trattarli con rispetto e a dargli del lei.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Giorgio Napolitano (presidente della Repubblica, già leader della destra del Pci ― clicca qui per le fonti ― già ministro degli Interni, già presidente per il governo Dini della Commissione per il riordino del sistema radiotelevisivo): Non ci sono barriere alla collaborazione fra laici e cattolici nel campo della dignità della persona umana. (Intervista a L’Osservatore romano citata da La Repubblica di sabato 11 ottobre 2008). Peccato solo che la cosiddetta “persona umana” delle religioni... non sia umana. Ma il Napolitano che ne sa? In fondo, lui viene dalla “sinistra”. Quella finta.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

La Lega Nord: Regolarizzare le ronde dei cittadini. Proposta shock del Carroccio: Aiutano le forze di polizia, le usino gli enti locali (titolo de La Repubblica di sabato 11 ottobre 2008). Equipaggiamento: manganello, olio di ricino e occhiali scuri. Perché gli occhiali scuri? Per scambiare tutti per neri, così non li si potrà accusare di razzismo.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Il regime Pidièlle-Pidì: Voto unanime della Camera: una copia della Costituzione a ogni studente. (La Repubblica, venerdì 10 ottobre 2008). Così ignoranti, Destra e finta “sinistra” (e così alienati dai loro stessi figli) da non sapere che ogni ragazzo italiano, da decenni, ha trovato e trova la Costituzione nel suo bravo testo di Educazione civica.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Il bel mestiere del banchiere: Tra banca e banca non circola più denaro. E sa perché? Perché l’una non si fida dell’altra. (La Repubblica, venerdì 10 ottobre 2008). E si capisce: quando stai per cadere, a tutti puoi appoggiarti meno che a quello a cui hai appena fatto lo sgambetto. (Per la serie: Il più pulito ha la rogna).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Renato Brunetta (burlone e, attualmente, anche ministro della Funzione pubblica e innovazione): I nostri insegnanti lavorano poco, quasi mai sono aggiornati e in maggioranza non sono neppure entrati per concorso ma grazie a sanatorie. E poi 1.300 euro sono comunque due milioni e mezzo di vecchie lire, oggi l’insegnamento è part time e come tale è ben pagato. (La Repubblica, giovedì 9 ottobre 2008). Il Brunetta, in fondo, ci fa pena. Comprendiamo che parla così non tanto perché pidiellino ed ex socialista (il Cicchitto è nelle stesse condizioni, ma non lo compatiamo) quanto soprattutto perché lui, meschinello, degli altri ha sempre potuto vedere solo la parte bassa.

 

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Mara Carfagna (ministro per le Pari opportunità per meriti che la modestia non le consente di vantare): Sabina Guzzanti è una poveraccia, mi fa pena, sembra mentalmente fragile. (La Repubblica, giovedì 9 ottobre 2008). Anche secondo noi Sabina Guzzanti è una bellissima donna molto sensuale, ministro Carfagna. Il suo modo di corteggiarla, però, ci sembra sbagliato. In passato, con altri, questa tattica le avrà dato delle soddisfazioni, non ne dubitiamo. Ma non tutti godono, sa, quando li si insulta. Al mondo ci sono anche persone normali.

 

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(su) Silvio Berlusconi (ex portatore di bandana e, attualmente, presidente del Consiglio): Il Berlusconi che difende Putin in Georgia fa vomitare. Per la prima volta ho constatato che la coscienza è una cosa fisica, ho provato schifo, stavo per vomitare. (Paolo Guzzanti, parlamentare pidiellino e nonostante ciò padre di persone per bene, intervistato da La Repubblica di giovedì 9 ottobre 2008). Benevenuto, onorevole Guzzanti, fra noi che vomitiamo da un quarto di secolo. Ci conforta apprendere che anche i-non-vomitanti-per-il-Berlusconi-votanti, dopo tutto, sono umani, visto che in qualsiasi momento possono tornare ad avere (la coscienza non c’entra, creda) un sano stomaco umano.

 

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(su) Silvio Berlusconi (fan di Mariano Apicella e, attualmente, anche presidente del Consiglio): E dopo il Consiglio dei ministri, dopo il decreto salva-banche e la conferenza stampa, Berlusconi che cosa fa? Va al Bagaglino, storico locale del centro di Roma, per assistere allo spettacolo cui partecipa Mariano Apicella. (La Repubblica, giovedì 9 ottobre 2008). Contrariamente alle apparenze, qui non si ride del Berlusconi ma de La Repubblica, per la quale al Bagaglino spetterebbe l’aggettivo storico. Se perfino il Bagaglino è storico, il Berlusconi che sarà? L’arcangelo Gabriele? (Quanto al Berlusconi, sarà andato al Bagaglino per scaramanzia, per timore che la crisi si aggravi fino a costringere lui e Soci a fare... i bagagli).

 

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Mario Draghi (governatore della Banca d’Italia): Il sistema bancario italiano è solido, ma i riflessi della crisi stanno arrivando anche da noi e quello che bisogna fare è mettere da parte le armi che si spera di non usare. È per prudenza che si è fatto il decreto. (La Repubblica, giovedì 9 ottobre 2008). Traduzione: Non ho la minima idea di quale sia la reale situazione delle banche che in teoria io governo. Perciò mi preparo a tutto, io. Dopo di che, chi vivrà vedrà. Io, per esempio, chissà se userò o non userò quel che preparo io. Spero di no, io. Boh...

 

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(su) Renato Brunetta (uomo spiritoso e, attualmente, anche ministro della Funzione pubblica e innovazione): Il Brunetta, parlando all’Hotel Ritz di Madrid davanti a una qualificatissima platea,... ha detto che a differenza dei calciatori (ai quali viene pagato il premio partita solo se vincono) i professori italiani non vincono perché “non formano, non preparano, non producono” visto che quella italiana è “la peggiore scuola d’Europa, se non del mondo (da una lettera a La Repubblica di mercoledì 8 ottobre 2008). Il Brunetta non parli così di tutti gli Insegnanti italiani, ma solo degli insegnanti dalle cui mani è potuto uscire uno come lui. E anche di quelli parli con cautela, poiché prima degli Insegnanti, a guastare i figli, cominciano certi genitori.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Mariastella Gelmini (ministro della Pubblica Istruzione grazie a un concorso di circostanze sfavorevoli): La lettura della Bibbia è una bella iniziativa, perché non lanciare anche una lettura della Bibbia laica, cioè della Costituzione? (La Repubblica, mercoledì 8 ottobre 2008). Fa il ministro della Pubblica Istruzione e non trova un’anima pietosa, povera stella d’una Mariastella, che le dica che la Costituzione della Repubblica si legge e si studia in tutte le Scuole da sempre. Mettetevi una mano sulla coscienza, voi che la vegliate giorno e notte, e smettete di prenderla in giro.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Le belle facce della Lega: Rosy Mauro, vice presidente del Senato (a destra), con Umberto Bossi

Le belle facce della Lega: Rosy Mauro, vice presidente del Senato (a destra), con Umberto Bossi

 

Rosy Mauro (leghista, vice presidente del Senato): Abbiamo il diritto di vivere sicuri in casa nostra e oggi non si è sicuri neppure di giorno. Quando chiudo la porta alle mie spalle, la sera, qualche volta mi chiedo se il giorno dopo potrò ancora svegliarmi. (La Repubblica, mercoledì 8 ottobre 2008). Nessuno ha la certezza di essere ancora vivo tra un istante, figurarsi il giorno dopo. Ma la signora non ha l’aria di saper pensare cose del genere, e neanche cose più semplici: è più probabile che a suscitare in lei timori del genere sia solo la cattiveria.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Joseph Ratzinger (immagine tratta dal sito http://paparatzinger-blograffaella.blogspot.com/)

Joseph Ratzinger, papa

(immagine tratta dal sito http://paparatzinger-blograffaella.blogspot.com/)

 

Joseph Ratzinger (papa, a proposito della crisi economica in atto): Bisogna abbandonare l’idea che la materia, le cose che si toccano, siano la realtà più solida e sicura. Solo la parola di Dio è stabile come il cielo e più che il cielo. (La Repubblica, martedì 7 ottobre 2008). Giusto. La cose materiali sono niente. Nelle catastrofi, infatti ― nelle grandi crisi economiche, o nei terremoti ― chi è peggio? Chi preda soldi e gioielli tra le rovine, o chi ne approfitta per metter le mani sulle menti?

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Isabella Bertolini (deputata forzaitaliota e Pidièlle, a proposito del Grande Preside Italiano che ha negato al parroco il permesso di benedire la scuola perché la benedizione è un atto di culto e c’è una legge che proibisce gli atti di culto nelle scuole): L’atto è di una gravità assoluta, la laicità dell’istituzione scolastica non è stata tutelata, ma calpestata. (La Repubblica, martedì 7 ottobre 2008). Ha ragione: per tutelare qualcosa, il suo opposto è quanto di meglio. Lei tutela la laicità della Scuola con i parroci? Grazie. La Scuola, per ricambiare il gentile favore, tutelerà la religiosità invitando Atei ed Agnostici.

 

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il regime Pidièlle-Pidì: Un assessore del centrosinistra e un consigliere comunale di centrodestra. Due che in pubblico fingevano di ignorarsi o di detestarsi, in privato accendevano la scintilla dei disordini contro l’apertura della discarica di Pianura. Ora Giorgio Nugnes, esponente del Pidì, e Marco Nonno, eletto nelle file di Aènne, sono agli arresti con l’accusa di devastazione. (La Repubblica, martedì 7 ottobre 2008). Non c’è che dire: sotto Veltroni il Pidì è progredito un sacco. Prima le alleanze le faceva con gente come Fausto Bertinotti...

 

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Walter Togliattino Veltroni: Nel Dpef del 2003 Giulio Tremonti voleva introdurre una norma che adesso si sarebbe rivelata kamikaze: gli Italiani dovevano ipotecare la casa per sostenere redditi e consumi. E se l’Italia non è precipitata come è successo agli Stati Uniti lo si deve a noi, a chi bloccò quell’idea... È imbarazzante come si passi da una posizione all’altra senza pagare dazio: la Destra sosteneva la deregulation sfrenata, e ora punta sullo statalismo. (La Repubblica, martedì 7 ottobre 2008). Bisogna proprio aver la faccia come il deretano, Walter: voi della finta “sinistra” avete privatizzato tutto ciò che potevate, avete derubato la Scuola poco meno della Destra, avete magnificato la globalizzazione come se fosse un miracolo mondiale, ve ne siete serviti come di un alibi per esaltare l’assoluta libertà del mercato, avete addirittura attaccato la Destra... da destra accusandola di non essere davvero liberista. E tu hai il coraggio di parlare di gente “passa da una posizione all’altra senza pagar dazio.” Ma almeno, Walter, se ancora una volta vuoi (tentare di) prenderci per i fondelli in vista delle elezioni, mettiti prima d’accordo con i tuoi compari: come quello Stefano Fassina, tuo consigliere economico, che subito dopo di te si è messo a parlare di neostatalismo deteriore manco fosse Milton Friedman redivivo...

 

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Alessandro Profumo (amministratore delegato di Unicredit): Noi banchieri siamo chiamati a un profondo esame di coscienza. Oggi abbiamo un incredibile problema di reputazione. Dobbiamo farci i conti, e capire come fare a non essere più criminalizzati dall’opinione pubblica. (La Repubblica, martedì 7 ottobre 2008). E a 51 anni suonati non hai ancora capito come può fare un banchiere a “non farsi criminalizzare”? Vuoi qualche consiglio? Be’, per esempio, certi vostri dipendenti potrebbero smetterla di andare all’arrembaggio dei risparmi delle vecchine per trasformarli in titoli-spazzatura... Con meno criminali in giro, vedrai che la gente vi criminalizzerà sùbito molto meno.

 

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Chiara Fornasari (economista e senior partner di Prometeia, intervistata da La Repubblica sulla crisi in atto): Paradossalmente, i fondi comuni sono tra gli strumenti migliori dal punto di vista della sicurezza perché non c’è un rischio emittente e grazie a Dio ci sono regole che impediscono loro di mettere dentro al portafoglio troppi prodotti che fanno capo al gruppo di appartenenza della società di gestione. (La Repubblica, martedì 7 ottobre 2008). Grazie a Dio?! Be’, che dire: è davvero rassicurante che chi vuol rassicurarci lo faccia raccomandandosi a Dio. (E comunque, gentile signora, guardi che se ci sono regole bisogna ringraziare uomini e donne. E neanche tutti...)

 

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Silvio Berlusconi (un tempo processabile come ogni altro cittadino italiano, oggi invece presidente del Consiglio): Dormo tre ore a notte e ho ancora l’energia per fare l’amore per tre ore. (La Repubblica, lunedì 6 ottobre 2008). Che dorma solo tre ore per notte glielo si legge in faccia e si capisce dalle cose che fa e che dice. Far l’amore solo per tre ore, invece, sarà la mancanza di sonno che glielo fa sembrare un record, poverino.

 

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Maurizio Gasparri (ex neofascista): Credo più alle parole di un poliziotto che a quelle di una donna somala. (La Repubblica, lunedì 6 ottobre 2008). Il mondo è bello perché è vario. La nostra classifica invece è questa: 1a, la donna somala; 2o, il poliziotto; 3o, Maurizio Gasparri. Il che vuol dire (lo spieghiamo per il Gasparri, gli altri capirebbero da soli) che ogni parola che lui dice a favore dei poliziotti, li danneggia. E viceversa).

 

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Le belle facce della Destra italiana: Francesca Martini, nata a Verona il 31 - 8 - 1961, Vergine, laureata, madre di due figli, docente, dirigente nella P. A., leghista, deputato, capogruppo per il suo partito nella commissione Affari sociali e nella commissione per l’Infanzia.

Le belle facce della Destra italiana: Francesca Martini, nata a Verona il 31 - 8 - 1961, Vergine, laureata, madre di due figli, docente, dirigente nella P. A., leghista, deputato, capogruppo per il suo partito nella commissione Affari sociali e nella commissione per l’Infanzia.

 

Francesca Martini (leghista): Confermo: l’elenco dei cani pericolosi sparirà. Perché le razze pericolose non esistono. Esistono razze storicamente più reattive, ma questo non vuol dire che siano più pericolose... Responsabilizzeremo i proprietari: se uno sa che il suo cane è reattivo e mordace, allora userà la museruola. Altrimenti no. Chiaro? (La Repubblica, lunedì 6 ottobre 2008). I comunisti, si sa, mangiavano i bambini. I leghisti, più schizzinosi, li fanno mangiare ai pit bull.

 

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(sul) Purity Ring: A Los Angeles, quando i Jonas Brothers si sono esibiti all’ultima edizione degli Mtv Video Music Awards, ragazzi e ragazze mostravano fieri ai loro idoli l’anulare con il purity ring... Altro che sesso, droga & rock’n’roll: oggi i teen idol fanno voto di castità fino al matrimonio. E per creare l’effetto setta, indossano l’anello. Negli Usa il fenomeno, sostenuto dai predicatori di christian rock, è dilagante. (La Repubblica, lunedì 6 ottobre 2008). E dilagano anche le seghe.

 

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(su) Giorgio Napolitano (presidente della Repubblica, già leader della destra del Pci ― clicca qui per le fonti ― già ministro degli Interni, già presidente per il governo Dini della Commissione per il riordino del sistema radiotelevisivo): Se a Parigi Sarkozy ha ricordato esplicitamente a Ratzinger che altrettanto impegnati della Chiesa cattolica sono atei ed agnostici, al Quirinale il termine “pluralismo” non cè nel discorso presidenziale. (La Repubblica, domenica 5 ottobre 2008). Invece Napolitano ha fatto bene. Lui è il presidente di tutti gli Italiani, mica degli Atei e degli Agnostici italiani. Vorrà dire che Atei e Agnostici si eleggeranno un presidente tutto per loro.

 

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Neofascista romano: A me m’ha salvato Mussolini. Se non mi drogo, e non mi faccio neanche le canne, è perché ho un credo che mi dà dei valori, un ordine... Quelli come me non si drogano. (La Repubblica, sabato 4 ottobre 2008). E i preti che fanno, dormono? È per ficcare “valori” e “ordine” nelle zucche di individui come questo che sono stati inventati, e se li fanno sfilare sotto il naso da Mussolini? Il Principale finirà col sentirsi inutile.

 

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(su) Umberto Bossi: Renzo Bossi, figlio del leader leghista Umberto, potrà rifare l’esame di maturità che in luglio non era riuscito a superare (per la seconda volta, n.d.r.) Il Tar ha accolto il ricorso del giovane. (La Repubblica, sabato 4 ottobre 2008). Il meschino non riesce a fare quel che fanno quasi tutti i suoi coetanei: un percorso scolastico regolare. Bisogna compiangerlo, non prenderlo in giro. Soprattutto perché le sue sono difficoltà con le quali non si nasce.

 

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(su) Mariastella Gelmini (ministro della Pubblica Istruzione, dice lei modestamente, grazie al giardiniere del Berlusconi): I 140 milioni di euro finiti a Catania per rimediare al disastro finanziario in cui è sprofondata col sindaco Scapagnini, medico di Berlusconi, arrivano dal Fondo per le aree sottoutilizzate destinato al Programma istruzione. Erano denari, spiega Mariapia Garavaglia, ministro ombra della Pubblica Istruzione, che servivano “a sostenere le scuole nelle regioni meridionali.” (La Repubblica, venerdì 3 ottobre 2008). Sacrificare i Bambini e i Ragazzi per coprire le malefatte di politici incompetenti o disonesti? Non vogliamo crederlo, speriamo che si tratti invece di un programma pedagogico appositamente studiato dalla Gelmini per dare agli scolari del Sud un esempio che li aiuti a farsi furbi.

 

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Mariastella Gelmini (ministro della Pubblica Istruzione per 8 miliardi di euro, a proposito delle contestazioni della sua riforma dei soldi della Scuola): Proteste di piccole frange marginali che hanno deciso di non guardare nel merito dei problemi. (La Repubblica, venerdì 3 ottobre 2008). Insulti di piccole donne marginali cui non è permesso decidere da sole cosa guardare e cosa no.

 

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Walter Togliattino Veltroni (restitutore all’Italia del governo Berlusconi e incidentalmente segretario del Pidì): Silvio Berlusconi non può diventare capo dello Stato. Il Quirinale è un luogo dove devono esserci figure che garantiscano la Costituzione, conoscano le regole del gioco, rispettino le opinioni di tutti, accettino il dissenso. Tutto ciò che Berlusconi non è. (La Repubblica, venerdì 3 ottobre 2008). Traduzione: Per diventare presidente della Repubblica puoi contare su di noi, caro Silvio: basta solo che ci tratti un po’ meglio in pubblico.

 

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Silvio Berlusconi (ex datore di lavoro di Vittorio Mangano e, attualmente, anche presidente del Consiglio): Le nostre prossime mission saranno la lotta ai graffiti e alla pornografia via etere. (La Repubblica, giovedì 2 ottobre 2008). Era ora. Così i candidati forzaitalioti, aennini e leghisti la finiranno di imbrattare le città a ogni competizione elettorale. E Canale 5, Italia 1 e Rete 4 verranno chiuse.

 

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(su) la Cisl e la Uil (secondo e terzo sindacato italiano per numero di iscritti, disponibili a firmare la cosiddetta riforma della contrattazione anche senza la Cgil): Il piano confindustriale snatura il ruolo del sindacato, al quale verrebbero affidate, attraverso gli enti bilaterali, funzioni di servizio alle imprese: dalla gestione del collocamento, agli ammortizzatori sociali, fino alla certificazione dei rapporti di lavoro (Guglielmo Epifani, segretario della Cgil, intervistato da La Repubblica di giovedì 2 ottobre 2008). Possibile che Cisl e Uil vogliano fare i sindacati di servizio? Anche se le “funzioni di servizio” alle imprese saranno profumatamente pagate, tramutarsi da difensori dei lavoratori in galoppini dei padroni dovrebbe essere umiliante anche per dei tipi come il Bonanni e l’Angeletti...

 

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Tarcisio Bertone (cardinale, segretario di Stato della Città del Vaticano, citato da La Repubblica di mercoledì 1° ottobre 2008)): Quando Dio è ignorato, la capacità di rispettare il diritto e riconoscere il bene comune comincia a svanire. Traduzione: La natura degli esseri umani è di non essere capaci di distinguere il bene dal male se non per mezzo della parola di Dio. Certi valori non sono negoziabili, perché la loro verità sta nella corrispondenza alla natura dell’uomo. Traduzione: La natura degli esseri umani è di distinguere ottimamente il bene dal male. Commento: se il Bertone si mettesse d’accordo con sé stesso, prima di parlare, non farebbe un soldo di danno.

 

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Roberto Maroni (adoratore del dio Po e, ultimamente, anche ministro degli Interni): Le badanti svolgono un ruolo sociale? Mi spiega come si fa a distinguere un ruolo socialmente utile e quindi meritevole di sanatoria rispetto a uno non meritevole? Perché dovrei mettere in regola una badante e non un muratore che magari mantiene una famiglia? Io sono per escludere le sanatorie per tutti. (La Repubblica, martedì 30 settembre 2008). Traduzione: Quel che ogni sano di mente è capace di fare ― capire chi ha un ruolo sociale utile e chi no ― io poverino non so farlo. Mi spiegate voi come si fa, per favore? Altrimenti me la prendo con tutti. E ringraziate che non sono Dio: altrimenti, non sapendo distinguere i buoni dai cattivi, col diluvio affogavo pure Noè.

 

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Angelo Bagnasco (cardinale e presidente della Cei): Da bambino ho portato il grembiulino con un fiocco azzurro e non ho sofferto. (La Repubblica, martedì 30 settembre 2008). Non abbiamo dubbi. Basta vedere cosa ne è stato, di quel piccolo Angelo.

 

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(su) gli Stati Uniti della Destra repubblicana e della finta “sinistra” democratica: Hanno votato contro (il piano da 700 miliardi di dollari per il salvataggio dell’economia, n.d.r.) 95 democratici e 133 repubblicani: per i primi, il piano era troppo sbilanciato a favore di Wall Street e troppo penalizzante per i cittadini; per i secondi, invece, una legge che si presentava come il più consistente intervento pubblico nell’economia dai tempi della Grande Depressione era troppo “socialista”. (La Repubblica, martedì 30 settembre 2008). Semplice ricetta per la rovina: 1. Istupidire i cittadini con la tv; 2. Una volta stupidi, convincerli che vigilare sul comportamento di imprenditori, banchieri, finanzieri e politici è una cosa da comunisti; 3. Imporre agli istupiditi cittadini deputati e senatori più stupidi di loro, per esser sicuri che non facciano sentire stupidi gli elettori e che una volta eletti non disturbino i veri padroni del Paese; 4. Chiedere a quei cittadini e a quei deputati e senatori di far qualcosa di sensato; 5. Agitare bene; 6. Scoprire che gli stupidi fanno sempre l’opposto non solo del buono, ma perfino del necessario.

 

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Mariastella Gelmini (ministro della Pubblica Istruzione per meriti a noi oscuri): La bocciatura con un’insufficienza esisteva già nella scuola primaria, ma se il Parlamento, come sembra, vuole presentare emendamenti, ha facoltà di farlo. (La Repubblica, martedì 30 settembre 2008). Traduzione: Vedete come sono? Credo che sia io che do i permessi al Parlamento, non so nemmeno che è il Parlamento che dà i permessi a me. E la stessa cosa mi è successa col decreto. Eppure Tremonti me l’aveva detto che le bocciature no, non vanno bene, perché, se ci teniamo i bocciati un anno di più, diminuiscono i soldi che alla Scuola possiamo sottrarre. Ma che volete, con questa testa! Meno ore d’insegnamento nelle scuole professionali e tecniche (per arraffare un po’ di soldi in più, n.d.r.)? Su questo stiamo capitalizzando il lavoro del governo precedente. (La Repubblica, martedì 30 settembre 2008). Traduzione: E mi tolgo pure il gusto di dirvi che non avete speranze, perché in questo Paese c’è una “sinistra” finta che quando va al governo fa le stesse cose che facciamo noi. Anzi: ce le suggerisce, ché noi, da soli, non sempre ci arriveremmo. Sono cattiva, vero, a dirvi questo? Lo so. Lo faccio apposta, come le maestre che odiano i bambini: le monache lo fecero a me, e io lo faccio a voi.

 

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Giuseppe “Beppe” Fioroni (Pidì, medico rutelliano e per qualche mese ministro della Pubblica Istruzione): Noi facemmo uno studio scientifico sugli incrementi demografici, le aree scolastiche a rischio, che prevedeva la riduzione dello 0,5 % del rapporto alunni-docenti in 5 anni. Loro vogliono aumentare gli studenti in classe dell’1% in un solo anno. (La Repubblica, martedì 30 settembre 2008). Traduzione: Anche noi ficcavamo le manacce nelle tasche dei Bambini. Ma con più grazia, sperando che così alle elezioni successive non se n’era ancora accorto nessuno.

 

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La Destra e la finta “sinistra” unite nel fregarsene della Scuola e dei figli degli Italiani: Ieri era lunedì. Giorno perfetto per un confronto impegnativo: il maestro unico o plurimo, il grembiulino, il cinque in condotta, eccetera. Dieci deputati, cinque di là e cinque di qua, la ministra Gelmini al centro, fresca di parrucchiere. (Antonello Caporale su La Repubblica di martedì 30 settembre 2008). Sì, il primo pensiero è stato che della Scuola, e di tutto ciò che riguarda i nostri figli, gli onorevoli fannulloni che lunedì avessero preferito far vacanza se ne freghino alla grande... Ma poi abbiamo capito, e li abbiamo giustificati: anche noi ce ne saremmo rimasti a casa, pur di non vedere la graziosa testolina della Gelmini fresca di parrucchiere.

 

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Spike Lee (regista del film Miracolo a Sant’Anna): Mi dispiace se ho offeso i partigiani, ma non credo che all’epoca, qui come in Francia, tutti gli italiani amassero la Resistenza. I partigiani combattevano e poi si ritiravano sulle montagne, lasciando i paesi in balìa delle ritorsioni. (La Repubblica, martedì 30 settembre 2008). Poveri nazisti, ingiustamente accusati per più di mezzo secolo di crimini i cui veri colpevoli erano invece i partigiani. È proprio ora di un nuovo processo di Norimberga, questa volta a carico della Resistenza. Del resto, un Paese che permette ai Violante, ai Pansa, ai La Russa e agli Alemanno di sputare sulla sua Storia che altro può aspettarsi? Come minimo, che gli sciacalli di tutto il pianeta lo trattino come una terra di nessuno.

 

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Imprenditori italiani: Diventa sempre più corposo il fascicolo della Procura di Crotone sullo smaltimento illegale di rifiuti tossici provenienti dallo stabilimento metallurgico Pertussola Sud e utilizzati come materiale edile in 18 aree di costruzione, fra cui quelle di tre scuole... (La Repubblica, martedì 30 settembre 2008). Facile prevedere che in Italia la crisi immobiliare sarà più lunga e più grave che nel resto del mondo: chi, infatti, vorrà rischiare la vita andando a vivere in una casa che potrebbe avvelenarlo giorno per giorno? Meglio mettere i figli in una capanna di fango e merda, che in mezzo al cemento di questa gente.

 

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Mondo di oggi: Francia, cecchino da fuori del carcere uccide detenuto durante l’ora d’aria. (Titolo de La Repubblica di martedì 30 settembre 2008). Tra poco, visto che nelle “moderne” società di destra gli individui più pericolosi sono fuori, le persone per bene si sentiranno molto più al sicuro dentro. Purché le recinzioni siano a prova di cecchino.

 

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