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Libera Scuola di Umanità diretta da Luigi Scialanca

 

Meglio Ridere!

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

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la Pagina di Quelli che fanno Piangere... nel mese di febbraio del 2009!

 

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Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

In questa pagina raccogliamo le parole di chi vorrebbe farci piangere.

E cerchiamo, invece, di riderne.

Torna spesso: troverai sempre delle novità, perché questa è gente che una ne pensa e cento ne dice! E se vuoi segnalarci qualche perla che ci è sfuggita...

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(su) Maurizio Sacconi (ministro del Welfare e della Sanità): La procura di Trieste sta allestendo il tribunale ministeriale per decidere sul rinvio a giudizio di Maurizio Sacconi, indagato per “violenza privata aggravata” sulla clinica Città di Udine, la prima che si era offerta di accogliere Eluana Englaro in Friuli. (La Repubblica, sabato 28 febbraio 2009). Violenza privata? Per ora, solo presunta. E comunque il Sacconi, anche se sarà dimostrato che l’ha tentata, potrà sempre invocare le attenuanti sostenendo che non è riuscito a portarla fino in fondo: si sa, infatti, che i presunti violentanti (privati o pubblici che siano) son sempre anche dei presunti impotenti.

 

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Le belle facce dell’aggressione vaticana ai Diritti Umani sanciti dalla Costituzione: Javier Lozano Barragan

Le belle facce dell’aggressione vaticana ai Diritti Umani sanciti dalla Costituzione: Javier Lozano Barragan.

 

Javier Lozano Barragan (dipendente di Joseph Ratzinger col grado di cardinale presidente del pontificio consiglio per gli Operatori sanitari): Se Beppino Englaro ha ammazzato, allora è un omicida. (La Repubblica, sabato 28 febbraio 2009). Pare che il Barragan non conosca il congiuntivo né il condizionale. Di tutto cuore, dunque, gli doniamo un esempio di come si sarebbe dovuto esprimere (ma con altre parole, poiché ci ripugna ripetere le sue bestemmie contro l’Umanità): Noi non sappiamo se il Barragan abbia detto una stronzata o meno. Sappiamo, tuttavia, che se il Barragan l’avesse detta, allora sarebbe uno stronzo.

 

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(su) Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, sindacalisti gialli che stanno trasformando la Cisl e la Uil in (lucrose?) agenzie di (bassi?) servizi governative: Prima salta la trattativa perché i rappresentanti della Cgil, non convocati, si sono presentati lo stesso. Poi, nel pomeriggio, all’insaputa dell’organizzazione guidata da Epifani, Cisl e Uil firmano l’accordo per gestire la ristrutturazione degli uffici dell’Agenzia delle Entrate in Piemonte. Primo caso in cui un sindacato confederale, che nell’ente ha raccolto il 27% dei voti, viene escluso da un tavolo. (La Repubblica, venerdì 27 febbraio 2009). Bisogna anche capirli, i poveri Bonanni e Angeletti: dividere una torta in due parti, per gente i cui studi lasciarono probabilmente molto a desiderare, è assai più facile che dividerla in tre.

 

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(su) Roberto Maroni (leghista, ministro degli Interni): Nel disegno di legge sulla sicurezza, approdato alla Camera, sarà inserito un emendamento che prevede l’obbligo di un documento d’identità anche per i minori di 14 anni: lo ha annunciato il ministro degli Interni, Roberto Maroni. (La Repubblica, venerdì 27 febbraio 2009). Distrutta la Scuola, sanno bene che si ritroveranno migliaia di ragazzini allo sbando in tutte le strade d’Italia...

 

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Joseph Ratzinger (papa): Il crollo delle grandi banche americane mostra quello che è l’errore di fondo: l’avarizia e l’idolatria del denaro che oscurano il vero Dio; ed è sempre la falsificazione di Dio in Mammona che ritorna. (La Repubblica, venerdì 27 febbraio 2009). Come in un gioco de La settimana enigmistica, qualcuno si è divertito a rimescolare e capovolgere queste parole. Proviamo a rimetterle in piedi e in ordine: Il crollo delle grandi banche americane mostra quello che è l’errore di fondo: l’invenzione e l’idolatria di Dio che oscurano il valore dell’essere umano; ed è sempre la falsificazione dell’umano in essere inferiore (alla divinità) che ritorna: se Dio non ci fosse, se nemmeno Dio ― cioè ― potesse essere considerato più importante degli Uomini, delle Donne, dei Bambini, come potrebbe esserlo il vil denaro? Perfino noi preti, ci scommetto, se perdessimo Dio, la finiremmo di essere così legati ai miliardi dell’8 per mille, alle nostre banche e all’immenso patrimonio immobiliare che abbiamo accumulato nel corso dei secoli (e in Italia, in particolare, dal 1929 a oggi.)

 

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Severino Poletto (dipendente di Joseph Ratzinger col grado di cardinale arcivescovo di Torino) e tutti i vescovi piemontesi: Siamo amareggiati per la scelta de La Stampa di intervistare il teologo svizzero Hans Küng, assai critico verso Benedetto XVI, proprio mentre la Chiesa torinese è impegnata nella preparazione di una nuova Ostensione della Sindone nel 2010, e si prepara in quell’occasione ad accogliere con entusiasmo il Santo Padre. (La Repubblica, venerdì 27 febbraio 2009). Stipendiato da uno Stato estero prepotente, il Poletto attacca la libertà di espressione sancita dalla Costituzione della Repubblica italiana? Bene: seguendo il suo esempio, anche noi ci dichiariamo amareggiati per le aggressioni ai Diritti Umani che gli individui come lui mettono in atto proprio mentre la miglior parte della Nazione italiana è impegnata in una nuova Resistenza morale e civile.

 

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Silvio Berlusconi: Io ti ho dato la tua donna. Canal+ traduce il labiale e svela la battuta di Berlusconi: gaffe del premier con Sarkozy. (Titolo de La Repubblica di venerdì 27 febbraio 2009). Non l’ha mica detto sul serio, povero Berlusconi. Il fatto è che voleva verificare se le profferte d’amicizia e di stima del presidente francese nei suoi confronti erano sincere. E lo erano, non c’è dubbio, o il Sarkozy avrebbe rimesso anche lo stomaco, insieme al contenuto del medesimo, al pensiero di averla avuta dopo di lui. (Il Berlusconi in seguito ha smentito la ricostruzione delle sue parole proposte dalla tv francese. E noi crediamo sempre alle smentite del Berlusconi: chi, infatti, conosce meglio del Berlusconi il valore di ciò che esce dalla bocca del Berlusconi?)

 

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(su) Roberto Maroni (ministro degli Interni) e le squadracce legalizzate chiamate ronde: Giuridicamente non ci sono dubbi: la norma, per come è scritta, lascia la possibilità di un finanziamento privato delle ronde. Le associazioni di cittadini, riconosciute dall’articolo 18 della Costituzione, possono infatti chiedere contributi a chicchessia. Le ronde potranno dunque rivolgersi alla Confcommercio, Confesercenti, aziende e negozianti per chiedere finanziamenti. Il rischio è uno squadrismo pagato da quella parte della popolazione che non si sente sufficientemente protetta. Di più, si può finire per istituzionalizzare un rapporto mafioso: io ti proteggo, tu mi paghi. Per lo Stato di diritto è il primo passo verso l’abisso. (Stefano Merlini, costituzionalista, su La Repubblica di giovedì 26 febbraio 2009). Non c’è dubbio: è un’infamia. Ma ha anche un lato positivo: finalmente si potranno distinguere con assoluta precisione gli esercizi commerciali dei mascalzoni da quelli delle persone per bene. E boicottare solo i primi.

 

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Renato Brunetta (ministro per la Funzione pubblica e l’Innovazione): I dipendenti pubblici saranno chiamati a fare bene il loro lavoro: i bravi non avranno nessun problema (sic, invece di alcun, n.d.r.), i fannulloni invece dovranno fare qualche riflessione. (La Repubblica, giovedì 26 febbraio 2009). Quanti sono gli Statali per bene? Grazie al Brunetta, sarà facile appurarlo: tutti quelli che preferiranno trasformarsi in fannulloni piuttosto che esser chiamati bravi da uno come lui. (Quanto allo svarione, sarà voluto: questi individui hanno appreso alla perfezione l’arte di incorporare in anticipo, in quel che dicono, l’appiglio a cui attaccarsi per smentirlo l’indomani...)

 

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Mauro Moretti (amministratore delegato di Ferrovie) e Roberto Castelli (leghista, ex ministro della Giustizia, attualmente sottosegretario ai Trasporti): Stiamo per aprire la stagione del macchinista unico. Non intendiamo rinunciarci, e andremo avanti anche senza accordi (Mauro). Il doppio macchinista è solo un retaggio vetero-sindacale (Roberto). (La Repubblica, giovedì 26 febbraio 2009). Centinaia di chilometri in totale solitudine alla guida di treni che raggiungono i trecento all’ora? Non ci stupisce: un’azienda (e un regime) che fanno viaggiare i Pendolari come bestie, perché non dovrebbero lasciare i Macchinisti soli come cani? (Col rischio, poi, che qualche esaltato segua il loro cattivo esempio e prenda amministratori delegati e sottosegretari per dei maiali...)

 

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Certi “sindacalisti” visti dai lavoratori veri. (Che però probabilmente sottovalutano il numero dei denari...) (Foto tratta dalla rivista "left")

Certi sindacalisti visti dai lavoratori veri.

(Che però probabilmente sottovalutano il numero dei denari...)

(Foto tratta dalla rivista left)

 

(su) Maurizio Sacconi (ministro del Lavoro), Raffaele Bonanni (segretario della Csil) e Luigi Angeletti (segretario della Uil): (su) Maurizio Sacconi (ministro del Lavoro), Raffaele Bonanni (segretario Csil) e Luigi Angeletti (segretario Uil): Arriva lo sciopero solo “a maggioranza”, o dei lavoratori o dei sindacati. Per quanto limitato al settore dei trasporti, “è un cambiamento nella nostra tradizione costituzionale,” dice Tiziano Treu, senatore Pidì, giuslavorista, già ministro del Lavoro e dei Trasporti, “dove la titolarità del diritto di sciopero è sempre stata individuale”... Dietro le quinte, un accordo di massima tra Sacconi, la Cisl, la Uil e l’Ugl. (La Repubblica, giovedì 26 febbraio 2008). Il Bonanni, che parla del diritto di sciopero come di una roba da sinistra del ’900, col Sacconi va d’amore e d’accordo. A giugno del 2008, per esempio, quando quest’ultimo durante un comizio Governo-Cisl (!) attacca la magistratura, il Bonanni dimostra in qual conto egli tenga la libertà di espressione ordinando di “isolare” il compagno che lo sta fischiando. (Una settimana dopo, però, non dice una parola ai sindacalisti Cisl dell’Abruzzo e del Molise indagati per la sparizione di 20 milioni destinati dall’Unione Europea ad aiutare i giovani a inserirsi nel mercato del lavoro). Il 2 ottobre, in compenso ― secondo il segretario della Cgil Guglielmo Epifani ― il Bonanni e l’Angeletti si dichiarano disposti ad accettare un piano confindustriale che snatura il ruolo del sindacato, al quale verrebbero affidate, attraverso gli enti bilaterali, funzioni di servizio alle imprese: dalla gestione del collocamento, agli ammortizzatori sociali, fino alla certificazione dei rapporti di lavoro: un bel mucchio di soldi, insomma. E dopo poche settimane eccoli lì, sempre il Bonanni e lAngeletti, in piazza del Popolo a protestare con la Cgil contro i tagli alla Scuola e all’Università, ma già con la penna in mano per firmare, quella sera stessa, l’accordo separato con il governo sui contratti pubblici. Per poi cenare, al ristorante Loreto, con il ministro Giulio Tremonti. Cena ripetuta il 13 novembre a casa Berlusconi (esclusa anche questa volta la Cgil, ma presente e pimpante l’ineffabile Emma Marcegaglia, presidente della Confindustria, non ancora ribattezzata corvo dal ministro per lo Sviluppo Claudio Scajola) per brindare all’approvazione, da parte della Cisl e della Uil, della cosiddetta riforma contrattuale poi siglata a gennaio: un’operazione, scrive Eugenio Scalfari, che prevede una piattaforma al ribasso dei contratti nazionali, da recuperare nei contratti di secondo livello stipulati azienda per azienda, con esplicita esclusione di contratti “di filiera” riguardanti aziende di analoga struttura e produzione. Poiché il 95% delle imprese italiane sono di piccolissime dimensioni, ciò significa che per una moltitudine di lavoratori il contratto di secondo livello non ci sarà, mentre il contratto nazionale di base partirà con una decurtazione notevole. I lavoratori? Il Bonanni e l’Angeletti (e con essi i sindacalisti che li appoggiano) hanno ben altro in mente che i lavoratori: trasformare la Cisl e la Uil in potenti e danarose agenzie governative, ecco cosa gli preme. Tanto che il sincero odio di un Sacconi per la democrazia, la Costituzione e i diritti umani, paragonato a motivazioni come le loro, ci fa un figurone.

 

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il Pidì di Dario Franceschini: Gli emendamenti del Pidì sul disegno di legge sul testamento biologico sono una resa al fronte integralista. “Laicità”, infatti, significa che nessuna convinzione religiosa o morale viene imposta per legge da un gruppo di persone, per quanto ampio, alla totalità dei cittadini. E questo vale più che mai per ciò che è più proprio di ciascuno, la sua stessa vita e la parte finale di essa. Sulla propria vita può decidere solo chi la vive, e nessun altro. È questo l’abc della laicità che l’Europa tutta ha adottato in campo medico. Il disegno di legge Calabrò distrugge tale diritto: il testamento biologico diventa una beffa, e qualsiasi cosa abbia stabilito il cittadino, il sondino gli sarà messo in gola a forza. Ma purtroppo gli emendamenti proposti dal Pidì (primo firmatario Anna Finocchiaro) lasciano intatta la violenza anticostituzionale e disumana dell’articolo 2 comma 2, e aprono solo un modesto spiraglio rispetto a quella dell’articolo 5 comma 6. Non parliamo della cosiddetta “mediazione” di Rutelli, praticamente indistinguibile dal ddl della maggioranza. Libertà di coscienza? Ma se venisse presentato un disegno di legge che stabilisce la religione cattolica come religione di Stato,m proibisce il culto ai protestanti valdesi e obbliga gli Ebrei a battezzare i propri figli, sarebbe pensabile lasciare i parlamentari del Pidì liberi di votare secondo coscienza? O non sarebbe un elementare dovere, vincolante, opporsi a una legge tanto liberticida? (Appello allo “stimato onorevole Franceschini” firmato da Andrea Camilleri, Paolo Flores D’Arcais, Stefano Rodotà e Umberto Veronesi, La Repubblica, giovedì 26 febbraio 2009). I generosi firmatari di questo appello forse non hanno realizzato fino a qual punto il Pidì sia ormai ostaggio dei papisti che lo affollano. Eppure (tra le righe) lo descrivono bene: il partito è pieno di catto-ultracorpi, fra i dirigenti le donne e gli uomini di sinistra si contano ormai sulle dita di una mano, impazzano i fondamentalisti che mirano solo a smantellare la Costituzione per dar via libera alla teocrazia. Ma allora l’unica strategia possibile non è quella di scrivere appelli: è vedere il loro bluff e andarsene, lasciargli il partito e fondarne un altro. O sarà la fine non tanto per il Pidì ― e comunque ce ne importa poco ― ma per il Paese.

 

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(sull’) Ugl, sindacato ex (?) neofascista: Al sottosegretario agli Interni Nitto Palma e ai colleghi Ugl della Polizia chiediamo di poter affiancare le forze dell’ordine, nell’allontanare cortei ostili, oltre che con i mezzi tradizionali, anche con quelli aeroportuali. Per esempio, in caso di eventi estremi di violenza in piazza, con l’acqua a getto pieno del cannoncino di Dragon. Firmato: i vigili del fuoco dell’Ugl. P.s.: si allegano i dettagli della gita organizzata per domenica 3 maggio al sacrario (lo chiamano così, invece che bestemmiario, n.d.r.) della Repubblica di Salò di Ponti sul Mincio e al cimitero militare tedesco sul lago di Garda. (La Repubblica, giovedì 26 febbraio 2009). Fors’anche perché non usi a esprimersi per iscritto in buon italiano, i sindacalisti” ex (?) neofascisti dell’Ugl non si son resi conti d’aver chiesto il permesso di puntare il cannoncino su sé stessi: i soli estremisti della violenza, oggi in Italia, insieme alle squadracce di energumeni loro camerati che alcuni chiamano pudicamente ronde.

 

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Francesco Cicciobello Rutelli (esponente di rilievo della banda di papisti che attraverso il Pidì tiene in ostaggio la Sinistra italiana, a proposito della legge anticostituzionale e liberticida sul cosiddetto testamento biologico che il governo della Destra si appresta a varare): Incavolato, arrabbiato, amareggiato, questa incultura del sospetto è indecente... Porca miseria, c’è una posizione bulgara dentro il partito sul testamento biologico? La mia posizione è un delitto?... Non voglio passare per uno che strappa, rompe, divide e peggio persegue secondi fini e strategie politiche di scissione o che rispondano a poteri esterni alla politica, come ad esempio il clero. È intollerabile che le mie posizioni debbano essere strumentalizzate. Ogni posizione dev’essere legittima. (La Repubblica, mercoledì 25 febbraio 2009). Secondi fini, strategie politiche? Il Rutelli si tranquillizzi: nessuno lo ritiene capace di tanto. E se parla come un megafonino del papa, certo, non è perché risponda a poteri esterni alla politica, ma perché abita vicino a San Pietro, e l’aria che spira da casa Ratzinger gli entra per le orecchie nella testa e gli esce dalla bocca senza che lui se ne accorga. Non disponendo dell’organo che gli permetterebbe di accorgersene.

 

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“Beppe” Fioroni (ex ministro della Pubblica Istruzione, esponente di rilievo della banda di papisti che attraverso il Pidì tiene in ostaggio la Sinistra italiana, a proposito della legge anticostituzionale e liberticida sul cosiddetto testamento biologico che il governo della Destra si appresta a varare): Giustissimo che il Pidì abbia una linea prevalente, ma altrettanto sacrosanta la libertà di coscienza, vera, senza leggerci sùbito dietro tranelli e manovre... Come voterò? Non rispondo. Posso solo ricordare che per Eluana ero per la vita. (La Repubblica, mercoledì 25 febbraio 2009). Bella trovata, la libertà di coscienza. Degna di una testolina come quella del Fioroni. Buttare a mare la Costituzione? Me limpone la coscienza. Fare dell’Italia una flaccida appendice della teocrazia vaticana? Be’, sì, devo ubbidire alla coscienza. Distruggere dall’interno quel che resta dell’opposizione? Spiacente, non posso andare contro la coscienza... E il bello è che il Fioroni chiama coscienza quella che invece è la voce chioccia del Ratzinger che esce dalla sua capoccetta (non meno tonda che vuota) come dalla testona di legno del pupazzo di un ventriloquo.

 

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(su) Silvio Berlusconi e il suo governo di scassapaese: Nucleare, accordo con la Francia per costruire quattro centrali. (Titolo de La Repubblica di martedì 24 febbraio 2009). In quattro luoghi d’Italia (più i siti di stoccaggio delle scorie) quelli che hanno votato per il Berlusconi si preparino dunque a sentirsi come i Lampedusani leghisti, cioè fregati alla grande. Ma con un’importante differenza: con i migranti concentrati nei campi del Maroni si può almeno solidarizzare; con i radionuclidi del Berlusconi e dello Scajola è un po’ difficile.

 

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(su) Roberto Maroni (ministro degli Interni) e le sue squadracce: I City Angels battono le strade milanesi da 14 anni. Gli “assistenti civici” di Livorno sono invece pronti a debuttare in questi giorni... Decine sono le ronde già attive nei comuni del centro-nord. Il rischio? Le mani dei partiti sulla sicurezza. Una parte delle ronde ha infatti un colore politico: in testa sventolano le bandiere della Lega Nord, seguite da quelle di Aènne, Destra di Storace, Forza Nuova e Fiamma tricolore. “Il rischio di politicizzazione della sicurezza,” avverte l’Associazione nazionale dei funzionari di polizia, “è reale e ci riporta alla memoria tempi che credevamo superati”... Le prime? Le “Ronde padane” nate a Voghera nel 1997... Quanti sono i volontari padani? Numeri ufficiali non ce ne sono, ma Mario Borghezio, già dieci anni fa, parlava di 8.000 persone... “Non solo le ronde sono una maldestra surroga alla mancanza di turn over tra le forze dellordine,” sostiene Enzo Letizia, segretario dellAssociazione, “ma sono permeabili all’infiltrazione di organizzazioni criminali e possono nascondere tra le loro file delle squadracce di esaltati pericolosi. (La Repubblica, lunedì 23 febbraio 2009). Gratta il governo Berlusconi e troverai una miserabile combriccola terrorizzata e inetta, che cede a cani e porci perfino l’ordine pubblico come se fosse una patata bollente: una combriccola di atterriti e impotenti apprendisti stregoni, che stan facendo terra bruciata fin delle ultime responsabilità che la cosiddetta classe politica italiana era ancora disposta ad assumersi e preparano la strada a un vero regime nazista e razzista. Che prenderà a calci in culo anche loro.

 

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Filippo Penati (Pidì, presidente della provincia di Milano): La mia delibera da 250.000 euro per i sindaci che vogliono istituire le ronde? Per garantire maggior sicurezza ai cittadini, nel solco di quanto da anni stiamo facendo... È vero che lo Stato dovrebbe investire negli apparati, mentre taglia i fondi: ma noi che facciamo nel frattempo? Abbandoniamo i cittadini a sé stessi?... Il governo Prodi non varò certi provvedimenti proprio perché la sinistra critica si mise di traverso... Il tema della sicurezza deve uscire dall’ideologia, una buona volta. (La Repubblica, lunedì 23 febbraio 2009). Già. Ma chi è il finto “sinistro” Filippo Penati, il sinistro Penati? È l’individuo che il 14 maggio 2008, in una lettera al ministro degli Interni Roberto Maroni e per conoscenza allombra di ministro Marco Minniti, dichiarava (concedendosi anche il lusso di un miserabile gioco di parole): Nel territorio della provincia ci sono 23.000 rom, la crescita esponenziale dei fenomeni di illegalità che accompagna la loro presenza è un problema da risolvere nella sua globalità, non spostandolo semplicemente da un posto a un altro. Dev’essere chiaro l’obiettivo: in provincia zero campi; i rom non vanno ripartiti: bisogna semplicemente farli ripartire. Il sinistro Penati è l’individuo che il 14 giugno 2008 non solo giudicava i soldati in armi per le vie delle città un fatto positivo, ma addirittura si lamentava perché si trattava solo di una misura straordinaria. Il sinistro Penati è l’individuo che il 7 luglio 2008 affermava: Io non posso tollerare che a viale Jenner venga violata la legge. Il venerdì tutta la zona è invivibile. Migliaia di persone che pregano in strada sono un fatto che non si può più tollerare. Multe a chi intralcia il traffico e libertà di culto a chi può pregare all’interno. Il sinistro Penati, insomma, è una miserabile preda di guerra che la carovana della Destra si tira dietro legato a una corda molto corta, e intanto lo guarda incespicare e cadere nel fango e ride e sghignazza di lui ogni volta che il poveretto, per ingraziarseli, faticosamente si rialza e biascicando ripete i loro slogan. Il sinistro Penati, in altre parole, è una nostra umiliante vergogna.

 

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Dario Franceschini (a sinistra) a metà degli anni ’70 (da La Repubblica)

Dario Franceschini (a sinistra) a metà degli anni ’70 (da La Repubblica)

 

(su) Dario Franceschini (ex democristiano, attualmente segretario del Pidì): Nel ’73 i giovani di sinistra si appassionavano alle sorti del Cile e Dario Franceschini si presentava al liceo scientifico Antonio Roiti di Ferrara con Il Popolo, quotidiano della Democrazia cristiana, infilato nel taschino dell’eskimo. Un giorno glielo bruciarono...

(La Repubblica, lunedì 23 febbraio 2009). Bisognerebbe averli vissuti, quegli anni ― e non essersi poi rincitrulliti ― per farsi un’idea (non razionale, emotiva) di che tipo poteva essere uno che nel ’73 andava a scuola con Il Popolo in tasca. Dell’eskimo? Mah...

 

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Paolo Bonolis (presentatore televisivo): La tv è un genere preciso, i cui presupposti culturali e spettacolari sono condivisi da tutti coloro che la fanno. A dividersi e a contrapporsi sono le reti, le aziende. Ma le barriere qualche volta si superano. (La Repubblica, lunedì 23 febbraio 2009). Traduzione: Nessuno di coloro che fanno tv vi farà mai vedere qualcosa di diverso. Anzi: l’omologazione diverrà totale. Commento: ed è probabile che i meno stupidi si rendano addirittura conto che le tv, mostrando tutte la medesima immagine falsa del mondo, spingono milioni di donne, di uomini e di bambini a dubitare delle proprie percezioni della realtà. Cioè alla follia.

 

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(su) Maria Stella Gelmini (ministro della Pubblica Istruzione perché non discute mai gli ordini? Non è possibile. Ma allora perché?): Sparisce dalla scuola (minuscolo nel testo, n.d.r.) la I di informatica. Dal prossimo anno scolastico, infatti, il taglio delle cosiddette compresenze nella scuola elementare (ora primaria) e e la riduzione delle ore di Tecnologia nella media (secondaria di primo grado) renderà quasi impossibile l’insegnamento dei primi fondamenti di Informatica e Internet. (La Repubblica, lunedì 23 febbraio 2009). Con la Gelmini e i suoi padroni a dirigerla, è già tanto che la Scuola italiana non sia stata ancòra del tutto rasa al suolo. Coi nostri figli dentro.

 

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Eugenio Scalfari (sull’elezione di Dario Franceschini a segretario del Pidì): Nessuno meglio di un cattolico democratico può accollarsi la responsabilità di difendere la laicità dello Stato, la libertà dei cittadini e la loro eguaglianza di fronte alla legge anche se sostenendo questi principi ci si discosta dalle posizioni dei Vescovi e del Vaticano. (...) (Senza un Pidì forte) la sinistra sparirebbe in una palude di sabbie mobili lasciando senza rappresentanza politica una massa di ceti sociali privi di poteri di negoziazione e inchiodati a un rapporto perverso tra padroni e servi. (La Repubblica, domenica 22 febbraio 2009). Due sciocchezze. Una per ingannare (il cattolico miglior difensore della laicità!) l’altra per terrorizzare (o il Pidì o il diluvio!). La verità è l’opposto: noi siamo ora senza rappresentanza; e l’avremo solo quando scomparirà il perverso rapporto tra padroni e servi che il connubio tra cattolici e finti “sinistri” (chiamato Pidì) tenta di imporci.

 

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Dario Franceschini (ex dc, neosegretario del Pidì): È il momento della verità, non dell’emotività. (La Repubblica, domenica 22 febbraio 2009). Come se la verità sia solo di chi contrasta e controlla gli affetti. Più che altro, sarebbe il momento di farla finita con queste ideuzze da sacrestia.

 

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(su) le leggi razziali del governo Berlusconi-Maroni: I medici che segnaleranno all’autorità giudiziaria gli immigrati irregolari potranno essere sanzionati dagli Ordini professionali di appartenenza per aver violato il Codice deontologico. Lo ha deciso, all’unanimità, il Consiglio nazionale della Federazione degli Ordini dei medici. (La Repubblica, domenica 22 febbraio 2009). Ne siamo felici e orgogliosi. Attendiamo, ora, che su questo governo di nemici dei diritti umani e della democrazia si pronunci anche l’Ordine degli psichiatri.

 

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il Pidì di Dario Franceschini: “Bisogna scendere in piazza e dirlo: le ronde rischiano di favorire una svolta autoritaria,” urla dal palco ai piedi del Duomo il segretario della Camera del lavoro, Onorio Rosati. Ma è stato il sindacato, non i partiti di opposizione, a promuovere la manifestazione contro il pacchetto sicurezza. (La Repubblica, domenica 22 febbraio 2009). L’opposizione? Ma quella è da un pezzo che si oppone solo a noi.

 

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(su) Pierferdinando Casini: Tutto il progetto di Casini ruota intorno a un concetto semplice: la distruzione contemporanea di Pidì e Pidièlle, la fine del “falso bipartitismo” e la riaggregazione dei moderati di destra e di sinistra in un nuovo soggetto di centro: “I liberi e i forti sono dappertutto, la nostra ricerca deve essere a 360 gradi”. (La Repubblica, domenica 23 febbraio 2009). Bisogna esser grati a Pierferdy: descrivendo il suo “nuovo soggetto” ci svela senza falsi pudori ciò che il Pidì voleva (con il Veltroni) e tenterà ancora (con il Franceschini) di essere. Quanto meno, nelle intenzioni della banda di papisti che per mezzo del Pidì tiene in ostaggio la Sinistra italiana.

 

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Anna Finocchiaro (capogruppo dei senatori del Pidì, rivolgendosi a Dario Franceschini): Con questi voti fai la tua porchissima figura. (La Repubblica, domenica 22 febbraio 2009). Non c’è che dire: una vera signora. E allora ecco qui, in suo onore, una piccola ma porchissima antologia: Sulla legge sull’aborto ho molte cose che mi legano alla Binetti: una (porchissima?) mozione insieme si può fare (20 febbraio 2008). Il solo voto utile è quello (porchissimo?) al Pidì o al Pidièlle (28 febbraio 2008). Voglio prendermi cura della Sicilia come farebbe una (porchissima?) madre (questa fa venire i brividi, 2 marzo 2008). Sono d’accordo con Soro e con Franceschini sulla necessità di alzare la (porchissima?) soglia di accesso al Parlamento europeo (10 maggio 2008). Trovo inaccettabile che il (porchissimo?) Travaglio lanci accuse così gravi, come quella di collusione mafiosa, nei confronti del presidente del Senato Schifani (12 maggio 2008). Concedere agli ex capigruppo della Sinistra Vera il diritto di essere ascoltati nelle commissioni? In Parlamento non può rientrare dalla (porchissima?) finestra ciò che è uscito dalla (porchissima?) porta (16 maggio 2008). I nostri (porchissimi?) elettori sono seccati. “Ci risiamo,” ci dicono. Il Paese ha problemi più seri di cui occuparsi piuttosto che pensare ai processi del presidente del Consiglio (25 giugno 2008). Durante il dibattito sul lodo Alfano, la Finocchiaro accarezza allegramente la (porchissima?) leghista Rosy Mauro con tenace chewingum (23 luglio 2008). Non escludo di poter candidarmi a prendere il (porchissimo?) posto di Veltroni (28 novembre 2008).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Walter Veltroni: Telefona a Franceschini ― “Sei stato bravissimo!” dice ― e poi via, di corsa, ai funerali di Oreste Lionello. (La Repubblica, domenica 22 febbraio 2009). De mortuis aut bene aut nihil, dicevano gli antichi Romani. Noi, dunque, non parleremo male del testè defunto Oreste Lionello (come disse Petrolini: Io non ce lho con te; ce l’ho con quello vicino a te, che non ti butta di sotto) ma di coloro a cui piaceva. Che erano (e sono) tutti fascisti.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Giorgio Napolitano (presidente della Repubblica, già leader della destra del Pci ― clicca qui per le fonti ― già ministro degli Interni, già presidente per il governo Dini della Commissione per il riordino del sistema radio-televisivo): Austerity al Quirinale: Napolitano taglia le spese. Risparmi per sei milioni. (Titolo de La Repubblica, domenica 22 febbraio 2009). È una buona notizia: adesso il Quirinale ci costa solo il doppio di quel che costa ai Francesi l’Eliseo, e appena il quadruplo di quel che costa agli Inglesi Buckingham Palace.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Il nuovo padrone di Mariastella Gelmini: Roberto Cota, capogruppo leghista alla Camera.

Il nuovo padrone di Mariastella Gelmini:

Roberto Cota, capogruppo leghista alla Camera.

 

Roberto Cota (capogruppo leghista alla Camera): Individuiamo nel 20% il tetto massimo di presenza di studenti stranieri per classe. Spetterà alla Gelmini adottare un atto amministrativo con cui fissare già dal prossimo anno scolastico questo tetto e istituire poi le classi d’inserimento. (La Repubblica, sabato 21 febbraio 2009). Ora che il Berlusconi e il Tremonti hanno finito di addestrarla, la Gelmini è diventata la serva di tutti: il primo che passa ordina, e lei ubbidisce. Ehi, Mariastella, un po’ di dignità!

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) la banda di papisti che dall’interno e dall’esterno sta distruggendo la “sinistra” italiana: Sulle colline di Todi si ritrovano ― chiamati dalla fondazione Liberal di Adornato e dallUddiccì ― tutti i democristiani, i centristi, i discepoli del “nuovo conio”, insomma tutti quelli che sognano la scomposizione delle attuali alleanze, la fine del bipolarismo e la nascita di qualcosa di nuovo. E quassù, stipati in una sala stracolma, si annusano, si coccolano: “Siamo come le rondini che si radunano prima della grande migrazione,” pennella Rocco Buttiglione. Ciriaco De Mita, seduto in prima fila, li ascolta tutti e se li mangia con gli occhi: “Il Pidì è finito,” sentenzia soddisfatto, e lascia la sala sotto braccio con il giovane Letta. Poi arriva Francesco Rutelli, e Casini lo accarezza sulle guance. (La Repubblica, sabato 21 febbraio 2009). Parole chiave: “stipati”, “si annusano”, “se li mangia con gli occhi”, “sotto braccio”, “lo accarezza”: vizi contratti nelle sacrestie, pratiche disgustose e incancrenite che diffondono come un contagio, e per mezzo delle quali, strusciamento dopo strusciamento e leccata dopo leccata, si costituiscono in un branco apparentemente festoso, scodinzolante, ma in realtà pronto ad avventarsi e a dilaniare.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) la Chiesa cattolica ai tempi del Ratzinger: Il vescovo che nega la Shoah, il lefebvriano Richard Nelson Williamson, ha dieci giorni per lasciare l’Argentina. Gliel’ha ordinato il ministro degli Interni. E se non lo farà, verrà espulso. (La Repubblica, venerdì 20 febbraio 2009). Improbabile che la cosa lo preoccupi: sa bene che a casa Ratzinger un piatto di minestra lo rimedia sempre.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Silvio Berlusconi: La nazionalizzazione delle banche è tra le ipotesi su cui ci stiamo esercitando. (La Repubblica, venerdì 20 febbraio 2009). Se il Berlusconi fosse uno stupido, avrebbe detto queste parole senza rendersi conto di danneggiare le banche, i clienti, i dipendenti e gli azionisti. Se il Berlusconi fosse un malfattore, avrebbe detto queste parole per lucrare sull’ulteriore calo del valore delle azioni delle banche che con esse ha provocato. Ma siccome il Berlusconi non è uno stupido né un malfattore, è evidente che queste parole non le ha dette.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Giulio Tremonti (ministro dell’Economia): Le regole contabili degli ultimi dieci anni sembrano inventate da Bin Laden per distruggere il capitalismo. (La Repubblica, venerdì 20 febbraio 2009). Mentre il Tremonti non era al governo, non era ministro dell’Economia e non giocherellava con la sua finanza creativa”. O, se c’era, non capiva un’acca di quel che stavano combinando i “Bin Laden” della destra repubblicana negli Stati Uniti, i “Bin Laden” della finta “sinistra” laburista in Gran Bretagna e i “Bin Laden” della destra berlusconiana in Italia. O, se lo capiva, era d’accordo coi “Bin Laden”. O, se non era d’accordo, era solo una marionetta. (C’è l’imbarazzo della scelta...)

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Roberto Maroni (ministro degli Interni) e sulle squadracce chiamate ronde: L’idea non piace ai sindacati di polizia, che in un appello unitario (Siulp, Silp-Cgil, Siap-Anfp, Ugl, Consap-Italia sicura, Coisp) a Napolitano esprimono “massima preoccupazione, perché lo Stato sta rinunciando a una sua funzione irrinunciabile, la gestione della sicurezza”. (La Repubblica, venerdì 20 febbraio 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Giulio Tremonti (ministro delle Finanze): Duecento miliardi sottratti al fisco. Le Finanze: problema enorme, in testa ristoranti, commercio e servizi personali. (Titolo de La Repubblica di giovedì 19 febbraio 2009). Pensa quante belle cose si potrebbero fare con tutti quei soldi. Cose grandi, come restituire ai Bambini e ai Ragazzi italiani una Scuola degna di un Paese che non odia i propri figli; e cose piccole, come illuminare bene i parchi pubblici e collocarvi qualche telecamera. Ma contro gli evasori fiscali, che sono i peggiori ladri e nemici della Nazione, nessuno organizza ronde. Chissà perché. Forse perché le ronde sono di destra, e gli evasori anche.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Silvio Berlusconi: Non farò come quel dittatore argentino che eliminava gli oppositori portandoli in aereo con un pallone, poi apriva lo sportello e diceva: c’è una bella giornata fuori, andate un po’ a giocare... Fa ridere, ma è drammatico. (La Repubblica, giovedì 19 febbraio 2009). Fa ridere chi? Solo i boia capaci di ridere dei massacri.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

il Pidì senza più il Veltroni: L’opposizione dovrebbe far chiarezza al proprio interno, perché ancora fino a pochi mesi fa l’idea che la giustizia seguisse naturalmente la liberalizzazione e la deregolamentazione era un principio portante del programma dei democratici. (Nadia Urbinati su La Repubblica di giovedì 19 febbraio 2009). Primi effetti positivi della “scomparsa” del Veltroni: qualcuno ritrova il coraggio di dire pubblicamente ciò che ai finti “sinistri” non piace udire. Bello, eh, riassaporare la libertà di espressione?

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Roberto Maroni (ministro degli Interni): Riguardo alle ronde, il moltiplicarsi di iniziative spontanee deve indurre governo e Parlamento a regolare il fenomeno, per stabilire i confini e i termini in cui l’attività si può svolgere, sotto il controllo del prefetto, della polizia, del sindaco. (La Repubblica, giovedì 19 febbraio 2009). E bravo il tastierista-leghista-ministro col fazzoletto verde nel taschino: le “iniziative spontanee”, quando “si moltiplicano”, basta “regolarle” e tutto va a posto. Ora, dunque, dobbiamo solo sperare che non si “moltiplichino” troppo e “spontaneamente” anche gli stupri, altrimenti il Maroni legalizzerà anche quelli...

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Claudio Scajola (ministro per lo Sviluppo): I centri studi come quello di Confindustria si compiacciono di diffondere pessimismo, rivedendo sistematicamente al ribasso di mezzo punto percentuale le stime effettuate dagli istituti internazionali. Finiamola con questi corvi che passano per strada. (La Repubblica, giovedì 19 febbraio 2009). L’individuo che da ministro degli Interni chiamò rompicoglioni Marco Biagi (che gli chiedeva di essere protetto dalle Brigate Rosse che di lì a poco lo assassinarono) da ministro per lo Sviluppo dà del corvo al centro studi della Marcegaglia. Non solo: il governo risponde picche anche alla richiesta degli industriali di rimpinzarsi per un anno coi Trattamenti di fine rapporto dei lavoratori. Insomma: la gentile signora, che tanto si è spesa per il governo, è servita. E il governo, in cambio delle sue prestazioni, non le lascia neanche il Tfr sul comodino.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

La teocrazia italiana è in marcia. Ma per fortuna marcia seduta.

La teocrazia italiana è in marcia. Ma per fortuna marcia seduta.

 

Silvio Berlusconi: Le relazioni tra il Vaticano e il leader del centro-destra sono al massimo: “Assoluta identità di vedute,” dichiara Berlusconi, “da parte di tutti i rappresentanti della Santa Sede c’è un riconoscimento entusiasta che mai si era verificato un clima come quello attuale, con la soluzione di praticamente tutti i problemi. (La Repubblica, giovedì 19 febbraio 2009). Orfani di Bush, e con il Gelli ormai troppo vecchio, “affiliarsi” al Ratzinger deve sembrar loro l’unica via d’uscita dal terrore che li attanaglia da tutta la vita.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Walter Veltroni (ex liquidatore fallimentare del Pidì): C’è da battere l’egemonia nella società di Berlusconi, che con i suoi mezzi ha stravolto il sistema di valori e ha costruito un sistema di disvalori contro i quali bisogna combattere con coraggio. (La Repubblica, giovedì 19 febbraio 2009). Peccato che i “disvalori” non siano stati prodotti solo dal Berlusconi. Ci sono anche quelli del Violante (con i suoi ragazzi di Salò paragonati ai partigiani), del Rutelli e di tutti i baciapile della finta “sinistra” (con le loro genuflessioni a papi e vescovi), del D’Alema e del Fassino (con le loro telefonate ai banchieri), del Fioroni (con i suoi tagli alla Scuola pubblica e finanziamenti alle scuole private), e del Veltroni più di tutti gli altri messi assieme (con la sua equidistanza tra lavoratori e sfruttatori, per fare solo un esempio). Ma si potrebbe continuare a lungo...

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Le belle facce della finta “sinistra” all’incenso: Linda Lanzillotta.

Le belle facce della finta “sinistra” all’incenso: Linda Lanzillotta.

 

Linda Lanzillotta (ombra di ministro del Pidì, rutelliana, componente di spicco della banda di papisti che tiene in ostaggio l’intero partito): Bersani si è proposto come leader di sinistra, di un partito collaterale al sindacato. Il Pidì invece deve essere un partito forte, autonomo, lontano dalle logiche del secolo scorso. (La Repubblica, giovedì 19 febbraio 2008). Lei e quelli come lei, infatti, sono per le logiche del millennio scorso. Anzi: di due millenni fa.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Giorgio Napolitano (presidente della Repubblica, già leader della destra del Pci ― clicca qui per le fonti ― già ministro degli Interni, già presidente per il governo Dini della Commissione per il riordino del sistema radio-televisivo): Napolitano ha nominato alla Corte costituzionale Paolo Grossi: un giurista puro, cattolico, vicino al Vaticano, che insegna Storia del diritto medievale e moderno all’università Suor Orsola Benincasa di Napoli ed è stato giudice del Tribunale ecclesiastico regionale etrusco e professore onorario della Pontificia universidad catolica del Perù... Una nomina che Berlusconi ha accolto con soddisfazione: “È una scelta apprezzabile ― ha sùbito messo in chiaro il premier, ― una scelta che condivido”. (La Repubblica, mercoledì 18 febbraio 2009). Certo che il Berlusconi apprezza e condivide: la scelta del Capo dello Stato, infatti, riduce fin quasi a zero le probabilità che la Corte giudichi incostituzionale il cosiddetto lodo Alfano, che ha messo lui, il Napolitano, lo Schifani e il Fini al di sopra della legge e di tutti i cittadini italiani. Ma scommetteremmo che anche al Ratzinger non sia affatto dispiaciuta...

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Silvio Berlusconi: Mills fu corrotto da Berlusconi: condannato a 4 anni e 6 mesi. Il tribunale: all’avvocato 600.000 dollari per dire il falso. Ma Berlusconi, protetto dal lodo Alfano, non ha potuto essere processato insieme a lui. (La Repubblica, mercoledì 18 febbraio 2009). Interessante questione giuridica: il fatto che un tribunale abbia sentenziato che il Mills è stato corrotto, per testimoniare il falso, da un soggetto che non può essere processato, ci autorizza o no, d’ora in poi, a chiamare un corruttore il soggetto che non può essere processato?

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) lo Stato di Israele: The Australian, quotidiano on line, sospetta che dietro la strana, improvvisa morte di Ardeshir Hassanpour, 44 anni, che lavorava nella centrale atomica di Isfahan ed era uno dei maggiori scienziati iraniani, vi sia il Mossad, l’agenzia di controspionaggio israeliana. Il Daily Telegraph aggiunge, citando un ex agente della Cia, che quello di Hassanpour non sarebbe l’unico caso. (La Repubblica, mercoledì 18 febbraio 2009). Seguendo l’esempio dell’Iran, che condannò a morte lo scrittore Salman Rushdie, Israele condanna a morte gli scienziati iraniani? Cambierebbe la tipologia dei condannati, ma ne risulterebbe confermata la natura assassina delle teocrazie. (E quella vaticana, dopo Giordano Bruno, con chi se la sarà presa?... Con Roberto Calvi?... Con papa Luciani?...)

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Ezio Mauro (direttore de La Repubblica): Berlusconi si riconferma padrone del Paese, che tiene ormai in mano come una “cosa” di sua proprietà, tra gli applausi degli italiani (minuscolo nel testo, n.d.r.). L’Italia sta con Berlusconi. E come conseguenza, il Pidì va in frantumi.  (La Repubblica, mercoledì 18 febbraio 2009). Forse il signor Mauro usa scriverli a testa in giù, i suoi articoli, per far affluire il sangue al cervello. E dopo, quasi sempre, si dimentica di rimetterli in piedi. Proviamo a farlo noi: Il Pidì va in frantumi. Come conseguenza, mezza Italia non si sente rappresentata e sempre più si astiene. E l’altra metà fa vincere Berlusconi. Ecco, così non insulta l’intelligenza.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Gianni Alemanno (sindaco di Roma grazie a Francesco Rutelli): In consiglio comunale si completerà a breve liter per intitolare una strada a Bettino Craxi. Credo sia un doveroso riconoscimento e omaggio della capitale a uno dei più grandi leader della storia della Repubblica. (La Repubblica, mercoledì 18 febbraio 2009). Così sarà via Bettino ad aprire la strada a via Almirante e poi, chissà, a via Benito. Del resto, non fu lui ad aprire la strada al Berlusconi?

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Joseph Ratzinger (papa): I vescovi austriaci, convocati dal cardinale Schönborn dopo la decisione papale di nominare vescovo ausiliare di Linz il parroco reazionario Gerhard Maria Wagner, chiedono al Vaticano di imparare dagli errori del passato e rispettare le procedure nelle nomine vescovili. Ma soprattutto i vescovi chiedono un atteggiamento di “scrupolo e massima sensibilità”. (La Repubblica, martedì 17 febbraio 2009). I vescovi austriaci che accusano il Ratzinger di essere un papa di “pochi scrupoli e poca sensibilità”? Non c’è più religione.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Silvio Berlusconi e la sua ex assistente Deborah Bergamini: Approvato l’emendamento (alla legge che blocca le intercettazioni) che punisce con una condanna fino a tre anni i giornalisti che pubblicano i verbali degli ascolti destinati alla distruzione. L’emendamento è della deputata Deborah Bergamini, ex assistente del Cavaliere, ex responsabile dei palinsesti Rai, “vittima” poco più di un anno fa della pubblicazione dei verbali delle conversazioni tra Berlusconi e Saccà sulle “veline” raccomandate. (La Repubblica, martedì 17 febbraio 2009). Questo ci dispiace. Senza i verbali di quelle conversazioni, infatti, non avremmo mai saputo in quali condizioni era ridotto il Berlusconi quando il Veltroni, poche settimane dopo, gli restituì un’immagine da statista incontrandosi solennemente con lui per concordare la fine del governo Prodi.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Francesco Cicciobello Rutelli (capobanda, insieme al Fioroni, dei sequestratori papisti della “sinistra” italiana): Piacerebbe molto ad alcuni, ma il tema della scissione non esiste. È chiaro che non sono contento, abbiamo fondato il Pidì per contribuire a dargli un profilo. Ma per me c’è Veltroni, punto. L’ho appoggiato, lo appoggio, è fino in fondo il segretario del partito e deve farcela a portarlo nella direzione giusta. Anche se certe iniziative sono state sbagliate. (La Repubblica, martedì 17 febbraio 2009). Traduzione: Ohè, non facciamo scherzi: il Veltroni ci serve, è per mezzo suo che noi clericali teniamo al guinzaglio il partito; senza di lui, c’è di lui c’è il rischio che qualcuno venga a vedere il bluff e ci chieda di andarcene a quel paese (= la Città del Vaticano) davvero.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Paola Cilicio Binetti (senatrice del Pidì, benché fondamentalista cattolica, per esservi stata infiltrata ― grazie allabolizione delle preferenze concordata tra il Berlusconi e il Veltroni ― dalla banda di sequestratori papisti della “sinistra” italiana che fanno capo al Rutelli e al Fioroni): Tutti sapevamo che il Pidì nasceva da culture, anime diverse. Stiamo provando a resistere con la maggiore lealtà e schiettezza possibile, lo faremo fin dove si potrà arrivare. Laddove non dovesse essere più possibile, se i dirigenti riconosceranno che non ci saranno più spazi per la convivenza, allora ognuno andrà per la propria strada. (La Repubblica, martedì 17 febbraio 2009). L’idea che la Binetti creda davvero di avere una propria strada è irresistibilmente comica. Ma vada a cercarsela, vada: senza di lei, il suo cilicio, la sua Opus Dei e la sua spiacevolissima faccia da beghina, la finta “sinistra” italiana sarebbe molto meno finta.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Mariastella Gelmini (ministro della Pubblica istruzione): Ho appena visto sul TgLa7 immagini da terzo mondo. Genitori che, grazie alla “riforma” Gelmini, si sono visti costretti a passare tutta la notte davanti a una scuola romana, con i numerini in mano come dal salumiere, per poter iscrivere i figli con la formula del tempo pieno, in quanto, per i tagli operati, i posti disponibili sono pochissimi ma le richieste moltissime. (Da una lettera a La Repubblica di martedì 17 febbraio 2009). Che la Gelmini voglia ridurre l’Italia in condizioni da terzo mondo ci sembra francamente incredibile. La poverina si limita a ubbidire al Tremonti e al Berlusconi. Come salumiera della Scuola italiana, poi, le manca il fisico. Piuttosto, pelle e ossa comè, potrebbe far la parte della becchina.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Massimo Giannini (vicedirettore de La Repubblica): Con la vittoria in Sardegna, Berlusconi rinnova il mito del Leader Invincibile. (La Repubblica, martedì 17 febbraio 2009). Altri, invece, il mito del Leccadidietro Incomparabile.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Joseph Ratzinger (papa): Ha chiesto di dimettersi il nuovo vescovo di Linz, Gerhard Maria Wagner, designato da Benedetto XVI solo due settimane fa e al centro di forti polemiche perché considerato un sacerdote negazionista e omofobo. (La Repubblica, lunedì 16 febbraio 2009). Continuano i fallimenti, le figuracce e le marce indietro del Ratzinger. A quanto pare, seppellire il concilio Vaticano II non è così facile come crede lui.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Roberto Maroni (ministro degli Interni), Giulio Tremonti (delle Finanze) e soci: Taglio dei fondi sulla sicurezza: il ministero degli Interni blocca la riparazione degli automezzi della polizia. Dopo i tagli, infatti, le risorse per il 2009 sono appena sufficienti a rifornirsi di carburante. (La Repubblica, lunedì 16 febbraio 2009). La finta “sinistra” faceva lo stesso. Ma la Destra vuole eliminarle del tutto, le polizie, e sostituirle con le ronde. Che lavorano gratis. E ci provano pure gusto.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

sul Pidì di Walter Veltroni e la legge sul testamento biologico: Dal documento stilato da Marina Sereni, vice capogruppo del Pidì a Montecitorio, si evince che i democratici non solo avrebbero fatto proprie le convinzioni sostanziali dei teodem e di Rutelli, ma aperto la porta a un cedimento a quelle espresse dalla destra: a) durata di validità di 3-5 anni; b) obiezione di coscienza del personale medico-sanitario; c) il testamento non si applica quando il paziente versa in pericolo di vita immediato (ma tutti i malati in coma possono essere considerati in simile condizione); d) obbligo di somministrare al paziente i trattamenti ritenuti necessari, compresa l’idratazione e l’alimentazione artificiale, in assenza di espressa Dichiarazione anticipata di trattamento; e) Collegio sanitario che attesti fino all’ultimo lo stato di incapacità del paziente, con esclusione del medico curante. (La Repubblica, lunedì 16 febbraio 2009). Il potere di ricatto dei papalini del Pidì è ormai assoluto: se se ne vanno, benché minoranza, è la fine del partito, del Veltroni e di tutti gli ex dièsse; mentre loro, i papalini, nellUddiccì e nel Pidièlle hanno già le poltrone che li aspettano. La disperazione degli ex dièsse, in questo momento, è difficile perfino da immaginare ma non ci commuove, perché se la son voluta: la Sinistra li importunava, poverini, e si son consegnati ai Rutelli, ai “Beppe” Fioroni, alle Dorine Bianchi e alle Binetti.

 

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Giancarlo Gentilini (leghista, vicesindaco di Treviso): La sera di San Valentino ognuno faccia il proprio dovere: ho bisogno di bambini della mia razza, razza Piave, quella che deve comandare Treviso. (La Repubblica, lunedì 16 febbraio 2009). Il poveretto non è più in grado di prodursela lui, la sua bruttissima razza, e perciò chiede aiuto a chi ce la fa ancora. Speriamo che nessuno si faccia avanti. Se non altro, per lo schifo.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Le Forze dell’ordine”: “Stavo passeggiando per il corso del paese e parlavo al telefonino con mia madre, quando una pattuglia di polizia si ferma, due agenti scendono e uno inizia a colpirmi col manganello. Non capivo perché, chiedevo di smetterla, ma loro continuavano. Poi si sono fermati quando hanno capito che non ero la persona che cercavano, e mi hanno chiesto scusa dicendo che mi avevano scambiato per un extracomunitario fuggito dal centro d’accoglienza”. È il racconto di un pescatore di Lampedusa, Giuseppe Raffi, 36 anni, che è ricorso prima alle cure del piccolo ospedale dell’isola e poi, all’alba di ieri, ha preso un aereo per Palermo, dove all’ospedale Cervello gli hanno diagnosticato una lussazione alla spalla destra. (La Repubblica, domenica 15 febbraio 2009). Le Forze dell’ordine” fanno bene, il loro è un intento pedagogico: prima capiremo che siamo TUTTI extracomunitari, in questo Paese preda di razzisti e fascisti, e meglio sarà per noi.

 

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(su) la legge sul testamento biologico che la Destra sta cucinando con i papalini della finta “sinistra”: Ognuno, ogni tre anni, dovrà depositare e ridepositare il testamento dal notaio accompagnato dal medico di famiglia. Ora, ogni medico ha circa 1.500 pazienti. Se anche solo un terzo decidesse di fare testamento, dovrebbe accompagnarne 500 dal notaio. In un anno, escludendo i festivi, farebbe quattro volte al giorno. E se un terzo degli Italiani volesse depositare le proprie disposizioni, ciascuno dei 4.729 notai dovrebbe redigerne in media centomila. (Ignazio Marino, La Repubblica, domenica 15 febbraio 2009). Il senatore Marino sbaglia: gli Italiani capiranno benissimo che un “testamento” impugnabile non vale un fico secco, e non lo chiederanno né al medico né al notaio. I medici non ci rimetteranno un soldo, i notai parecchi. Dunque la questione è: perché il governo Berlusconi prende in giro i notai?

 

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(su) Clemente Mastella: Mastella (ri) passa con Berlusconi. In cambio, avrà un seggio alle Europee. (La Repubblica, domenica 15 febbraio 2009). Il Veltroni lo usò per far cadere Prodi, ma il Berlusconi che se ne fa? La moglie?

 

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Raffaele Bonanni (segretario della Cisl, sullo sciopero e la manifestazione dei Metalmeccanici e degli Statali della Cgil contro il governo): Roba da sinistra del ’900. (La Repubblica, sabato 14 febbraio 2009). Siamo d’accordo col Bonanni: la sinistra del 2000, che sostiene la Destra e il padronato, la lasciamo tutta a lui. E a quelli come lui.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Dario Franceschini (papalino della finta “sinistra” e vicesegretario del Pidì, a proposito della manifestazione dei Metalmeccanici e degli Statali della Cgil contro il governo): Non sono andato in piazza perché serve l’unità di tutto il sindacato. (La Repubblica, sabato 14 febbraio 2009). Ha ragione: perché la Cgil ha lasciato la Cisl e la Uil sole col Berlusconi? Col Berlusconi ci doveva essere anche lei. A farselo mettere nel didietro dal Tremonti, dal Sacconi e dal Brunetta in cambio dei soldi degli ammortizzatori sociali bisogna che ci vadano tutte insieme, altrimenti poi i cittadini se ne accorgono...

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Dorina Bianchi (Pidì, papalina di area “Beppe” Fioroni, messa dal Veltroni al posto di Ignazio Marino nella commissione Sanità del Senato, che sta redigendo la legge sul testamento biologico): Vengo dallUddiccì, sono stata relatrice della legge sulla fecondazione assistita, sono unex teodem passata a Fioroni, in commissione ho votato il ddl Berlusconi sul caso Englaro e la settimana scorsa sono andata a Lourdes con monsignor Fisichella. E allora? (La Repubblica, sabato 14 febbraio 2009). La Bianchi progredisce. Ha lasciato l’Uddiccì per il Pidì, dando prova di un certo interesse, molto materialistico, per chi ce l’ha più grosso (il partito). Da teodem sè fatta fioroniana, e anche qui le dimensioni (adipose, se non cerebrali o genitali) devono aver giocato un ruolo. Si è avvicinata al Berlusconi, a cui le donne ― come tutti sanno ― basta che respirano, e anche assistite gli vanno bene. E che dire di questa scappatella a Lourdes col Fisichella, che porta la gonna, è vero, ma un certo qual fisichetto ce l’ha? Fra non molto, se continua così, Dorina vorrà sapere come nascono i bambini.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Joseph Ratzinger (papa): Papa Ratzinger chiede perdono agli Ebrei e annuncia il viaggio in Terrasanta: “Sto preparando la visita in Israele, terra sacra per i Cristiani e per gli Ebrei”... E il Vaticano chiede che i fedeli arabo-palestinesi possano recarsi alle celebrazioni papali senza esserne impediti da estenuanti controlli ai check point israeliani. (La Repubblica, venerdì 13 febbraio 2009). Dove due religioni già si dilaniano, lui va a schierare la terza. E, guarda caso, “dimentica” che Israele è “sacra” anche per i Musulmani. E, guarda caso, mette il becco perfino nei check point, i luoghi dove il rapporto fra Palestinesi e Israeliani è più rovente. Anche il Woytila andava laggiù ad aggravare la situazione. Ma lo faceva con maggiore intelligenza, e meno platealmente.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Finto “sinistro”...

Finto sinistro”...

...autentico destro.

...autentico destro.

 

“Beppe” Fioroni (ex ministro della Pubblica Istruzione, ora papalino a tempo pieno nella “finta” sinistra, a proposito delle proteste per la sostituzione, da parte del Pidì, del professor Ignazio Marino con la ex teodem Dorina Bianchi nella commissione Sanità del Senato che sta redigendo la legge sul testamento biologico): Dorina è della mia area, ma è stata votata all’unanimità, non capisco dov’è il caso (dice proprio così: dov’è, e ha fatto il ministro della Pubblica istruzione, n.d.r.). Perché io mi posso sentire rappresentato da chi non la pensa come me e non viceversa? Fra un po’ saremo alla stella di David... (La Repubblica, venerdì 13 febbraio 2009). La stella di David sotto il faccione di Fioroni? Povera stella... Al massimo, la stella di Negroni.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Francesco Rutelli ed Enrico Letta (papalini della finta “sinistra”): A Enrico Letta e Francesco Rutelli non piace la forte vicinanza del Pidì alla Cgil, soprattutto riguardo al mancato voto della riforma contrattuale. Non saranno dunque in piazza. Contraria alla manifestazione anche l’ala Pidì di origine cislina. (La Repubblica, venerdì 13 febbraio 2009). Perché stanno nel Pidì, questi servitorelli (ché chiamarli servi sarebbe fargli onore) del Ratzinger, del Berlusconi e di tutti i padroncini italiani (ché chiamarli padroni sarebbe fargli onore), dal momento che per loro neanche il Pidì e il Veltroni sono abbastanza di destra? La risposta ― se non si vuol pensare a dei tristi casi umani, del resto possibili ― è che hanno una missione da compiere, la definitiva distruzione di quel poco che resta della Sinistra italiana, e non torneranno all’ovile finché non l’avranno compiuta.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(sulla) “grande” manifestazione del Pidì a difesa della Costituzione: Emma Bonino aveva invocato un Circo Massimo dei laici, una grande chiamata di massa. Questa piazza, per scelta, è un’altra cosa. (La Repubblica, venerdì 13 febbraio 2009). E per mezza piazzetta Santi Apostoli (chi è di Roma sa che budello che è) il Pidì ha rischiato di far morire di freddo quel galantuomo novantenne di Oscar Luigi Scalfaro. Ma già: il Veltroni, pur di non irritare i papalini che lo tengono in sella, passerebbe anche sul cadavere di sua nonna.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Silvio Berlusconi, e Angelino Alfano: Secondo il CSM, la legge sulle intercettazioni bloccherà le indagini su omicidi e violenze. E imbavaglierà la stampa: il pubblico ministero non potrà parlare delle indagini, e i giornali non potranno riferire su un’inchiesta, neppure per riassunto, fino al termine dell’udienza preliminare. (La Repubblica, venerdì 13 febbraio 2009). Non tutto ciò che fa un governo che odia la democrazia viene per nuocere: almeno non dovremo più vomitare leggendo le disgustose conversazioni telefoniche del Berlusconi (e di altri come lui) su tutte quelle povere attricette.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Sandro Bondi (ministro dei Beni culturali): Quando ho visto Daniela lasciare il Grande Fratello ho provato tenerezza e partecipazione. (La Repubblica, venerdì 13 febbraio 2009). E pensare che noi cittadini paghiamo un intero ministero perché il Bondi versi qualche lacrimuccia davanti alla tv. Mentre basterebbe un fiasco di vino del più andante.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Maurizio Gasparri (ex neofascista, ex aennìno, attualmente pidiellìno e capogruppo del Pidièlle al Senato): A volte approviamo una legge e noi stessi facciamo fatica a capirla bene. (La Repubblica, giovedì 12 febbraio 2009). Chissà perché dice noi... Un nos maiestatis non saprà nemmeno cos’è... No, sembra proprio che non si renda conto, il Gasparri, che un comprendonio come il suo è unico perfino nel Pidièlle...

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(sul) Pidì di Walter Veltroni: Il Pidì sostituisce in corsa il suo “caposquadra” nella commissione Sanità del Senato, che sta discutendo la legge sul testamento biologico: il luminare dei trapianti Ignazio Marino deve lasciare il testimone a Dorina Bianchi, ex uddiccìna, ex teodem e ora vicina a “Beppe” Fioroni. (La Repubblica, giovedì 12 febbraio 2009). È comprensibile: Ignazio Marino, benché cattolico, non si prosternava faccia a terra ogni volta che sentiva nominare il Ratzinger. E questo suo comportamento da comunista ateo infastidiva i commissari della Destra e causava travasi di bile a Cicciobello Rutelli e a “Beppe” Fioroni. Mentre a Dorina Bianchi, quando sente la parola papa, hanno insegnato fin da piccola a scodinzolare.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Le belle facce della Destra più razzista dell’Occidente: Leo Siegel, leghista, denunciato per odio razziale

Le belle facce della Destra più razzista dell’Occidente: Leo Siegel, leghista, denunciato per odio razziale

 

(su) Roberto Maroni (ministro degli Interni): Ospite della comunità ebraica a un convegno sulle leggi razziali ― nel corso del quale ha detto tra l’altro che “in Europa non ci sono più le condizioni per il ripetersi di quanto avvenuto nel 1938” ― il titolare del Viminale si è visto recapitare da Gad Lerner la richiesta di rinvio a giudizio, per odio razziale nei confronti dei Rom e degli Ebrei, di un giornalista di Radio Padania Libera, Leo Siegel. (La Repubblica, giovedì 12 febbraio 2009). Di cosa ridiamo? Della stratosferica intelligenza del Maroni, è ovvio: perfino una grande mente come il Gasparri avrebbe capito che invitare proprio lui a parlare di leggi razziali ― e da parte della comunità ebraica, per di più! ― non poteva che essere una presa per i fondelli.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Renato Brunetta (ministro per la Funzione pubblica e l’Innovazione): Class action “light” nei servizi pubblici. Slitta l’azione collettiva per tutti i settori. E Brunetta non prevede risarcimenti. (La Repubblica, giovedì 12 febbraio 2009). I cittadini, così, dinanzi alle tirannie private, restano dei “nani”: una class action ad “altezza” di Brunetta.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Francesco Cicciobello Rutelli, Beppe Fioroni e tutti i papalini del Pidì: Francesco Rutelli vota la mozione del centrodestra, che ha riproposto ieri in Senato la norma sull’obbligo di idratazione e alimentazione artificiale. Lo seguono in quattro (Emanuela Baio, Lucio D’Ubaldo, Claudio Gustavino e Luigi Lusi) mentre altri venti cattolici del Pidì, tra cui Franco Marini, non si esprimono né a favore né contro, semplicemente non partecipano alla votazione... E domani, quando il Pidì scenderà in piazza in difesa della Costituzione, i cattolici, dice Fioroni, non ci saranno: avrebbero preferito che in piazza non si tornasse... Non solo: i parlamentari cattolici del Pidì si apprestano a dire sì alla proposta di legge della Destra sul fine vita: niente eutanasia, è ovvio. Ma anche nessuno stopo allalimentazione, mai. Nessuno potrà staccare la spina, cioè interrompere la dipendenza da un macchinario. E il documento bisognerà depositarlo dal notaio, rifarlo ogni tre anni e portarsi appresso ogni volta il medico di famiglia. Ma non sarà mai vincolante né obbligatorio per i medici che al dunque avranno in cura il paziente. (La Repubblica, mercoledì 11 febbraio 2009). Contro l’articolo 32 della Costituzione, (La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana), trenta papalini del Pidì si apprestano ad approvare la legge anticostituzionale del Pidièlle, che trasforma i cittadini italiani in sudditi della teocrazia vaticana: o il Pidì li espelle, o è loro complice. Complice, sia chiaro, di un colpo di Stato.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Romano Prodi (ex presidente del Consiglio): Strangolare la Binetti, Dini e quegli altri? Non ne valeva la pena. (La Repubblica, mercoledì 11 febbraio 2009). Se l’unica era strangolarli, certo che non poteva farlo. Ma un bel calcio in culo per ciascuno poteva darglielo benissimo.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Angelino Alfano (già segretario del Berlusconi, attualmente ministro di Grazia e Giustizia): Eluana è morta di sentenza. (La Repubblica, mercoledì 11 febbraio 2009). Ce l’ha un minimo di dignità, signor ministro? E allora si astenga dall’esibire così platealmente la sua rabbia: neanche i sequestratori comuni, quando le Forze dell’ordine riescono a liberare gli ostaggi, reagiscono con tanta mala grazia.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Roberto Maroni (ministro degli Interni): Dopo la norma Maroni, diminuiti del 20% gli irregolari nelle strutture sanitarie pubbliche. (La Repubblica, mercoledì 11 febbraio 2009). Quanti Migranti moriranno per non essere stati tempestivamente curati? Non lo sapremo mai. Domandarlo al Maroni? Servirà a poco: le sole vite da difendere, per lui e i suoi soci di governo, sono quelle dei loro poveri ostaggi in coma da anni.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Gianni Alemanno (ex neofascista, ex aennìno, attualmente pidiellìno, sindaco di Roma grazie a Francesco Cicciobello Rutelli): Il ministero della Pubblica istruzione dovrebbe fare una verifica su tutti i libri di storia e fare in modo che siano adottati solo i libri di storia completi di tutti gli aspetti, di tutte le vicende drammatiche del ’900, che comprendono anche la tragedia delle foibe. (La Repubblica, mercoledì 11 febbraio 2009). Noi, invece, non abbiamo bisogno che sia la Gelmini a verificare che l’Alemanno non ha mai neanche sfogliato un testo scolastico di storia: lo vediamo da soli. Almeno a quelli di suo figlio, però, un’occhiatina poteva darla.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Roberto Maroni (ministro degli Interni): Il soffio ringhioso di una politica miope e xenofoba sdoganato al Senato,” scrive Famiglia Cristiana. “E dire che Beppe Pisanu, ex ministro degli Interni con la schiena dritta, aveva messo in guardia circa quella brama di menare le mani”. Invece si è precipitata lItalia nel razzismo “con medici invitati a fare la spia e denunciare i clandestini, ronde paramilitari, registri per i barboni, prigionieri virtuali solo perché poveri estremi... Si mette a rischio lo Stato di diritto: la fantasia del cattivismo padano fa strame dei diritti di uomini, donne e bambini venuti nel nostro Paese in fuga da fame, guerre, carestie, in attesa di un permesso di soggiorno”. (Antonio Sciortino, direttore di Famiglia Cristiana, citato da La Repubblica, martedì 10 febbraio 2009). Abbiamo già avuto occasione di dire al signor Antonio Sciortino (che alcuni chiamano don) che le sue serenate non ci incantano: non accettiamo alleanze, nella difesa dei Diritti Umani, con esponenti di un’ideologia per la quale gli esseri umani sono creature inferiori (alla divinità). Si spreti, ché poi ne riparliamo.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Joseph Ratzinger (papa): In Germania lo scrittore Frido Mann, nipote di Thomas Mann, ha abbandonato per polemica la Chiesa cattolica: “Continuare ad apprtenere a una Chiesa il cui capo agisce in modo così cinico e spregiatore del genere umano sarebbe ipocrita”. (La Repubblica, martedì 10 febbraio 2009). Finirà che si arrabbiano i missionari: ma come, loro faticano tanto a radunare le pecorelle, e il pastore tedesco se le fa scappar via così, per non aver badato a quello che faceva?

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Angelo Bagnasco

Angelo Bagnasco

Javier Lozano Barragan

Javier Lozano Barragan

Tarcisio Bertone

Tarcisio Bertone

Romano Crociata

Romano Crociata

Severino Poletto

Severino Poletto

José Saraiva Martins

José Saraiva Martins

 

Dipendenti di Joseph Ratzinger col grado di cardinali e vescovi, in aperto disprezzo della Costituzione della Repubblica italiana e delle sentenze dei tribunali affermano che Eluana Englaro è stata assassinata. Delirio per delirio: perché non chiedono l’apertura di un’inchiesta anche sull’“assassinio” di papa Luciani nel 1978?

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Umberto Bossi: Il problema ora è che la gente potrebbe cominciare ad aver paura, potrebbe cominciare a temere che negli ospedali si possa morire per fame. (La Repubblica, martedì 10 febbraio 2009). Di fame? Negli ospedali, più che altro, la gente ha paura di finire nelle grinfie di chi è diventato medico a forza di raccomandazioni, o perché figlio di papà, o dopo essersi laureato nelle “università” private o telematiche tollerate (quando non sfacciatamente sponsorizzate) dai vari Moratti, Fioroni, Gelmini e compagnia tagliante. Altro che fame. Negli ospedali italiani si muore sì di fame, ma per la “fame” di soldi del canagliume politicante.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Sciacallo

Iena

(Con tante scuse ai veri sciacalli e alle vere iene)

 

Maurizio Gasparri (ex neofascista nellEmmesseì, poi aennìno, poi pidiellìno, ora capogruppo del Pidièlle al Senato) e Gaetano Quagliariello (forzaitaliota, ora pidiellìno e vicecapogruppo del Pidièlle al Senato): Ora peseranno le firme messe e le firme non messe. Questa è stata chiaramente eutanasia (Maurizio). Eluana non è morta, è stata ammazzata: noi non ci stiamo! (Gaetano) (La Repubblica, martedì 10 febbraio 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Gianfranco Fini (ex neofascista nellEmmesseì, poi aennìno, poi pidiellìno, ora presidente della Camera dei deputati): Gasparri è un irresponsabile che dovrebbe imparare a tacere, perché il rispetto per la massima autorità dello Stato dovrebbe animare chiunque, in particolar modo il presidente del gruppo di maggioranza numericamente più consistente. (La Repubblica, martedì 10 febbraio 2009). Il Fini l’abbiamo rivisto su Blob, l’altra sera, ghignare compiaciuto mentre una canea di scalzacani dava ripetutamente del buffone al presidente Oscar Luigi Scalfaro. Detto questo, se il Gasparri è un irresponsabile, chi se l’è nutrito in seno per una vita che cos’è?... Mannaggia, non ci viene la parola... Uno sprovveduto? No, uno sprovveduto no... Ma allora cosa?

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Enrico Mentana (conduttore televisivo): Mi dimetto dal mio incarico di direttore editoriale, Canale 5 non fa informazione”. Con poche parole rabbiose, Enrico Mentana reagisce in serata alla scelta di Mediaset di fronte alla morte di Eluana. C’è Vespa in onda su Rai1 in prima serata, da Mediaset gli si contrappone il solo Emilio Fede. Mentana e il Tg5 restano al palo, devono lasciare spazio alla seratona de il Grande Fratello. (La Repubblica, martedì 10 febbraio 2009). Fra tanti sciacalloni, è andato in bianco lo sciacallino.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Joseph Ratzinger (papa): Secondo padre Eberhard von Gemmingen, è in corso in Germania un esodo in massa dalla Chiesa cattolica. Tra l’altro, vuol dire che alla Chiesa verrà a mancare l’8 per mille di ogni cattolico che la lascia in nome del no al papa sulla riammissione del vescovo che nega la Shoah. Ma è tutta la Conferenza episcopale tedesca a chiedere l’esclusione di Williamson, e l’abate Werlen parla di “errore” del pontefice. Due terzi dei cattolici tedeschi, scrive Bild, ritengono che il papa tedesco abbia causato gravi danni con il perdono ai lefebvriani. (La Repubblica, lunedì 9 febbraio 2009). Al posto del Ratzinger cominceremmo a guardarci le spalle: per la sua scarsa professionalità, qualcuno potrebbe decidere di mandarlo a far compagnia a papa Luciani. Da “destra”, questa volta.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Barack Obama (e ci dispiace molto): Venerdì notte, per trovare una mediazione con una piccola pattuglia di repubblicani moderati, è stato necessario aumentare gli sgravi fiscali sacrificando gli investimenti per la ristrutturazione delle scuole: un modo per sfregiare Obama, che da sempre promette di risollevare l’istruzione pubblica. (La Repubblica, lunedì 9 febbraio 2009). Continuare ad abbassare le tasse ai ricchi (come se non l’avessero già fatto abbastanza Clinton e Bush, pompando denaro e disuguaglianza sociale fino a causare la crisi) a costo di far crollare le scuole sui bambini? Non verrà mica dalla servitù dell’uno o dell’altro, quest’Obama?

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Le belle facce dei papalini della finta "sinistra": "Beppe" Fioroni ed Enrico Letta.

 

I papalini del Pidì: Siamo favorevoli a un disegno di legge urgente che salvi Eluana (Paola Binetti, Emanuela Baio, Luigi Bobba e Marco Calgaro). Voterò a favore (Pier Luigi Castagnetti). Non sono un teodem ma voterò a favore per salvare una vita da una condanna a morte (Renzo Lusetti). Voterò a favore, anche se preferirei che il governo lo ritirasse (Enzo Carra). Consiglio Berlusconi di mettere l’emendamento nel “Milleproroghe”, così è legge già martedì (Roberto Di Giovan Paolo). (La Repubblica, domenica 9 febbraio 2009). Votare Pidì, se non verranno reintrodotte le preferenze, significa (e significherà sempre) votare anche per individui come questi, pronti a mettere l’Italia sotto le scarpette Prada di Ratzinger senza pensarci un attimo. Meditiamo, gente, meditiamo.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Silvio Berlusconi: Eluana è una persona viva, che ipoteticamente potrebbe anche avere un figlio. (La Repubblica, sabato 7 febbraio 2009). Solo uno zombie è capace di frasi del genere. E ad un morto vivente, in effetti, è comprensibile che quella della povera Eluana sembri vita.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Silvio Berlusconi: Se non ci fosse la possibilità di ricorrere ai decreti legge tornerei dal popolo e chiederei il cambiamento della Costituzione, che può essere scritta in modo più chiaro. E del resto è stata scritta sotto l’influenza sovietica. (La Repubblica, sabato 7 febbraio 2009). Possiamo star tranquilli: uno che conosce l’Italiano, la Storia e la Costituzione così bene, a riscriverla più chiara” ci metterà più di quanto gli resta da vivere.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(sui) razzisti italiani: Armato di bombe molotov, mazze e tanta rabbia, due anni fa era alla guida di una spedizione punitiva contro gli abitanti di un campo nomadi a Ponte Mammolo. E per questo fu arrestato. Ieri per lui sono di nuovo scattate le manette: la polizia lo ha sorpreso in un parco mentre molestava un ragazzino rom di dodici anni. (La Repubblica, sabato 7 febbraio 2009). E lui era quello alla guida” della spedizione punitiva. Figurarsi cos’erano quelli che gli andavano dietro. Roba da rivoltare tutto il quartiere in cerca di cadaveri di ragazzini. Rom.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Joseph Ratzinger (papa): Shoah, lo stop di papa Ratzinger: “Williamson deve chiedere scusa”. La Santa Sede: “Il pontefice non conosceva le sue posizioni”. (La Repubblica, giovedì 5 febbraio 2009). Delle due, l’una: o il Rtazinger, quando ha revocato la scomunica ai vescovi lefebvriani, non sapeva quello che faceva; o lo sapeva benissimo, ma adesso vuol nascondere la mano che ha tirato il sasso. Nel primo caso, possiamo ridere della sua professionalità (anche un papa deve averne una, e ce ne sono stati alcuni che ne avevano da vendere). Nel secondo, invece, dobbiamo accontentarci di ridere del suo coraggio.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(sul) Pidì di Walter Veltroni: Nel Pidì si apre anche il fronte Radicali. Questa volta sono gli ex Pippiì a chiedere di cacciar fuori i Radicali dal gruppo parlamentare. Antonello Giacomelli, capo della segreteria politica di Franceschini, fa partire una raccolta di firme tra i deputati: “Con le dichiarazioni in aula di Rita Bernardini, che ci ha accusato di essere ladri di democrazia e moralità pubblica, di denaro e di roba, e di volere il regime, si è chiuso il percorso con i Radicali che non doveva mai iniziare. Sono incompatibili con il Pidì, la rottura è irrimediabile”. Quindi, neppure a parlarne di metterli nelle liste democratiche per le elezioni europee. (La Repubblica, giovedì 5 febbraio 2009). Sottoposta a violentissimi insulti e a minacce fasciste, Rita Bernardini non solo non è stata difesa dal liquidatore fallimentare del Pidì, Walter Veltroni, ma continua a essere pesantemente attaccata da tutta l’ala più papalina e destrorsa della finta “sinistra”. Come riderne? Solo pensando che questa manica di insensati ha rotto i ponti con la Sinistra e stretto alleanze con Di Pietro e i Radicali (ma respingendo Marco Pannella) perché volevano finirla con la conflittualità permanente dentro una coalizione paralizzata dalla cultura dei no...

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Rosa Russo Iervolino (papalina del Pidì e sindaco di Napoli): La sfiducia a un Comune a mezzo mozione parlamentare non si era mai vista. È arrivata ieri, nel mirino la giunta di Napoli, ed è passata, alla Camera, coi voti di Pidièlle e Lega. La diretta interessata, Rosa Russo Iervolino, grida al “pasticcio istituzionale”. (La Repubblica, giovedì 5 febbraio 2009). Così impara a prosternarsi al Berlusconi “salvatore di Napoli dall’emergenza rifiuti”. Una “sinistra” buona solo a far da comparsa negli spot della Destra merita questo e altro.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Joseph Ratzinger (papa): Io non sono solita intervenire in questioni interne alla Chiesa” ha detto la cancelliera cristiano-conservatrice tedesca Angela Merkel. “Ma questa è una questione fondamentale. A mio avviso è questione fondamentale chiarire che la negazione dell’Olocausto non debba avere spazio. E l’impressione, dopo le decisioni del Vaticano, è che la negazione dell’Olocausto possa diventare un’idea accettabile. E i chiarimenti venuti finora in merito da parte del Vaticano sono stati insufficienti”... Secondo Hans Dietrich-Genscher, che fu ministro degli Esteri di Helmuth Kohl, i Polacchi potevano essere orgogliosi del loro papa Giovanni Paolo II, del suo contributo al mondo, ma mi chiedo se noi Tedeschi possiamo esser fieri di questo papa tedesco”... E una delle più autorevoli voci della Conferenza episcopale di Germania, il suo ex presidente cardinale Karl Lehmann, ha detto che “il perdono a un negazionista è una catastrofe per i sopravvissuti alla Shoah e per tutti. (La Repubblica, mercoledì 4 febbraio 2009). Povero Ratzinger: in Germania, politici, cardinali e vescovi lo trattano come un Ratzistinger. Deve accontentarsi dellItalia, dove invece son (quasi) tutti in ginocchio davanti a lui. E lui, guardandoli, sogghigna e sibila: “Oggi l’Italia, domani il Mondo.” Se il diavolo non ci mette la coda.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Silvio Berlusconi: Soru è un incantatore di serpenti, ha fallito in tutto. (La Repubblica, mercoledì 4 febbraio 2009). Magari lo fosse. Così potremmo sperare di veder presto il Berlusconi ridotto a guadagnarsi il pane facendo capolino da una cesta, in qualche viuzza di Calcutta, dimenando i sonagli per divertire i turisti.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Silvio Berlusconi, Walter Veltroni e il regimetto Destra-“sinistra”: La Camera approva, dopo poche ore di dibattito, la nuova legge che sposta in alto la soglia da scavalcare per portare un deputato in Europa: 517 sì su 542 presenti... E ciò che alla fine rimane impresso è la stretta di mano fra Walter Veltroni, Elio Vito e lo stesso Verdini e il commento del leader del Pidì: “Almeno una cosa insieme in questa legislatura l’abbiamo fatta”... A scatenare la furia di Rifondazione anche un ordine del giorno del Pidì, accolto, che permette al movimento di Vendola di presentare le liste senza raccogliere le firme... Una truffa, e anche un bel guadagno economico per l’accoppiata Veltroni-Berlusconi: “Capito cosa fanno?” spiega Riccardo Nencini. “Non solo tentano di strangolarci con lo sbarramento al 4%, ma rubano i soldi di chi si presenterà, raccoglierà voti anche in quantità significative ma non supererà la soglia. Si spartiscono il bottino: di democrazia e di finanza. (La Repubblica, mercoledì 4 febbraio 2009). La classe politica più vigliaccamente fifona che mai si sia vista in Italia. Al punto che poi, in realtà, neanche gli “sbarramenti” li rassicurano, e corrono tutti a inginocchiarsi davanti al papa. Cercando di farsi puntellare da lui, per grazia “divina”, il potere che hanno paura di vedersi togliere dalla sovranità popolare. Dai cittadini che hanno deluso.

 

 

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(su) Walter Veltroni (esecutore fallimentare del Pidì): Che ci fa Alemanno nel santuario gramsciano? Viene a portare la buona notizia: dopo una via crucis durata anni, il comune dona alla Fondazione Gramsci una nuova sede, sempre nel quartiere Portuense, adeguata al suo prestigio, con gli archivi sopra il livello del Tevere e non, come adesso, esposti all’umidità e separati dal corpo centrale. (La Repubblica, mercoledì 4 febbraio 2009). Al Veltroni, invece, quand’era sindaco lui, da un orecchio gli entrava e dall’altro gli usciva. Diceva Marx che la Storia, quando si ripete, si trasforma in una farsa. E infatti: se Antonio Gramsci fu esautorato (se non peggio) per l’inerzia (se non peggio) di un Togliatti, l’archivio Gramsci ha dovuto accontentarsi di star lì lì per sparire per l’indifferenza di un Veltroni.

 

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il regimetto Destra-“sinistra”: Aiuto. Il ministro degli Esteri Frattini ha lasciato Chantal. Ma non solo... Per chi non lo sapesse, Sgarbi ha diversi figli ed è in bolletta. Brunetta sta mettendo su casa con Titti. La Finocchiaro usa gli slip, a differenza di altre sue colleghe senatrici proficuamente passate al perizoma. Il ministro Matteoli si è intossicato con un riccio di mare. Alemanno sostiene che la croce celtica ce l’ha al collo anche Cossiga. La Gelmini ha festeggiato il compleanno in commissione. Da un po’ di tempo nell’aula di Montecitorio Paola Concia riceve occhiate assassine da una bella collega del centrodestra. L’onorevole Bocchino fa sempre irresistibili scherzi alle matricole. La Meloni ha smesso di fumare e in gioventù ha fatto anche la barista. Da adolescenti, Barbara D’Urso e l’ex presidente Villari si amarono. La moglie di Storace era inizialmente gelosa della Santanchè. D’Alema avrebbe pensato di acquistare un vigneto. Il figlio di Bossi, quello grande, ha fatto pace con il papà che gli aveva negato un soggiorno all’isola dei famosi. Bassolino ha sbagliato tintura. Dopo il corso, Bondi non ha più paura di volare. Il somaro della Brambilla, quando la sua padrona sta partendo per Roma, rompe in fragorosi ragli d’amore. E il cane di La Russa si agita e abbaia quando sente alla radio l’imitazione di Fiorello. (La Repubblica, mercoledì 4 febbraio 2009). Cos’è che fa più ribrezzo, in questo serraglio? Ammettiamolo: gli slip della Finocchiaro. E chi fa più pena? La povera Titti, che nella casa messa “sù” dal Brunetta dovrà star sempre piegata in due.

 

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Andrea Ronchi e Riccardo Mazzoni (pidiellìno-aennìno ministro per le Politiche europee e pidiellìno-forzaitaliòta parlamentare toscano, a proposito del boicottaggio delle merci provenienti dallo Stato di Israele): Dopo la proposta di boicottaggio dei negozi degli ebrei (minuscolo nel testo, n.d.r.) romani lanciata da un sindacato, ora dalla Toscana parte un’altra aberrante iniziativa. Mi aspetto che tutte le forze politiche e sociali reagiscano senza sottovalutare queste sortite antisemite (Andrea). Vorrei ricordare a questi signori che chiedono la lista di proscrizione per le merci con il codice a barre 729, quelle cioè fabbricate in Israele, che la loro è una proposta infame (Riccardo). (La Repubblica, mercoledì 4 febbraio 2009). Il più ignorante? Andrea, che crede che per diventare antisemiti basti boicottare le merci israeliane. Per uno che viene da un partito di ex nostalgici della Repubblica Sociale Italiana serva di Hitler, una faciloneria imperdonabile. Il più esilarante? Riccardo: con la sua veemente “protesta” ha rivelato a tutti il codice a barre delle merci israeliane. Grazie, Riccardo.

 

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(su) Massimo Ponzoni (già forzaitaliòta, ora pidiellìno, assessore regionale all’Ambiente della regione Lombardia): E invece Massimo Ponzoni non passerà alla storia per la tutela del paesaggio lombardo, ma per la condanna ad abbattere due villette abusive costruite su terreno agricolo non edificabile a Cesano Madeerno, in Brianza. (La Repubblica, mercoledì 4 febbraio 2009). Gente capace di mettere una Gelmini alla Scuola e un Sacconi al Welfare, chi volete che metta a vigilare sull’Ambiente? È già tanto che non spargano deliberatamente diossina, sulla Lombardia e sul resto d’Italia. Lasciatelo in pace, ’sto poveretto del Ponzoni: con le sue due villette fa tenerezza.

 

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Roberto Maroni (ministro degli Interni): Per contrastare l’immigrazione clandestina non bisogna essere buonisti, ma cattivi e determinati nell’applicazione delle leggi. (La Repubblica, martedì 3 febbraio 2009). Cattivo e determinato” il Maroni? Se il Bossi gli dà il permesso, forse. Se il Berlusconi lo dà al Bossi, forse. E se il Ratzinger lo dà al Berlusconi. Forse. Ma forse nemmeno. Perché poi bisognerà anche vedere se il Maroni ne è capace.

 

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Walter Veltroni: Episodi di intolleranza criminale come quello di Nettuno sono il frutto di predicazioni xenofobe, di un clima creato ad arte di odio e di paura. (La Repubblica, lunedì 2 febbraio 2009): Parla lui, che poco più di un anno fa, da sindaco di Roma, gridava all’emergenza Rumeni come se la Costituzione non stabilisse che la responsabilità penale è personale... Ma forse, nel dicembre del 2007, il Veltroni non ce l’aveva con i Rumeni. Forse ce l’aveva con Prodi. Caduto il quale, ed espulsa dal Parlamento la Sinistra, e regalata un’altra volta l’Italia alla peggior Destra dell’Occidente, il Veltroni (per il momento) non ha più bisogno di accoltellare a viso aperto una minoranza di Migranti per accoltellare alle spalle un governo.

 

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(su) Walter Veltroni: “Dovresti essere violentata tu e tua figlia, se ce l’hai”. Sono centinaia le mail minatorie e di insulti arrivate alla deputata radicale nel Pidì Rita Bernardini dopo che ha visitato in carcere i cittadini rumeni accusati dello stupro di Guidonia e riferito le loro accuse di essere stati sottoposti a maltrattamenti. <Molte di queste mail,> racconta, <usano un linguaggio che assomiglia a quello degli stupratori. E ho trovato insulti molto pesanti anche su Internet, nei forum dei quotidiani. Addirittura su Facebook è stato pubblicato il mio numero di cellulare e qualcuno ha scritto: “Presto troverò il tuo indirizzo”>. (La Repubblica, lunedì 2 febbraio 2008). L’altro ieri, quando la Destra l’ha pesantemente attaccata, il liquidatore fallimentare del Pidì Walter Veltroni non solo non l’ha difesa, ma a sua volta l’ha criticata. Come se far visita ai detenuti non fosse, oltre che un preciso diritto di ogni parlamentare, anche un suo dovere in un Paese come il nostro, dove una parte delle Forze dell’ordine ha spesso e volentieri dato prova di infischiarsene dell’articolo 13 della Costituzione, che impone che sia punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà. Pertanto, finché non avrà chiesto scusa all’onorevole Bernardini, riterremo il Veltroni corresponsabile di tutte le aggressioni che la stanno colpendo.

 

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(su) Silvio Berlusconi (presidente del Consiglio) e Angelino Alfano (già suo segretario, attualmente ministro di Grazia e Giustizia): Con la nuova legge sulle intercettazioni gli aguzzini di Nettuno non sarebbero stati intercettabili: quella legge è un regalo alla criminalità. (Titolo de La Repubblica, lunedì 2 febbraio 2009). Un regalo alla criminalità e al governo: ogni volta, infatti, che il vero autore di un crimine sarà irraggiungibile, il ministro degli Interni potrà imporre alle forze dell’ordine di dare in pasto ai mass media il primo disgraziato che passa, come fece il fascismo con Girolimoni. O un avversario politico. O una minoranza da additare al pubblico odio.

 

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(su) Mariastella Gelmini (ministro della Pubblica Istruzione perché al Tremonti serviva aiuto in casa? Certo che no. Ma allora perché?): I presidi delle scuole superiori alle famiglie: non abbiamo risorse. Corsi di recupero senza soldi: “Pagate professori privati”. Ricorsi al Tar contro i regolamenti della Gelmini. Informatica addio, scompare l’ora di informatica. (Titoli de La Repubblica di lunedì 2 febbraio 2009). Sottratti alla Scuola tutti i miliardi che potevano, il Tremonti e la sua colm (= la sua collaboratrice ministeriale, da non confondere con la sua colf) hanno abbandonato la nave. Del resto, il Fioroni e la Moratti fecero lo stesso. Ma la Gelmini è peggio: ché quelli, almeno, mentre la Scuola affondava, era fisicamente impossibile immaginarli passeggiare ad Arcore a braccetto col Berlusconi.

 

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(su) Joseph Ratzinger (papa): E intanto papa Ratzinger ha nominato come nuovo ausiliare della diocesi austriaca di Linz il prete ultraconservatore Gerhard Wagner: uno che si è scagliato contro i libri di Harry Potter definendoli “satanici” e che ha dichiarato che l’uragano Katrina “è stato la punizione divina per l’immoralità di New Orleans. (La Repubblica, domenica 1° febbraio 2009). Idea suggestiva, quella che le catastrofi siano punizioni divine dell’immoralità. Suggestiva, ma... come dire?... un po’ a doppio taglio. Vien subito da pensare, infatti, che la Chiesa debba essere stata estremamente immorale per meritarsi papa Ratzinger. Oppure ― idea ancor più suggestiva ― che “papa Ratzinger” in realtà sia ateo e faccia vescovi individui di quella risma per incrementare l’ateismo: chi, infatti, riuscirebbe senza conati di vomito a credere in un Dio che provoca catastrofi e ammazza la gente a casaccio, bambini compresi, per punire quattro immorali? (E che magari ― ’ndo cojo, cojo ― ne manca pure qualcuno?)

 

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Enrico Letta (margheritino del Pidì e nipotino di Gianni Letta del Pidièlle, a proposito della soglia di sbarramento del 4% alle elezioni europee): È sbagliato dare l’idea che siamo quelli che andiamo a pietire da Berlusconi un aiuto per essere più forti nel voto utile. (La Repubblica, domenica 1° febbraio 2009). Tranquillo, Enrico: nessuno penserebbe mai una cosa del genere. Sappiamo fin troppo bene che non ne avete alcun bisogno perché ormai col Berlusconi v’intendete con uno sguardo.

 

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il Pidì di Walter Veltroni: L’ex organo della Margherita, Europa, accusa l’Unità: l’Unità rimane oggi uno dei giornali più ostili al Pidì su piazza. Il partito di riferimento, quello trattato con i guanti, è un altro. Lo si evince, oltre che dalle frequenti interviste a Di Pietro, proprio dagli editoriali di Travaglio, inclementi con i democratici quanto amichevoli verso l’Italia dei Valori. (La Repubblica, domenica 1° febbraio 2009). Finalmente un po’ di chiarezza. Ora sappiamo che, secondo i “democratici” del Partito “democratico”, Marco Travaglio non dovrebbe scrivere su l’Unità. Dunque, se un domani il Partito “democratico” vincerà le elezioni, Marco Travaglio, se vorrà ancora scrivere, dovrà espatriare. Poiché questo, duce Berlusconi, invece non gli è ancora accaduto, se ne deduce che i “democratici” del Partito “democratico” sono ancor meno democratici del Berlusconi. Democraticamente, questi sedicenti “democratici”, ricordiamoci dunque di non votarli mai più.

 

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Roberto Maroni (ministro degli Interni): Abbiamo delle evidenze di traffici di organi di minori che sono presenti e sono stati rintracciati in Italia. Su 1320 minori approdati a Lampedusa l’anno scorso, ovviamente portati da qualcuno, circa 400 sono spariti, di loro non abbiamo più notizie. Incrociando questo dato con alcunin esposti sul traffico di organi, arrivati dai paesi d’origine di questi minori, possiamo ritenere che il fenomeno tocchi anche il nostro Paese. (La Repubblica, sabato 31 gennaio 2009). Dall’eloquio del Maroni, invece (forse perché da troppo tempo cura più il padano che l’italiano) sono sparite logica, sintassi e grammatica. Chiaro, comunque, è che ormai sta raschiando il fondo del barile: la prossima volta, per “giustificare” il casino che ha combinato a Lampedusa, non gli resterà che annunciare “evidenze” che tra gli Immigrati si nascondono dei Marziani.

 

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Emma Marcegaglia (presidente della Confindustria): Abbiamo un sistema che passa tutto per le pensioni, senza dare un euro per i sussidi di disoccupazione ai giovani e alle donne che fanno figli. È mai possibile? Tutto il nostro welfare è pensato per un lavoro a tempo indeterminato, maschile e in aziende che non cambiamo mai... Bisogna eliminare la divisione tra i lavoratori anziani, di fatto stabili e inamovibili, e i giovani precari... In Italia il tasso di occupazione dei giovani è tra i più bassi d’Europa, anche se i giovani talenti ci sono, nonostante le nostre scuole sono quelle che sono, specie al Sud. (La Repubblica, sabato 31 gennaio 2009). Come sarà andata a finire, poi, la storia di quella volta che la Marcegaglia ebbe un malore per aver bevuto dell’acqua contenente varecchina?... Le analisi le avranno fatte?... Ma forse la verità è che la Marcegaglia, con tutto l’odio che ha in corpo, qualche volta si morde la lingua o le guance e s’avvelena da sola. Povera donna, ma perché sarà così livorosa? Cosa le mancherà? Il marito che dice?

 

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(su) Walter Veltroni (detto anche il Romolo Augustolo della finta “sinistra”): Walter Veltroni ha criticato la parlamentare radicale Rita Bernardini per essere andata a verificare come sono trattati i quattro cittadini rumeni detenuti per lo stupro di Guidonia. (La Repubblica, sabato 31 gennaio 2009). Può significare soltanto una cosa: che il Veltroni ci tiene a far sapere che lui, se a quelli accade qualcosa di brutto in prigione, non gliene importa un fico. E a chi vuol farlo sapere? Alla gentaglia che sta sperando che questo accada. Il Veltroni, cioè, sta accattando i voti dei forcaioli. Li avrà? Non li avrà? Ne avesse anche uno, uno solo, sarebbe già un ottimo motivo per non votare il Pidì insieme a individui del genere.

 

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su Joseph Ratzinger (papa): È un fatto infelice che nelle sue parole di dialogo e apertura agli ebrei (minuscolo nel testo, n.d.r.) il Papa non abbia incluso una esplicita condanna delle dichiarazioni negazioniste di Williamson. (Robert Zollitsch, vescovo, presidente della Conferenza episcopale tedesca, La Repubblica, venerdì 30 gennaio 2009). Coraggio, Ratzinger: anche se tutti i suoi dipendenti l’abbandonano, le resteranno sempre un bel po’ di pecorelle (e pecoroni) del Pidièlle e del Pidì.

 

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Piero Fassino (ex piccì, ex pidièsse, ex dièsse, attualmente pidì, domani chissà): Lo sbarramento del 4% alle elezioni europee è giusto: dobbiamo evitare lo sbarco a Strasburgo di un’Armata Brancaleone. (La Repubblica, venerdì 30 gennaio 2009). Piero, hai ragione: un “partito” con la Binetti e Ignazio Marino, Furio Colombo e “Beppe” Fioroni, Lusetti e D’Ambrosio è proprio un’Armata Brancaleone. Ma per sbattervi fuori dal Parlamento europeo il 4% è troppo poco, il Pidì prenderà almeno il 10, forse il 15... Comunque, apprezziamo la buona intenzione.

 

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“Beppe” Fioroni (margheritino, esponente dell’ala più destra della finta “sinistra” Pidì, ex ministro della Pubblica Istruzione e oggi responsabile organizzativo del partito): Lo sbarramento del 4% alle elezioni europee è giusto. Non si cambia il profilo del Pidì in corso d’opera. O è un partito nuovo o non è, non esiste. (La Repubblica, venerdì 30 gennaio 2009). Bravo, “Beppe”, pensaci tu: farete tutti insieme la fine del Rutelli l’anno scorso a Roma, sparirà questo schifo di finta “sinistra” e il merito sarà tuo e dei tuoi compari baciapile. Avanti così.

 

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Guido Bertolaso (capo della Protezione Civile): Stanno venendo al pettine tutti i nodi di decenni di problemi, di dissesti, di abuso del territorio e di una serie di vicende che hanno caratterizzato molte parti del nostro Paese. (La Repubblica, venerdì 30 gennaio 2009). Traduzione: Lo Stato non ha soldi per provvedere al territorio. Lo Stato non ha soldi per la manutenzione delle infrastrutture. Lo Stato non ha soldi per non farvi crollare il Paese addosso. Perché son due decenni che lo Stato impoverisce voi e sé stesso per arricchire i ricchi, i ricchi se lo giocano in borsa e le borse ora crollano, ragion per cui quei soldi lo Stato neanche glieli può riprendere, ma anzi gliene deve dare degli altri. Perciò nessuno aggiusterà alcunché e il Paese vi crollerà addosso, non fatevi illusioni. Chiudetevi nel luogo più sicuro che riuscite a trovare e non uscitene più.

 

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