ScuolAnticoli

Libera Scuola di Umanità diretta da Luigi Scialanca

 

L'immagine di sfondo di questa pagina, raffigurante piazza delle Ville ad Anticoli Corrado, è un dipinto dell'artista danese Viggo Rhode (1900-1976). L'ha segnalata a ScuolAnticoli il signor Peter Holck. Rielaborazione grafica di Luigi Scialanca.

La Terra vista da Anticoli Corrado

nellottobre del 2015

 

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(Mercoledì 27 ottobre 2015. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).

 

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(Martedì 27 ottobre 2015. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).

 

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Ogni angolo dell’area testimonia dell’impegno e della valentìa di chi l’ha progettata e costruita. E riempie il visitatore di tristezza, al tempo stesso, per il degrado che la sta lentamente ma sicuramente distruggendo...

Trentasei suggestive e dolorose immagini di Ponte Scutonico, cliccando qui...

(Sabato 17 ottobre 2015. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).

 

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Citato da Paolo Rossi ne Il fascino della magia e l’immagine della scienza, in Storia della Scienza, vol. 1, La rivoluzione scientifica: dal Rinascimento a Newton, Novara, 2006, Istituto Geografico De Agostini, p. 45.

(Lunedì 12 ottobre 2015. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).

 

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Gli insensibili... (da La corsia n° 6, di Anton Čechov)

(L’immagine è un particolare dell’installazione Indifference, di Renato Meneghetto). Clicca qui per scaricare il testo in .pdf, o qui per scaricarlo in .doc.

 

Erano le quattro passate, l’ora in cui, di solito, Andrej Efimyč passeggiava sù e giù per le stanze e Dar’juška gli domandava se non fosse ora di bere la birra. In cortile era una bella giornata limpida.

“Già, dopo pranzo sono uscito a fare una passeggiata, ed ecco che ho fatto un salto da lei, come vede” disse il dottore. “È proprio primavera”.

“In che mese siamo? Marzo?” domandò Ivan Dmitrič.

“Sì, la fine di marzo”.

“C’è fango in giro?”

“No, non molto. In giardino ci sono già i sentieri”.

“Ora sarebbe bello fare una gita in carrozza fuori città” disse Ivan Dmitrič, sfregandosi gli occhi rossi, come assonnato, “e poi tornare a casa in uno studio caldo, accogliente, e... e farsi curare il mal di testa da un dottore come si deve... È tanto tempo che non conduco un’esistenza umana. E qui è schifoso! Insopportabilmente schifoso!”

Dopo l’eccitazione del giorno prima, era spossato e fiacco e parlava malvolentieri. Gli tremavano le dita, e dalla sua faccia si vedeva che aveva un forte mal di testa.

“Fra uno studio caldo e accogliente e questa corsia non c’è alcuna differenza” disse Andrej Efimyč. “La pace e la soddisfazione dell’uomo non sono all’esterno, ma in lui stesso”.

“Cioè, in che senso?”

“L’uomo comune si attende il bene e il male dall’esterno, cioè dalla carrozza e dallo studio, invece il pensatore da sé stesso”.

“Vada a predicare questa filosofia in Grecia, dove fa caldo e c’è profumo di melaranci: qui non si addice al clima. Con chi è che ho parlato di Diogene? Con lei, eh?”

“Sì, ieri con me”.

“Diogene non aveva bisogno di uno studio e di una stanza calda; là fa caldo lo stesso. Si può starsene sdraiati nella botte e mangiare arance e olive. Ma l’avessero portato a vivere in Russia, allora non dico in dicembre, ma anche in maggio avrebbe pregato per avere una stanza. Scommetto che si sarebbe tutto contorto dal freddo”.

“No. Il freddo, come in generale ogni dolore, si può non sentirlo. Marco Aurelio disse: «Il dolore è la viva rappresentazione del dolore: fai uno sforzo di volontà, per mutare questa rappresentazione, respingila, cessa di lagnarti, e il dolore sparirà». Questo è giusto. Il saggio, o semplicemente il pensatore, l’uomo riflessivo, si distingue proprio perché disprezza il dolore; egli è sempre contento e non si meraviglia di niente”.

“Dunque io sono un idiota, poiché soffro, son scontento e mi meraviglio della bassezza di certi uomini”.

“E fa male. Se rifletterà più spesso, capirà quanto siano insignificanti tutte queste cose esteriori che la turbano. Bisogna tendere alla comprensione della vita, in questo è il bene autentico”.

“Comprensione...” si accigliò Ivan Dmitrič. “Esteriore, interiore... Mi scusi, ma queste cose non le capisco. Io so soltanto” disse, alzandosi e guardando arrabbiato il dottore, “io so soltanto che son fatto di sangue caldo e nervi, sissignore! E i tessuti organici, se sono vitali, devono reagire a qualsiasi stimolo. E io reagisco! Al dolore rispondo con un grido e con le lacrime, alla bassezza con l’indignazione, alla turpitudine con l’avversione. Secondo me, è proprio questo che chiamiamo vita. Quanto più un organismo è inferiore, tanto meno è sensibile e tanto più debolmente risponde allo stimolo, e quanto più esso è superiore, tanto più ricettivamente ed energicamente reagisce alla realtà. Come si fa a non saperlo? Lei è dottore, e non sa delle cose così semplici? Per disprezzare il dolore, esser sempre contenti e non meravigliarsi di nulla bisogna raggiungere questo stato, guardi” ― e Ivan Dmitrič indicò un contadino grassissimo, quasi tondo, con una faccia ottusa, completamente ebete, un essere inerte, vorace, sudicio, che emanava costantemente un fetore acuto, asfissiante, e che da tempo ormai aveva perso la facoltà di pensare e di sentire ― “oppure temprarsi talmente nella sofferenza da perdere ogni sensibilità. Ovvero, in altre parole, cessare di vivere. Mi scusi, io non sono un saggio né un filosofo” continuò Ivan Dmitrič, irritato, “e non capisco niente di queste cose. Non sono in grado di ragionare”.

“Al contrario, lei ragiona benissimo”.

“Gli stoici, di cui lei fa la parodia, furono persone eccellenti, ma il loro insegnamento si è fermato duemila anni fa e non ha più fatto il minimo passo avanti né mai lo farà, poiché non è pratico e non è vitale. Ha avuto successo solo presso una minoranza che passa la vita a studiare e ad assaporare varie dottrine, mentre la maggioranza non l’ha capito. Una dottrina che predica l’indifferenza verso la ricchezza e la comodità della vita, il disprezzo per le sofferenze e la morte, è completamente incomprensibile per la stragrande maggioranza, dal momento che questa maggioranza non ha mai conosciuto né ricchezza né comodità della vita; e disprezzare le sofferenze, per essa, significherebbe disprezzare la vita stessa [...]. Sì, così, ripeto, l’insegnamento degli stoici non potrà mai avere un avvenire, mentre, come vede, dai primordi a oggi progrediscono la lotta, la sensibilità al dolore, la capacità di rispondere agli stimoli”.

 

Da La corsia n° 6 (1892), di Anton Čechov (1860-1904), in Opere, vol. 6, romanzi brevi e racconti 1891-1894, traduzione di Emanuela Guercetti, Roma, 1985, pp 232-233.

(Sabato 10 ottobre 2015. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).

 

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ScuolAnticoli ha inviato sei domande sul futuro di Anticoli Corrado ai signori Laura Amicone, Marco Calderari, Manuel Carrera, Anna D’Incalci, Fernando Espositi, Giovanni Gaudenzi, Angelo Iacovelli, Vittorio Meddi, Marco Occhigrossi, Francesco Putignani e Piero Splendori, ai quali è stato chiesto di voler cortesemente rispondere a tutte o solo a quelle da essi preferite, eventualmente modificandole e/o integrandole secondo le proprie esigenze, con la formale garanzia che tutti i contributi saranno pubblicati con la medesima evidenza e senza commenti.

Le risposte finora pervenute sono quelle di

Vittorio Meddi

Sindaco di Anticoli Corrado dal 2001 al 2011

Marco Calderari

Ingegnere, Capogruppo dell’Opposizione nel Consiglio Comunale di Anticoli Corrado

Manuel Carrera

Direttore del Civico Museo d’Arte moderna e contemporanea di Anticoli Corrado

Laura Amicone

PhD, MD, Dipartimento di Biotecnologie Cellulari ed Ematologia dell’Università di Roma La Sapienza

Antonietta Starnati

Responsabile Amministrativo A.t.c.l. - Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio

Marco Occhigrossi

Studioso e scrittore

 

Come mai i primi undici intervistati sono proprio quelli? Clicca qui e lo saprai!

Ma TUTTI i Cittadini di Anticoli Corrado sono invitati a rispondere alle stesse domande, cliccando qui per scaricarle in pdf,

e tutte le risposte verranno pubblicate, senza commenti, con la medesima evidenza.

Anticoli Corrado, Elezioni 2016

tutti gli scritti apparsi finora su ScuolAnticoli:

Ho fatto un sogno...

(12 settembre 2015)

Discorsi condivisibili. Ma un po’ troppo... “inclusivi”

(29 agosto 2015)

(Con la risposta delling. Marco Calderari, Capogruppo dell’Opposizione in Consiglio comunale: pagina 1 - pagina 2 - pagina 3)

Discorsi tristi ad Anticoli Corrado

(24 agosto 2015)

Elezioni libere, trasparenti, partecipate ad Anticoli Corrado

(31 luglio 2015)

(Mercoledì 7 ottobre 2015. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).

 

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L’immagine di sfondo di questa pagina, raffigurante piazza delle Ville ad Anticoli Corrado, è un dipinto dell’artista danese Viggo Rhode (1900-1976).

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